Coppa Davis, play-off: Lopez e Ferrer senza problemi in India. Germania e Belgio ad un passo dalla A

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Coppa Davis, play-off: Lopez e Ferrer senza problemi in India. Germania e Belgio ad un passo dalla A

A Berlino Struff (in 5 set) e Florian Mayer (in 4) faticano non poco contro Majchrzak e Hurkacz ma alla fine vincono i loro singolari. Tutto facile a Nuova Delhi per Feliciano Lopez (che sostituisce Nadal e lascia un set a Ramanathan) e David Ferrer. A Ostenda il nr.1 locale Goffin travolge il brasiliano Monteiro (6-2 6-2 6-0), poi Darcis supera in 4 set Bellucci

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COPPA DAVIS, Play-off
INDIA-SPAGNA 0-2
(Raffaello Esposito)

F. Lopez b. R. Ramanathan 6-4 6-4 3-6 6-1 

Si apre col botto. Un’indisposizione di stomaco dell’ultimo secondo obbliga Rafa Nadal al forfait nel match iniziale dei play-off di World Group contro l’India a Nuova Delhi. Gioca Feliciano Lopez.

Il significato tecnico di questo scontro rimane molto relativo, forse nullo, ma il valore esemplare di attaccamento ai propri colori dei giocatori spagnoli è invece elevatissimo. Al termine di una stagione massacrante, ulteriormente appesantita dal torneo olimpico, i migliori sono comunque a disposizione sul cemento della metropoli indiana per riportare finalmente la squadra nel gruppo principale della Davis, vinta l’ultima volta nel 2011. Il team capitanato da Conchita Martinez è rimasto evidentemente scottato dalla clamorosa rimonta patita dalla Russia a Vladivostok, quando non bastò il tranquillo 2-0 della prima giornata. Fu il giovane fenomeno Rublev ad assestare la mazzata decisiva stracciando Andujar e lasciando gli spagnoli nel purgatorio del gruppo 1. Feliciano scende quindi in campo con preavviso minimo contro il ventunenne di Chennai Ramkumar Ramanathan, attualmente n° 203 del ranking ATP e comprensibilmente mai affrontato prima, ma la sostanza del discorso rimane la stessa. Il braccio mancino dello spagnolo impiega qualche minuto ad entrare in partita, il tempo di uno smash fallito e di un doppio fallo, ma quando lo fa il primo set scorre via veloce. Lopez comincia a prendere la rete con continuità, una splendida volée in allungo di dritto lo porta a doppia palla break nel quinto gioco, l’avversario risale ma ai vantaggi cede su un gran passante in corsa. Ramanathan è bravo e combattivo a salvarsi nel settimo gioco quando due doppi falli consecutivi lo mandano sul 30-40 ma nulla può fare di più contro lo spagnolo che adesso è continuo nell’attaccare dietro al servizio o a rasoiate lungolinea di rovescio. Il primo set termina col punteggio di 6-4 in 41 minuti.

Il modo col quale il giovane indiano perde subito la battuta ad inizio secondo parziale fa capire anche allo sportivissimo pubblico di casa che i binari del match sono ormai definiti. Il dritto sballato a campo aperto del 15-30 grida vendetta ma lo smash elementare sparato fuori dal corridoio sulla seconda palla break è difficile persino da raccontare. Son lontani i tempi in cui Premjit Lall faceva soffrire Laver a Wimbledon o i fratelli Amritraj, Anand oggi è capitano, portavano la nazione in finale di Davis. Gli unici scossoni vengono da estemporanei pezzi di bravura di Feliciano, come la risposta anticipata e bloccata di rovescio che gli vale il 30-30 nel settimo gioco, momento nel quale manca altre due palle break. Oltre il net il tennis del suo avversario appare davvero molto grezzo ed è ancora un 6-4 a mandare la Spagna due set a zero. Inaspettatamente, quando si attende solo la fine, Lopez si fa distrarre da una pausa chiesta dall’avversario al cambio campo del quinto gioco per un massaggio alle gambe. Così poco dopo gli sono fatali un paio di errori di troppo, e un doppio fallo chilometrico, nell’unico break che subisce e che gli costa il terzo parziale. È stato solo un attimo, il gesto di cortesia di un ospite, perché Feliciano torna cattivo e concentrato e spegne immediatamente l’entusiasmo della platea prendendosi il servizio avversario a zero con un preciso passante. Quando conferma d’autorità per il 3-0 il match è finito e un secondo break sancisce il 6-1 che porta gli iberici in vantaggio.

D. Ferrer b. S. Myneni 6-1 6-2 6-1

L’altro grande di Spagna David Ferrer completa lo scontato 2-0 di giornata sconfiggendo Saketh Myneni, un ventottenne che si fa notare solo per il rovescio ad una mano e per il fatto di vantare una miglior classifica in doppio che in singolo, 119 contro 137. Da un paio di stagioni ormai David si accompagna a Gloria Swanson sul Sunset Boulevard, un viale del tramonto che lui percorre con tutta la dignità di una carriera esemplare. La squadra ha ancora bisogno del suo contributo ed eccolo qui, ai 35 gradi all’ombra di Nuova Delhi, a dare per l’ennesima volta tutto sé stesso su un campo da tennis.

È buio da un pezzo al Khanna Tennis Stadium quando i due avversari iniziano il riscaldamento, l’intero match non durerà molto di più. Non esistono voli pindarici né punti deboli ai quali aggrapparsi nel gioco monocorde ma efficace di Ferrer, è da subito evidente che Myneni non sa come fare il punto e così l’incontro fila via spedito fin dal primo scambio. David da subito non si limita a giocare di ritmo ma accorcia lo scambio con repentini attacchi in controtempo. Non c’è modo per il tennista indiano di scalfire la granitica regolarità del suo avversario, due doppi falli gli costano il break già nel quarto gioco, altrettanti nel sesto chiudono di fatto il set per 6-1.
Myneni ama le simmetrie e apre il secondo parziale con altri due doppi errori che squilibrano subito il punteggio. Forse è meglio così però, perché se lo scambio inizia rischia il ricovero per asfissia. Ferrer infatti lavora duramente ai fianchi l’avversario, il quale oltre ai ricorrenti problemi con prima e seconda palla sembra già in riserva di fiato. Il “We Will Rock You” dei Queen al cambio campo non serve a scuoterlo e lo spagnolo mette in carniere anche il secondo set in 35 minuti per 6-2 solo perché si prende una pausa. Al cambio campo dello 0-5 il capitano Anand Amritraj impugna la racchetta, forse con la classe che aveva farebbe meglio lui…

Per spremere qualche ulteriore riga di commento servirebbe Hemingway, il set finale non può raccontare nulla di nuovo né riservare sorprese anche in considerazione del fatto che Myneni ha difeso solo due degli otto turni di battuta giocati. Così Ferrer gli strappa altre tre volte il servizio e manda la Spagna sul 2-0 al termine di una prevedibile giornata nella quale solo lo stomaco di Rafa ha dato qualche emozione.

GERMANIA-POLONIA 2-0 (Stefano Tarantino)

J. Struff b. K. Majchrzak 6-7(8) 6-3 5-7 6-2 6-1

Non è stata una passeggiata di salute per Jan-Lennard Struff, nr. 67 del ranking ATP, opposto nel primo singolare della sfida contro la Polonia valevole per i play-off sulla terra rossa di Berlino contro Kamil Majchrzak, attualmente circa 200 posizioni più dietro (nr. 277). Il tennista polacco fin quando ha retto fisicamente si è dimostrato molto solido e sfrontato, facendo andare spesso fuori giri il suo avversario, che fino a metà quarto set è sembrato quasi impotente di fonte alla resistenza oppostagli dal meno quotato avversario. L’incubo per Struff è terminato sul 3-2 in suo favore del quarto set (in quel momento il tedesco era sotto 2 set a 1), quando Majchrzak ha iniziato ad accusare lo sforzo profuso nella parte iniziale del match. Da quel momento in poi non c’è stata più partita e con un parziale 10 giochi a 1 Struff ha portato a casa la sfida (durata all’incirca 3 ore e mezza) e dato l’1-0 fondamentale alla Germania.

Pronti via ed arrivano subito due break nei primi due giochi. Struff prova subito delle accelerazioni con poca fortuna, mentre Majchrzak mostra una notevole solidità da fondo campo e gioca molto profondo. Struff spreca due palle break, una sul 2-1 ed una sul 4-3 (bravo il polacco a salvarsi con il servizio), ma il suo gioco pare troppo monocorde rispetto a quello del suo avversario che alterna accelerazioni a smorzate con gran sicurezza. Alla fine si arriva al tie break dove Struff prima recupera un minibreak (doppio fallo di Majchrzak sul 4-2 in suo favore) poi si complica incredibilmente la vita sprecando ben 3 set point (di cui due con sanguinosi gratuiti). Majchrzak ringrazia ed alla prima occasione si aggiudica il tie break con il punteggio di 10-8 (ancora gratuito di rovescio di Struff).

Il polacco tira un po’ il fiato, Struff prende coraggio. Un break in apertura ed uno in chiusura consentono al tedesco di pareggiare velocemente i conti con il punteggio di 6-3. Il pubblico tedesco auspica una cavalcata trionfale del suo beniamino ed invece Majchrzak ritorna a galla. Break nel terzo game per il 2-1 e servizio. Struff fallisce il controbreak sul 3-4, ma lo centra nel momento migliore, cioè quando il suo avversario serve per il set sul 5-4 (il polacco era anche avanti 30-0). Ma il tedesco rovina tutto nel gioco seguente quando dopo 9 minuti e 14 punti giocati cede nuovamente la battuta. Stavolta Majchrzak non fallisce l’occasione e chiude 7-5. Struff cerca di non cedere alla paura, va avanti subito 2-0 nel quarto set ma il polacco non molla, arriva l’immediato controbreak. Sul 3-2 per il tedesco Majchrzak chiama un Medical Time-out per farsi massaggiare la coscia sinistra. Il polacco inizia ad accusare la stanchezza, Struff vola e si aggiudica il quarto set 6-2. Il match praticamente è finito, Majchrzak con la forza della disperazione centra subito un break in apertura di quinto set ma non ne ha più. Struff infila 6 giochi consecutivi e può gioire dopo aver temuto il peggio.

F. Mayer b. H. Hurkacz 1-6 7-6(6) 6-4 7-5

A 33 anni Florian Mayer torna in Davis (ultima sfida giocata nel 2014 contro la Spagna) e deve dar fondo come il suo compagno Struff a tutta la sua esperienza per sconfiggere in 4 set il 19enne Hurkacz, che al pari del suo compagno Majchrzak da fondo a tutte le sue energie prima di cedere con onore le armi. Anzi, il polacco con una partenza al fulmicotone annichilisce il malcapitato Mayer che cede il primo set in appena 20 minuti con un pesante 6-1.
Il tedesco prova a riordinare le idee, salva una palla break nel game d’apertura del secondo parziale e poi finalmente trova un allungo sul 3-1. Hurkacz tira vincenti da ogni dove senza paura, arriva l’immediato controbreak. Si seguono i servizi sino al 4 pari, poi per ben due volte il polacco centra il break e va a servire per il set (sul 5-4 e sul 6-5). Sarebbe stata la mazzata decisiva per Mayer, il quale invece con grande umiltà risale la china e porta il parziale al tie break. Hurkacz va avanti 5-3 e 6-4, ha il primo set point sul suo servizio ma si trova una palla tra i piedi e la spedisce in rete con il rovescio. Mayer infila altri tre punti consecutivi e pareggia i conti.

Hurkacz non si demoralizza, ricomincia daccapo a martellare da fondo campo e va subito sul 2-0 nel terzo set. Ma il polacco inizia ad accusare un po’ di affaticamento e pian piano scende di intensità. Il tennista di casa ne approfitta, recupera il break, strappa il servizio nuovamente nel nono gioco e chiude 6-4 alla quarta occasione. Sembrerebbe ora tutto facile per il tedesco che va avanti 2-1 e servizio e poi manca una palla del 4-1 “pesante”. Comunque Mayer va a servire per il match sul 5-4, si procura un match point sul 40-30 ma alla fine cede la battuta, bravissimo Hurkacz a giocare i punti decisivi in maniera incredibile. Il polacco però accusa lo sforzo, altro break di Mayer che stavolta non tradisce le attese del pubblico di casa, tiene la battuta e con il 7-5 finale porta la Germania sul sospirato (e più faticato del previsto) 2-0

BELGIO-BRASILE 2-0 (Giovanni Vianello)

D. Goffin b. T. Monteiro 6-2 6-2 6-0

Il primo rubber della sfida di Play-off tra Belgio e Brasile, ospitata dal Belgio alla Sleuyter Arena di Ostenda, ha visto sfidarsi David Goffin e Thiago Monteiro ed ha visto prevalere il belga in tre set.

C’è stata davvero poca partita tra i due, come il punteggio testimonia. La maggior propensione alle superfici rapide di Goffin ha fatto la differenza. In particolare, il belga, attualmente n.14 al mondo, è stato bravo a spingere sul dritto di Monteiro, che ha un’apertura di quel colpo molto ampia e che quindi poco si adatta al duro indoor di Ostenda. Nel primo set Goffin è partito un po’ freddo, offrendo uno 0-30 sul suo servizio nel secondo game e poi una palla break sul 30-40 del quarto game, ma da qui in poi il belga ha cominciato a cercare di più i lungolinea e, sul servizio di Monteiro, ha cominciato a trovare le contromisure alle insidiose curve mancine del brasiliano. Il primo set è l’unico che offre qualche spunto di cronaca, nel secondo set Goffin ha prevalso, come nel primo d’altronde, per 6-2, ma nel secondo set Goffin ha operato il break in apertura ed ha in seguito sfruttato un calo mentale di Monteiro. Il terzo set ha visto Goffin non concedere nemmeno un game all’avversario, con Monteiro che è apparso ancora più sovrastato dalla maggior varietà di colpi del belga.

S. Darcis b. T. Bellucci 6-7(5) 6-1 6-3 6-3

Nel secondo match tra Belgio e Brasile, Steve Darcis porta il Belgio avanti 2-0 sconfiggendo in quattro set Tomaz Bellucci.

Il primo set è il più combattuto. I giocatori al servizio concedono poco, soprattutto nei primi game, anche se dal 3-2 al 4-3 per Bellucci si assiste a due break consecutivi. Nel resto del set, Bellucci fa spesso leva sul proprio servizio mancino per mettere in difficoltà l’avversario mentre Darcis riesce, sulla propria battuta, ad accorciare gli scambi. Il parziale vede la sua giusta conclusione al tie-break, che vede il brasiliano andare avanti 6-2 e chiudere infine 7-5.

Il secondo set si apre con Darcis che offre palla break, ma il belga la annulla e tiene la battuta. Da qui in poi, il belga infila un parziale di 5-1, con Bellucci che viene intrappolato nella rete di cambi di rotazione di Darcis. Il terzo set ha un copione simile, Bellucci non è più efficace al servizio come nel primo set, va in svantaggio 5-2 con due break in favore di Darcis. A questo punto il belga perde il servizio, ma nel game successivo ottiene il terzo break del set e si assicura il 6-3. Il quarto set vede ancora Darcis prevalere, questa volta con un solo break di vantaggio. Ottima prestazione di Darcis, che non ha ceduto sotto di un set e palla break. Bocciato invece Bellucci, che dopo un primo set molto buono è andato in calando. Il Belgio avrà il primo match-point domani nel doppio, anche se i favoriti saranno i brasiliani, visto che schiereranno Melo e Soares, due specialisti.

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