AO: Kerber fa gli straordinari. Buona prova di Muguruza. Puig out

Australian Open

AO: Kerber fa gli straordinari. Buona prova di Muguruza. Puig out

Nel giorno del suo ventinovesimo compleanno la numero uno del mondo si regala un brivido contro la connazione Witthoeft. Buon test per Muguruza. Escono di scena Monica Puig e Carla Suarez Navarro

Pubblicato

il

 

[1] A. Kerber b. C. Witthoeft 6-2 6-7(3) 6-2 (Giovanni Vianello)

Nel giorno del suo ventinovesimo compleanno, la n.1 del tennis femminile Angelique Kerber si gioca un posto al terzo turno dell’Australian Open contro la sua connazionale Carina Witthoeft, n. 89 del mondo. Due i precedenti, risalenti alle ultime due edizioni di Wimbledon, entrambi vinti da Angelique (il primo, nel primo turno del 2015, addirittura finì 6-0 6-0).

L’avvio è piuttosto contratto per entrambe, si assiste a tre break nei primi tre giochi; la Witthoeft, in particolare, commette sei doppi falli nei primi due turni di battuta. La Kerber a partire dal quarto gioco si assesta sui suoi usuali standard e comincia a dominare il campo; la Witthoeft invece, che si intestardisce molte volte nella ricerca del vincente, patisce la grande difesa dell’attuale numero uno del mondo e commette ben 25 gratuiti. Nel secondo set la Kerber parte portandosi avanti 2-0, ma viene poi rimontata sul 2-2. La Witthoeft sale di livello col servizio, invece la Kerber comincia a calare di rendimento da fondo. Le giocatrici tengono quasi sempre agilmente i propri turni di battuta, l’eccezione più notevole è rappresentata dal dodicesimo gioco in cui serve Kerber. In questo game la numero uno del mondo sul 30-30 si salva grazie ad un nastro provvidenziale (la Witthoeft poteva andare a set-point) e poi Carina raggiunge più volte la parità, ma infine il set si trascina al tie-break. Il gioco decisivo vede la Kerber andare avanti 3-1 ma poi Angelique va in confusione e subisce ben sei punti consecutivi, così la partita va al terzo. L’avvio di terzo set vede la numero uno del mondo subire un break a zero, ma poi Angelique ritrova l’ispirazione del primo set e, dopo che la Witthoeft tra fine secondo ed inizio terzo set aveva vinto 11 punti consecutivi, la numero uno del mondo infila tre giochi consecutivi, andando avanti 3-1. Nel quinto game la Kerber va di nuovo in difficoltà, offre diverse palle break ma infine si salva e si porta 4-1. La Witthoeft si salva da 15-30 nel successivo game ed accorcia le distanze, ma la leader mondiale ora serve bene e ristabilisce il margine di tre giochi, portandosi 5-2. Nell’ottavo gioco si conclude la partita, la Witthoeft si fa rimontare da 30-0 e subisce un altro break su un dritto lungolinea out.

Performance preoccupante per la Kerber in questo secondo turno, il servizio ha funzionato a corrente alternata (c’è stata una grande differenza di velocità tra il servizio contro-sole e la parte dove il sole non influisce), in particolare lo slice esterno da sinistra è stato poco velenoso. Buono ma non eccellente il gioco da fondo: si è vista un’eccellente fase difensiva, ma anche meno incisività del solito in fase di pressing. Va tuttavia ricordato come anche agli Australian Open dello scorso anno la Kerber partì male, salvando addirittura un match-point contro la Doi.

[7] G. Muguruza b. S. Crawford 7-5 6-4 (Vittorio Tredici)

Sfida inedita quella che mette di fronte Muguruza e Crawford approdate a questo secondo turno non senza difficoltà. La differenza di classifica è notevole, si affrontano infatti la numero 7 del mondo e campionessa in carica del Roland Garros e la numero 162. L’inizio è shock per l’americana che in un amen perde due volte il servizio e si ritrova sotto 3 a 0. Serata tranquilla per la Muguruza? Macché. Sul più bello improvvisamente si smarrisce iniziando a commettere svariati errori non forzati e cedendo campo alla sua avversaria che, più aggressiva e meno fallosa rispetto ai primissimi games, recupera entrambi i break. La partita prosegue senza più scossoni fino al 5-5 quando la Crawford, al servizio, commette 3 errori di dritto cedendo nuovamente la battuta e, virtualmente il set che, infatti, si chiude nel game successivo nonostante il doppio fallo della Muguruza sul set point. La seconda frazione prosegue in equilibrio fino al 4 pari quando la spagnola mette la freccia conquistando il break sul doppio fallo dell’avversaria. Nel gioco successivo è sufficiente il primo match point alla spagnola per chiudere la pratica in 1h e 34m, e raggiungere il terzo turno dove se la vedrà con la Sevastova che ha battuto facilmente la Kucova in due set. Dovrà però alzare il suo livello di gioco se vorrà andare avanti nel torneo.

[13] V. Williams b. [Q] S. Voegele 6-3 6-2 (Marco Costantino)

Tocca a Venus Williams (numero 17 WTA) aprire il programma sulla Rod Laver Arena nella giornata che inaugura i secondi turni del tabellone australiano. Avversaria odierna la qualificata svizzera Stefanie Voegele, tennista battuta in entrambi i precedenti, sempre in due set. E il trend non sembra dover essere smentito oggi, con Venus che sale subito 3-0, brekkando due volte consecutivamente l’avversaria. Pur restituendo subito uno dei due turni di battuta alla Voegele (che sfrutta qualche imprecisione di troppo a rete da parte della statunitense), appare sempre in controllo del gioco e al nono game, con un altro break, chiude il primo parziale per 6-3. Nonostante un inizio più deciso da parte della svizzera numero 112 al mondo, la musica non sembra cambiare nemmeno nel secondo set; troppa la differenza di intensità nel gioco delle due contendenti, che si concretizza nel doppio break – maturato al quarto e ottavo gioco – con cui una Venus fisicamente pimpante ed ispirata nel gioco da fondo, specie col dritto, chiude parziale (per 6-2) e incontro in un’ora e ventitré minuti. Al prossimo turno la testa di serie numero 13 del torneo, affronterà la cinese Duan.

S. Cirstea b. [10] C. Suarez Navarro 7-6(1) 6-3 (Bruno Morobianco)

Nonostante l’ampia differenza in classifica potesse lasciar presagire una gara a senso unico per la spagnola, il campo ha confermato la storia dei precedenti personali tra le due tenniste, 3-1 per la romena, ed è arrivata per lei la quarta vittoria in sei gare. A salutare il torneo di singolare femminile è la testa di serie 10 del tabellone australiano. La gara è stata interessante e piacevole. L’illusorio break d’inizio gara a favore della spagnola è stato presto recuperato al quarto gioco e da lì i conti fra le due sono stati regolati al tie break dominato dalla romena, grazie a una partecipata collaborazione di Suarez Navarro che ha regalato almeno un paio di punti. La girandola dei 5 break iniziali del secondo set non ha arrestato la marcia vincente della romena che ne è uscita in vantaggio fino al 5-2. Il break dell’ottavo gioco ha solo allungato la gara cui prontamente Cirstea, d’autorità, ha saputo rispondere sfruttando l’ultimo dei tre match point a disposizione. La romena ha vinto meritatamente l’incontro perché oggi i suoi colpi vincenti viaggiavano mediamente una decina di km orari in più della spagnola. Al terzo turno la Cirstea sfiderà la statunitense Riske per andare oltre il terzo turno, prima volta in assoluto nonostante i tentativi del 2012 e del 2013.

[11] E. Svitolina b. [Q] J. Boserup 6-4 6-1 (Corrado Boscolo)

Apre il programma sulla “Margaret Court” l’incontro di secondo turno tra la numero 11 del tabellone Elina Svitolina e la qualificata americana Boserup, giustiziera al primo turno di Francesca Schiavone.  Più di cento posizioni di differenza (13 Svitolina, 119 Boserup) e primo incontro tra le due. Match che parte  subito con quello che è il canovaccio della partita: regolarità da fondo e gran bordate di dritto e rovescio. Cinque break nei primi sette giochi e Svitolina avanti 5-2 con doppio break. Piccolo passaggio a vuoto per l’allieva di Gabi Urpi, che perde lucidità: 5-4 con tre non forzati in fila. Il servizio però le dà un mano: ace di seconda per il 30-0 e dritto vincente a chiudere il set in 41 minuti. Più vincenti e meno errori per l’ucraina, più efficace dell’avversaria in questo primo parziale, anche col servizio. Anche il secondo set ricalca l’inizio del primo: scambio di regali, ma è ancora Svitolina a prendere il largo con duplice break per il 4-1. Boserup diventa più frettolosa ed esce definitivamente dalla partita, cedendo per la quarta volta su quattro il servizio nel secondo set e salutando Melbourne. Svitolina più concreta in tutti i fondamentali, nonostante una seconda palla un po’ leggerina. La Svitolina sfiderà  al terzo turno la Pavlyuchenkova, 24ma testa di serie avanti 2 a 1 nei precedenti.

E. Bouchard b. S. Peng 7-6(5) 6-2 (Michele Pascolini)

Vinse Eugenie Bouchard l’unico precedente contro la cinese Shuai Peng, in quel 2014 in cui la allora ventenne canadese sembrava affermarsi come campionessa. La sua storia poi si complicò alquanto e arrivarono due anni terribili di cupio dissolvi, ma nel 2017 è ripartita col piede giustogiungendo in semifinale a Sydney.

Break in avvio di Bouchard, che guida fino al 4-2. Qui Peng risale con un parziale di 12 punti a 1 imponendo il gioco e chiudendo con pregevoli rovesci vincenti. Genie reagisce e si arriva al tie break. Sul 6-4 per Bouchard la cinese rallenta tantissimo il ritmo e induce l’errore dell’avversaria. Ci riprova sul secondo setpoint: lo scambio diventa quasi surreale ma su una tentata palla corta la canadese chiude con un dritto lungolinea. La quadrumane cinese gioca con intelligenza e coraggio, cercando angoli e profondità, non potendo competere sulla potenza e non disdegna di calare a rete: non per nulla è stata numero uno al mondo di doppio. Bouchard gioca di rimessa, tira vincenti in relativa scioltezza, copre a elegantissime falcate il campo ma esibisce qualche difficoltà in risposta e sulle palle lunghe che le rimbalzano tra i piedi. Nel secondo set illusoria palla break in avvio per Peng, ma Bouchard si fa più aggressiva, annulla e poi si issa sul 5-1, con uno spettacolare dritto sulla linea di fondo e serve per il match. Sul 40-0 però la cinese piazza quattro coraggiosi vincenti e allunga la partita di un solo gioco, perché al quarto matchpoint Genie chiude direttamente con la risposta di dritto. Al terzo turno sfiderà la vincitrice tra Parmentier e Vanderweghegiustiziera di Roberta Vinci. Bouchard è finalmente serena e felice, e molto atletica, ma deve ritrovare il killer instinct se vuole fare strada nel torneo.

Gli altri incontri (Diego Serra)

Cade anche Monica Puig, numero 46 WTA, contro Mona Barthel, oggi la portoricana ha giocato davvero male, soprattutto i punti importanti. Monica va subito sotto di due break, nel quarto e sesto game, e approfitta poi di un calo improvviso di Barthel al servizio, per rimettere in parità il match, ma nel decimo game serve di nuovo malissimo cedendo break e set alla tedesca.  Più che mai confusionario il secondo set, le due tenniste si scambiano 3 volte il servizio, Monica in una sola occasione tiene la battuta. Di nuovo nel decimo game concede 3 match point alla rivale, e solo nei primi due rimedia con il servizio, bella vittoria per la qualificata Barthel. Passa ai sedicesimi anche Alison Riske che elimina Shuai Zhang, numero 23 WTA, in tre set. Primo set dove a scendere subito nel punteggio è Zhang, che cede il servizio nel primo e quinto game. Brava è la giocatrice cinese a riportare il match in parità strappando ad Alison 2 volte la battuta, e si va al tiebreak. 4 minibreak a 3 portano il set a Riske, dopo che Zhang aveva avuto sul servizio un set point. Secondo set molto combattuto, scambio di servizi tra le tenniste, che per due volte cedono il servizio. Poi nell’ottavo game Riske cede per la fatica la battuta, e Zhang rimette in parità il match. Niente che lasci prevedere il crollo del terzo set della cinese. Break Riske nel secondo game, estenuante difesa del servizio di Zhang nel quarto game, lunga battaglia ai vantaggi e Riske che riesce a sfruttare la terza palla break. Finisce qui il match, solo il tempo di mettere nel tabellino un altro break Riske, e poi la chiusura nel settimo game al terzo match point. Ora per Riske l’incontro con Cirstea.

Risultati:

[13] V. Williams b. [Q] S. Voegele 6-3 6-2
[1] A. Kerber b. C. Witthoeft 6-2 6-7(3) 6-2
[7] G. Muguruza b. S. Crawford 7-5 6-4
[11] E. Svitolina b. [Q] J. Boserup 6-4 6-1
[8] S. Kuznetsova b. [WC] J. Fourlis 6-2 6-1
[WC] A. Barty b. S. Rogers 7-5 6-1
J. Jankovic b. J. Goerges 6-3 6-4
E. Bouchard b. S. Peng 7-6(5) 6-2
[24] A. Pavlyuchenkova b. [Q] N. Vikhlyantseva 6-2 6-2
A. Riske b. [20] S. Zhang 7-6(7) 4-6 6-1
S. Cirstea b. [10] C. Suarez Navarro 7-6(1) 6-3
[Q] M. Barthel b. [29] M. Puig 6-4 6-4
Y.Y. Duan b. V. Lepchenko 6-1 3-6 10-8
C. Vandeweghe b. P. Parmentier 6-4 7-6(5)
[32] A. Sevastova b. K. Kucova 6-3 6-4
Kr. Pliskova b. [27] I.C. Begu 6-4 7-6(8)

AO: Federer avanza, ma il vero Roger è ancora lontano

AO: fuori Cilic! Murray e Wawrinka convincono

AO: Lorenzi, che peccato! Il cuore non basta, Troicki è ancora fatale [AUDIO]

AO: Seppi, l’hai fatto ancora!

AO: ordine di gioco, tabelloni, programmazione tv

Continua a leggere
Commenti
Advertisement

⚠️ Warning, la newsletter di Ubitennis

Iscriviti a WARNING ⚠️

La nostra newsletter, divertente, arriva ogni venerdì ed è scritta con tanta competenza ed ironia. Privacy Policy.

 

Advertisement
Advertisement
Advertisement