AO: Lorenzi, che peccato! Il cuore non basta, Troicki è ancora fatale [AUDIO]

Australian Open

AO: Lorenzi, che peccato! Il cuore non basta, Troicki è ancora fatale [AUDIO]

MELBOURNE – Niente da fare per l’azzurro che lotta come un leone. Troicki si impone al quinto. Fallito l’appuntamento con il 3T dell’Australian Open per la seconda volta in carriera

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[29] V. Troicki vs P. Lorenzi 6-3 1-6 7-6(3) 3-6 6-3 (dal nostro inviato a Melbourne)

stats lorenzi

Si riparte in questo day 3 degli AO 2017 con la parte alta del tabellone. Due gli italiani in gara, prima di Andreas Seppi (opposto al “bad boy” locale Nick Kyrgios) tocca a Paolo Lorenzi (35 anni, 43 ATP), che affronta il serbo Viktor Troicki (30 anni, 35 ATP) sul campo numero 7, nella parte nord-ovest di Melbourne Park, poco oltre Garden Square. Solleone anche oggi, ma una discreta brezzolina che, senza essere tanto intensa da disturbare il gioco, riesce comunque a mitigare il calore di queste ore centrali della giornata. Il bello dei campi periferici è che, essendo accessibili a tutti con gli economici ticket di ingresso base, sono sempre pieni di spettatori, sia che giochino i top 30 maschi (più su, si passa al lusso delle arene e degli show court), sia che si giochi un doppio junior femminile. Sono le 15 e 20 quando Paolo e Viktor iniziano a palleggiare, l’unico confronto diretto è recentissimo e assai vicino geograficamente: la scorsa settimana a Sydney prevalse il serbo piuttosto nettamente (63 64).

Parte Troicki al servizio, subito doppio fallo e gratuito di rovescio, poi due gran prime, poi passante di rovescio Lorenzi  ed è palla break per l’italiano, annullata però da un attacco di dritto. Pesante il servizio del serbo, ma solido nello scambio l’azzurro; si giocano tre parità e, alla fine, con un ace centrale Viktor conquista il combattuto primo game: 1-0. Paolo in difficoltà nel gioco successivo, prima 0-30, poi 15-40, due palle break Troicki, che spinge tanto, trova l’errore avversario e, alla prima occasione, va sul 2-0. Non un bell’inizio per il senese. Già cinque vincenti per Viktor, tre drittoni e due gran lungolinea di rovescio; il serbo tiene a zero, parziale di 8 punti a 1. Prova a reagire Lorenzi, però Troicki sembra veramente in palla, grandinano vincenti con entrambi i fondamentali. Un doppio fallo di Paolo lo porta a un break point che chiuderebbe virtualmente il set, l’azzurro di grinta recupera e accorcia sull’1-3. Match durissimo, ma si sapeva. Il serbo continua a servire alla grande, si concede anche un bel tocco smorzato a rete, poi con l’ennesimo splendido lungolinea in allungo di rovescio tiene la battuta a zero, 4-1. Un primo parziale che sta andando via decisamente troppo in fretta. Paolo mette in campo tutto l’agonismo che ha – e non è poco – per tenere il game del 2-4. In un attimo Viktor sale 5-2, dopo il primo game sul suo servizio ha concesso le briciole. Accorcia ancora Lorenzi per il 3-5, e arriva il momento decisivo del set: Troicki non rallenta il ritmo e l’aggressività, tira ace e dritti vincenti, 40-0, tre set point, basta il primo (ace esterno), ed è 6-3 per lui, purtroppo il punteggio è giusto, gran livello suo e poche colpe da imputare a Paolo.

All’inizio del secondo parziale tocca all’azzurro servire per primo: va 40-0, poi due doppi falli consecutivi, ma una bella prima alla fine lo porta in vantaggio, 1-0. Senza problemi Viktor pareggia 1-1; nonostante un altro doppio fallo, anche Paolo tiene e sale 2-1. Nel game successivo, al termine di uno scambio lungo sul 30 pari, un errore di Troicki regala a Lorenzi la seconda palla break della partita, trasformata grazie a un brutto dritto in rete del serbo. Quasi a sorpresa, è 3-1 per l’azzurro, che sull’onda della ritrovata fiducia va immediatamente a prendersi il 4-1 tenendo per la prima volta la battuta a zero. In due palle di numero l’inerzia del match sembra ribaltata totalmente, nel game successivo si va ancora 30 pari; è Paolo che comanda il gioco adesso, al serbo scappa un dritto, arriva un’altra palla break per Lorenzi che praticamente è un set point, ma Troicki la annulla in pressione, poi ancora errore di dritto Viktor, secondo break point del game; un bel passante in cross di dritto di Lorenzi lo fa volare 5-1 e servizio. Continua a spingere il senese, si porta 40-15, e chiude alla prima occasione, 6-1 e un set pari. Che bella reazione di Paolo.

Al servizio Troicki in apertura di terzo set, ancora una palla break Lorenzi annullata con la battuta, un paio di vantaggi, e alla fine il serbo va 1-0, ma Lorenzi non sbaglia praticamente più e lo pressa al limite con i drittoni liftati (spesso con finale “reverse forehand”, alla Rafa) concedendosi anche gran cose come uno splendido lob in contropiede, tiene bene la battuta ed è 1-1. Ancora solido nel game successivo Paolo, si esibisce ancora in un bellissimo pallonetto liftato, ma Viktor si aggrappa al servizio e con due ace consecutivi va avanti 2-1. Sembra prendere di nuovo fiducia Troicki, costringe Lorenzi ai vantaggi, ma l’azzurro con un astuto serve&volley pareggia 2-2. Il match ora è equilibrato non solo nel punteggio e potrebbe girare in qualsiasi momento in favore dell’uno o dell’altro; bisogna lottare su qualsiasi palla. Magari i punti spettacolari non sono molti, però l’intensità è notevole. 3-2 per il serbo senza problemi, poi di nuovo ai vantaggi l’azzurro sulla propria battuta e arriva una pericolosissima palla break, che però Paolo annulla con un bel passante lungolinea di rovescio, bravissimo. Due punti dopo, siamo 3 pari.

Il pubblico si diverte, la grinta e la generosità di Lorenzi coinvolgono, si sentono dei simpatici “andiamo Paolo!” gridati in italiano da spettatori australiani con accento pesantissimo, ma non mancano i “c’mon Viktor!”: come detto nell’introduzione, è il bello dei campi secondari, la partita si svolge letteralmente immersa nell’entusiasmo del fiume di gente che circola incessante tra gli spalti e i vialetti. Solido al servizio Troicki per il 4-3, così come Lorenzi per il 4 pari; è lotta punto a punto. Tiene ancora il servizio a 15 il serbo e sale 5-4, fa altrettanto a 30 senza tremare l’azzurro, 5-5. Nel game successivo un paio di incertezze di Viktor, impegnato dalla solidità di Paolo, e siamo 0-40: due botte col servizio e un attacco di dritto annullano il vantaggio di Lorenzi, ma arriva l’errore del serbo e il quarto break point del game, che Troicki annulla ancora, stavolta con una deliziosa demi-volée smorzata di rovescio, poi di nuovo a rete il serbo per il vantaggio in suo favore; un dritto onestamente banale affossato da Paolo manda Troicki avanti 6-5. Che gran peccato, ma bisogna ammettere che è stato bravo Viktor. Rimane concentrato Lorenzi, e non era facile, tiene a 30 la battuta e si approda al tie-break. Servizio Viktor, 1-0, errore in avanzamento Paolo, 0-2 e minibreak, slice in rete Paolo, 0-3 con secondo minibreak, dritto lungo Paolo, 4-0, errore Viktor, 4-1, pressione Viktor, 1-5. Di nuovo due minibreak per lui, servizio vincente Paolo, 2-5, errore in lunghezza Viktor, 5-3, ace Viktor, 6-3 e tre set point, errore con lo slice Paolo, ed è 7-6 e due set a uno per Viktor. Poteva andare in qualunque direzione, questo parziale, da parte italiana resta il rimpianto per i break point sfumati nell’undicesimo game, ma, come detto, non ci sono grandi responsabilità per l’azzurro. Bisogna crederci ancora e rimanere solidi di testa e gambe adesso, siamo a 2 ore e 9 minuti di match.

Va al servizio Lorenzi a inizio di quarto set: affronta e annulla col servizio una palla break sul 30-40, poi tre parità alternate al suo vantaggio e infine sale 1-0 l’azzurro; il serbo risponde con autorità, 1-1. A zero Paolo, 2-1, gioco scarno ora, a parte il terzo pallonetto vincente del senese, che evidentemente oggi quel colpo lo sente molto bene. Fisioterapista in campo per un attimo per Paolo, ma nulla di che; Troicki si porta 2-2. Nel quinto game, Paolo affronta uno 0-40 potenzialmente decisivo, ma annulla bene le prime due palle break, Troicki sbaglia la terza, poi su vantaggio Lorenzi un gran scambio in difesa dell’italiano gli vale il 3-2. Che lotta. Nel sesto game tocca a Troicki annullare due palle break per potersi conquistare il 3-3. Anche qui, nessuna evidente responsabilità dell’azzurro, l’avversario è stato bravo a pressare a partire dal servizio. Di nuovo 40 pari Paolo sul suo servizio nel settimo game, fallisce due vantaggi e affronta palla break, sprecata da Viktor con una stecca di rovescio, poi l’azzurro sbaglia un dritto, altro break point, altro errore del serbo, i due sembrano tesi adesso, ed è comprensibile. Un bel passante di dritto ed è 4-3, poi un passaggio a vuoto di Troicki (tre errori) e una buona volée di Lorenzi valgono all’azzurro il break del 5-3, subito sfruttato tenendo con autorità il servizio a zero: 6-3 Paolo. In un attimo era girato in favore del serbo il tie break del terzo set, allo stesso modo in due minuti si è rotto in favore dell’italiano l’equilibrio nel finale del quarto. Si va al quinto e decisivo parziale, siamo oltre le tre ore di gioco, una lotta appassionante sul piano agonistico, condita a sprazzi da buoni schemi tattici di entrambi e da diversi vincenti di ottima fattura. Niente fuochi d’artificio, per capirsi, ma un match ben giocato, tiratissimo, tra giocatori di valore equivalente, solidi e grintosi.

Al via il quinto set: tengono bene entrambi, 1-1, poi bella pressione di Paolo sul servizio di Viktor, 0-40, tre palle break, ma reazione del serbo che le annulla con decisione (un errore di rovescio di Lorenzi però), si salva e sale 2-1. Il quarto game è tremendo: sale 40-0 Paolo, che si fa rimontare concedendo un break con 5 punti consecutivi di Viktor: gli ultimi tre sono errori gratuiti, un rovescio e due dritti. Dal 3-1 il serbo vola 4-1 in un attimo, con grande agressività. Davvero un match all’insegna dei ribaltamenti di fronte, il proverbiale “gol sbagliato gol subìto” calcistico applicato al tennis, il timore è che quest’ultimo ribaltone nel punteggio possa essere definitivo. Tiene comunque Lorenzi il servizio del 2-4, e nel settimo game riparte all’assalto della battuta di Troicki, trovando il 15-40, pazzesco: orribile tentativo di tocco a rete di Viktor, davvero senza senso, e l’azzurro rientra in corsa, 3-4 ma serve lui. Sul 30-30, un imperdonabile errore con la volée alta di dritto consegna a Troicki la palla break numero 12, sulla quale il serbo tira un rovescio lungolinea onestamente vincente, chiamato fuori dal giudice di linea, corretto da Hawk-Eye, e Viktor ha ragione a infuriarsi quando l’arbitro decide per la ripetizione del punto, ma un gran dritto tirato di rabbia gli vale comunque il 5-3 e il secondo break del set. Va al servizio per chiudere la partita il serbo. Con una discesa a rete si guadagna il primo match point e con un bel lungolinea di rovescio chiude questa durissima battaglia. Bravi entrambi: hanno dato tutto e si è visto, tre ore e 47 di lotta, poteva girare bene per l’uno o per l’altro. Tutti e due hanno sprecato tante occasioni: peccato e dispiacere per Paolo, ma qualcuno doveva vincerla e Viktor non si può assolutamente dire che non l’abbia meritata.

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