US Open, donne: tiro mancino di Kerber a Kvitova, avrà Vinci ai quarti. Riecco Wozniacki

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US Open, donne: tiro mancino di Kerber a Kvitova, avrà Vinci ai quarti. Riecco Wozniacki

Parte bassa degli ottavi di finale degli US Open: Anastasija Sevastova e Caroline Wozniacki eliminano a sorpresa Konta (n.13) e Keys (n.8), si sfideranno ai quarti. Kerber vince la sfida mancina con Kvitova e sarà l’avversaria di Roberta Vinci

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[2] A. Kerber b. [14] P. Kvitova 6-3 7-5 (da New York, Ruggero Canevazzi) 

Primo incontro della sessione serale sull’Arthur Ashe, l’ottavo di finale tra le mancine Angelique Kerber e Petra Kvitova definisce l’avversaria di Roberta Vinci ai quarti di finale. La tedesca è giunta fin qui battendo la slovena Hercog, la corata Lucic-Baroni e l’americana Bellis, la ceca ha sconfitto nell’ordine la lettone Ostapenko, la turca Buyukakcay e la tds n.22, l’ucarina Svitolina. Sono 8 i passati confronti diretti, con 4 vittorie a testa. In perfetta parità anche le sfide giocate sul duro, con Angelique vincente nel 2012 a Cincinnati e nel 2015 nel Masters di Singapore, mentre Petra ha avuto la meglio nel 2013 nel Masters di Istanbul e nelle finale di Tokyo. In realtà, sul duro Petra vanta una vittoria in più, quella nella finale di Fed Cup del 2014 a Praga, quando la tedesca era avanti 4-1 nel terzo set prima di cedere. In questi 5 confronti, 4 volte le due sono andate al terzo set, evento probabile anche stasera.

Sono le 20:17 a Flushing Meadows quando Petra Kvitova fa il suo ingresso in campo, subito seguita da Angelique Kerber. La prima indossa un completino verde con finale nel gonnellino giallo fosforescente, la seconda uno “spezzato” composto da top salmone acceso (che fa pendant con le scarpe) e gonnella variegata con risvolti multicolore. La serata è un po’ più calda di ieri sera, non c’è più il venticello fresco che costringeva qualche spettatore freddoloso a coprirsi, ma la giornata assolata non è stata per nulla afosa. Il pubblico riempie l’Ashe arrivando alla spicciolata, nella speranza di assistere a un match equilibrato in attesa di ammirare il campione uscente Novak Djokovic, opposto a Kyle Edmund. Effettivamente l’equilibrio non mancherà, ma il livello di gioco sarà solo per alcuni tratti, quasi sempre nel secondo set, all’altezza delle aspettative.

Dopo i primi due game, assistiamo a tre break consecutivi dovuti al fatto che Angelique e Petra devono ancora entrare in partita e a fronte di buone risposte dimostrano scarsa reattività nel colpo in uscita dal servizio, che finisce lungo, in corridoio o in rete. Sul 3-2 e servizio Kerber, continuano a fioccare i colpi fuori misura, ma la campionessa dell’Australian Open tiene la battuta ai vantaggi e sale 4-2. Due giochi più tardi, sul 5-3 e servizio Kvitova, la Kerber porta a casa il set dopo 31 minuti al secondo set-point con una gran risposta di dritto. Il nono e ultimo game ha fatto vedere finalmente le cose migliori (anche se il match non ha per ora offerto un livello all’altezza dei valori in campo), tra cui un gran rovescio della ventottenne di Bremen e una bellissima accelerazione di dritto della n.16 WTA, che ha perso il parziale perché ha commesso più errori.

Nei primi game del secondo set le battute efficaci di entrambe permettono a chi serve di avere la meglio. Nel quarto game finalmente la campionessa di Wimbledon 2011 e 2014 gioca più vincenti (con il suo gran dritto) che errori non forzati e il livello del match sale, anche perché dall’altra parte della rete la finalista di Wimbledon mostra la consueta solidità difensiva. La ceca ha una palla break sul 2 pari 30-40, ma un servizio vincente della Kerber rimette le cose a posto. Sul 3-2 è la tedesca a salire 15-40, ma le due palle break sono annullate da un gran rovescio di Petra, seguito da un punto eccellente nel quale la ventiseienne di Bilovec si prende progressivamente la rete e a suon di dritti sfonda l’indomita resistenza della n.2 del mondo: 3 pari. La costante del match è l’attacco della Kvitova col dritto – mediante il quale cerca di prendere progressivamente la rete – e la difesa della Kerber, che continua con entrambi i fondamentali a buttare di là gran parte delle sassate dell’avversaria. Il match segue i servizi fino al 6-5 Kerber. Sul servizio della ceca e 30 pari, Petra tira un gran dritto all’incrocio delle linee: il giudice di sedia chiama “out”, la ceca chiede il falco e la palla è dentro. La campionessa di Wimbledon 2011 e 2014 è stata penalizzata da questa chiamata errata e alla ripetizione del punto accusa il colpo e spara in rete un rovescio. E’ match point Kerber e la Kvitova chiude con un doppio fallo che la sua partita, per quanto incostante, non meritava.

Ai quarti di finale, come detto, Angelique Kerber sfiderà Roberta Vinci. I precedenti sono in parità, 2 vittorie a testa, ma si affrontano in uno Slam per la prima volta. Alla finalista dell’anno scorso servirà un vero miracolo per scalfire la granitica resistenza dal fondo della n.2 del mondo, specie nelle precarie condizioni fisiche in cui si trova.

 

C. Wozniacki b. [8] M. Keys 6-3 6-4 (da New York, Ferruccio Roberti)

Vi era molta curiosità  per il secondo ottavo di finale del singolare femminile programmato sull’Arthur Ashe, incontro inedito tra Madison Keys, numero 3 statunitense e nona giocatrice al mondo e Caroline Wozniacki, ventiseienne danese scesa al numero 74 del ranking Wta. Madison, al suo secondo quarto turno a NY, era reduce dalla incredibile rimonta contro la Osaka nel turno precedente, mentre Caroline aveva sofferto solo al primo turno contro la Towndend, quando aveva vinto in tre set in rimonta. L’ex numero uno del mondo nel 2010 e due volte finalista agli Us Open, nel 2009 e nel 2014,  al secondo turno, eliminando la Kuznetsova aveva dimostrato, con la sua prima vittoria contro una top ten della stagione, di essere in ripresa in questa stagione per lei disgraziata nella quale il miglior risultato è stato la semifinale ad Auckland.

Con l’ombra delle tribune e del tetto dell’Arthur Ashe che ha percorso durante l’incontro il terreno di gioco, la partita è iniziata alle 13.30 locali tra sediolini in gran parte vuoti e spettatori distratti. Caroline è partita subito meglio, tenendo facilmente il servizio e costringendo invece la Keys ad annullare tre palle break. Sarà questo l’andamento di tutto il set, deciso da un unico break nel quarto gioco, nel quale la danese, ha concesso solo 4 punti nei 5 turni di servizio, vincendone 13 dei 14 nei quali ha messo la prima. Madison invece solo in un’occasione non concede palle break: inevitabile la veloce conclusione in trentotto minuti. Nel secondo set, il pubblico prova a dare una scossa alla tennista di casa ed inizia a farsi sentire per scuoterla. L’inizio del parziale sembra non sortire effetti: la Keys nel primo game affossa in rete un rovescio e subito concede un break alla sua avversaria. I “ Go Madison” che sempre più rimbombano nell’Ashe sempre più pieno hanno un effetto: nel quarto game un vincente di dritto rimette in parità il punteggio. Ma oggi Madison è davvero in giornata storta: due errori di rovescio ed uno di dritto, prima di un esiziale doppio fallo finale, rimandano in vantaggio la danese, che conserva il break sino alla fine dell’incontro, che chiude con un servizio vincente in appena un’ora e diciotto minuti. Buona Wozniacki solida e sempre concentrata che adesso ha una bella occasione nei quarti contro la Sevastova,  mentre è davvero deludente la Keys, affossata dai suoi 33 errori non forzati.

A. Sevastova b. [13] J. Konta 6-4 7-5 (Giovanni Vianello)

A contendersi un posto nei quarti di finale nella prima partita sull’Arthur Ashe Johanna Konta e Anastasija Sevastova, la lettone che ha eliminato Garbine Muguruza nel secondo turno. La Konta quest’anno si è distinta per la semifinale agli Australian Open e la vittoria nel torneo di Stanford, la Sevastova invece ha raggiunto due finali quest’anno, a Bucarest ed a Palma di Maiorca.

Nel primo set, avvio choc per Johanna Konta, che patisce i cambi di ritmo dell’avversaria e si trova in svantaggio 0-3 0-40 (nel quarto game è l’australiana naturalizzata britannica a servire), ma poi salva le tre palle break consecutive e trova il contro-break, rimontando infine fino al 3-3. I guai nel primo parziale tuttavia non finiscono qui per la Konta, che nell’ottavo gioco perde ancora il servizio e concede così alla lettone la possibilità di servire per il set. Nel nono game la Sevastova ha un set point, ma a sua volta non sfrutta l’occasione a causa della solidità da fondo della britannica e poi la lettone perde il servizio. Nel decimo game è ancora la Konta a regalare, questa volta in maniera decisiva ai fini del set. Johanna va prima sotto 15-30 e poi 30-40 dopo un dritto lungolinea vincente della Sevastova, che concretizza il secondo set point grazie ad un errore della britannica.

Anche la seconda frazione si apre male per la Konta, che va in svantaggio 2-0 subendo un break con un doppio fallo sulla seconda palla break concessa nel secondo game.La britannica trova un immediato contro-break, ma nel quarto gioco ancora una volta perde il servizio. Nel quinto game la Sevastova si porta a due game dai quarti di finale, ancora una volta giocando in una maniera poco congeniale alla Konta. Seguono due game in cui la Konta prima impone il suo gioco al servizio, poi sfrutta un passaggio a vuoto della Sevastova e così la britannica recupera il break di svantaggio.
Come nel primo set, la Konta sotto 4-3 cede il servizio dopo aver offerto molte palle break e concede alla Sevastova un’opportunità di servire per il match. Nel nono game tuttavia la britanica annulla un match-point con un ottimo rovescio diagonale che atterra nei pressi della riga e poi trova il 5-4, sempre a favore della lettone. Nel decimo gioco la Sevastova arriva un’altra volta a match-point, ma non trova la risposta. La lettone in seguito si porta avanti 6-5 15-40 e così ha altri due match-point, concretizzando finalmente al terzo match-point su una stecca di dritto della britannica.

Primo quarto di finale in uno Slam in carriera per Anastasija Sevastova. Aveva in precedenza raggiunto gli ottavi agli Australian Open 2011. Ricordiamo che la lettone si è ritirata per circa due anni dal tennis, tra il 2013 ed il 2015. Prova di grande intelligenza tattica e di varietà di colpi da parte della Sevastova che, seppur non essendo un peso massimo in termini di potenza dei colpi, ha saputo trovare precisione e rotazioni difficilmente gestibili dalla Konta. La britannica, dal canto suo, è parsa poco brillante e non ha saputo trovare le contromisure al gioco vario della lettone. Per lei ai quarti arriva Wozniacki.

(in aggiornamento)

Risultati:

A. Sevastova b. [13] J. Konta 6-4 7-5
[7] R. Vinci vs L. Tsurenko 7-6(5) 6-2
C. Wozniacki b. [8] M. Keys 6-3 6-4
[2] A. Kerber b. [14] P. Kvitova 6-3 7-5

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