WTA Madrid: Vinci parte bene. Keys eliminata

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WTA Madrid: Vinci parte bene. Keys eliminata

Alti e bassi fra l’azzurra e la giovane russa. Roberta chiude 6-1 1-6 6-1 in un’ora e 20 minuti. Al prossimo turno Halep (campionessa uscente) o Kristyna Pliskova. Intanto avanza Karolina. A Siegemund [AUDIO] la maratona con Konta

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R. Vinci b. D. Kasatkina 6-1 1-6 6-1 (Giovanni Vianello)

Nel primo turno del WTA Mandatory di Madrid si sfidano la nostra Roberta Vinci, n.36 del mondo, e la promessa russa Daria Kasatkina, n. 28 della classifica mondiale. Parte la tarantina al servizio e Robertina, salvando due palle break con solidità, si porta 1-0. Kasatkina incontra molti meno problemi nel game successivo e tiene il servizio a 30. Da qui in poi Vinci comincia ad ingranare e prima tiene il servizio che le consegna il 2-1, poi, giocando aggressivo e grazie anche ad un nastro favorevole, trova il break che la porta avanti 3-1. Robertina tiene in seguito il servizio e va avanti 4-1, poi giocando ancora aggressivamente in risposta si porta avanti 5-1 e servizio. Infine, mostrando di non aver intenzione a mettersi a scambiare sul ritmo, Vinci porta a casa anche il settimo game e conquista così il primo set 6-1.

Il secondo set sembra la fotocopia del primo, ma a parti invertite. Nel secondo parziale è la russa a dominare, imprimendo agli scambi un buon ritmo da fondo e Vinci non è in grado, come aveva fatto nel primo set, di essere efficace con i cambi di ritmo. Kasatkina si porta prima 3-0 con un break e poi 5-1 e servizio a disposizione, chiudendo 6-1 alla prima occasione in cui serve per il set. Nel terzo set, tuttavia, Vinci ritrova spesso e volentieri la via della rete e i cambi di ritmo non lasciando scampo a Kasatkina. Vinci “anestetizza” il pressing da fondo della russa con il proprio gioco vario ed in breve tempo si porta 5-0, chiudendo poi 6-1 anche il terzo set. Prestazione a corrente alternata per Vinci, che è stata convincente ai limiti dell’ottimo nel primo e terzo set, molto deficitaria nel secondo. Al prossimo turno per Vinci la vincente tra Halep e Kristyna Pliskova. 4-2 i precedenti a favore della rumena, con Robertina che non ha mai vinto su terra. Anche Pliskova in vantaggio sull’azzurra, che tuttavia, pur essendo sotto 2-1, ha vinto l’unico precedente giocato sul mattone tritato.

M. Doi b. [9] M. Keys 6-4 4-6 6-4 (Michele Trabace)

Scende in campo sul Manolo Santana per il suo esordio Madison Keys, numero 9 del seeding, contro la giapponese Misaki Doi, numero 52 in classifica. Ci sono ben cinque incroci (due confronti giocati a livello slam) tra le contendenti con l’americana in vantaggio 4 a 1. Il primo set inizia male per Madison, perde due dei primi tre turni al servizio, commettendo cinque doppi falli (saranno sei alla fine del set) e una serie di errori non forzati. Il settimo game peggiora ulteriormente le cose con Doi che sale 5 a 2 grazie a un rovescio affossato in rete dalla sua avversaria. A questo punto Keys risale fino al 4 a 5, ma al primo set point da fronteggiare conferma il pessimo inizio tirando lunga una risposta e consegnando cosi il primo set per 6-4. Nel secondo parziale la tennista statunitense prova a scuotersi, mantiene senza patemi il servizio, ha due possibilità di allungare nel quarto e nel sesto game ma in entrambi i casi vanifica con uno dei consueti errori odierni; alla terza occasione Keys strappa a zero il servizio e va alla battuta per vincere il set ma si incarta nuovamente ritrovandosi 0-40, recupera ma concede altre due palle break e l’ultima di queste Doi la trasforma andando sul 4 a 5. Purtroppo per lei questo recupero non è abbastanza, poichè perde nuovamente il servizio a zero con Keys che si lascia andare a un grido liberatorio dopo il 6-4, preparandosi alla terza e decisiva partita.

Ci si attende ora che la numero 10 WTA possa alzare il livello e invece si arriva sul 3 pari con Keys alla battuta nel settimo game: da 0-40 tenta la rimonta ma è la terza palla break a esserle fatale per un rovescio che si stampa sul nastro, consetendo il vantaggio nipponico; vantaggio che viene confermato nel successivo game al servizio seppur ai vantaggi. Doi molla il nono game e si concentra sul decimo game dove serve per il match: si procura una prima opportunità sul 40-30 ma non la coglie, è bravissima però con un servizio vincente e un dritto definitivo a prendersi gli ultimi due punti che le valgono la partita per 6-4 e la prima sorpresa qui a Madrid dopo due ore e quindici minuti. Male Keys, troppo fallosa, in preda ad una condizione approssimativa dovuta ai recenti problemi fisici e una condizione mentale forse troppo schiacciata dalla consacrazione che un po’ tutti ci si attendono da lei. Esce cosi di scena una protagonista e il suo pensiero sarà già rivolto a Roma, dove sicuramente sa che per difendere la finale conquistata nella scorsa edizione ci vorrà decisamente un’altra giocatrice.

L. Siegmund b. [6] J. Konta 3-6 7-5 6-4 (dal nostro inviato, Paolo Di Lorito)

Arruabarrena e McHale decidono di prendersela comoda e dopo il loro match durato 2 ore e 23 minuti, possono finalmente scendere in campo le ultime due tenniste di giornata, Johanna Konta e Laura Siegmund. Al loro ingresso in campo l’orologio segna appena 20 minuti prima della mezzanotte e gli spalti, dopo la vittoria di Arrubarrena si sono quasi svuotati. L’unico precedente tra le due risale al 2015, in un torneo ITF, dove a vincere fu la tedesca, ma è davvero poco attendibile considerando che entrambe avevano una posizione vicino alla 150. Ora le cose sono parecchio cambiate, con Laura fresca vincitrice del torneo di casa, e Konta stabilmente in top 10 con ambizioni crescenti. E proprio la britannica a partire meglio, sfruttando un passaggio a vuoto avuto dalla tedesca proprio all’inizio, dopo esser stata avanti 40-15. Johanna amministra il vantaggio alla grande mentre Siegemund se la prende comoda tra un punto e l’altro, e fa di tutto per interrompere il ritmo della britannica. Quest’ultima però resta focalizzata esclusivamente sul suo gioco, e continuando ad essere profonda, raddoppia il vantaggio fino a chiudere il set 6-3 con un dritto vincente.

Dopo la pausa tra i due parziali, la tedesca rientra in campo più carica e aggressiva, ma l’effetto dura giusta il tempo di fare un break, che subito lo restituisce – con tanto di doppio fallo – e la cosa si ripete due volte. Anche Konta ci mette del suo non riuscendo più a ritrovare i ritmi alla battuta, e neanche il coaching è d’aiuto. La britannica subisce il terzo break del set nel momento più beffardo possibile, all’undicesimo break, e Siegemund continuando col suo gioco a strappi porta l’incontro al terzo. Se ad inizio match gli spalti erano semi-vuoti, ad inizio terzo set sono praticamente deserti. La testa di serie numero 6 parte con tre game di fila, vinti tutti sudando, i quali hanno un brutto effetto su Siegemund che appare molto scoraggiata. Quest’ultima però è proprio nei momenti di massimo stress che tira fuori la cattiveria agonistica, mentre la sua avversaria si fa prendere dall’emotività. Alla luce di questi fatti, non stupiscono i banali errori commessi da Konta sul 3 pari, manda in rete due colpi agevoli e Siegmenud rincara la dose con due vincenti di rovescio. La tedesca, mimando i tre fondamentali per tenersi calda, va a servire sopra 4-3 e prosegue la striscia di game consecutivi. Il suo tennis ormai è totalmente fuori controllo, imprevedibile, e ciò che sorprende di più, vincente. Le occasioni sciupate da Johanna sono così tante che fa male perdere un match del genere e gli errori gratuiti soprattutto nella fase di chiusura dello scambio si fanno sentire. Siegemund invece chissà che con questa nona vittoria contro una top 10, arrivata in un periodo di risultati importanti non possa iniziare una nuova fase della sua carriera.

[2] Ka. Pliskova vs L. Tsurenko 7-6(5) 2-6 6-2 (Bruno Morobianco)

Esordio vincente per Karolina Pliskova, numero 3 WTA e l’ucraina Tsurenko, numero 44. Quinto incontro tra le due e terza vittoria per la ceca. Una gara dalla duplice chiave di lettura. L’ucraina alla ricerca della svolta dato che prima di questo incontro erano 6 le sconfitte consecutive. Vittoria che le manca dal 4 marzo scorso quando vinse il torneo messicano di Acapulco. Pliskova è reduce da due sconfitte consecutive, di cui l’ultima lunedì scorso contro Camila Giorgi. L’avvio di gara è tutto per la più blasonata ceca. La forza dei suoi colpi abbinati a percentuali basse al servizio dell’avversaria si traducono in un perentorio 3-0, che sarebbe stato 4-0 se Pliskova avesse sfruttato ben due palle break. Superato il difficile avvio, la scena è tutta per Tsurenko che piano piano riesce a trovare le prime contromisure per reggere il confronto. Il nono game avrebbe potuto essere quello decisivo per il primo set, Pliskova, al servizio sul punteggio di 5-3, ha un passaggio a vuoto e restituisce a zero il break trovato nel secondo gioco. Gli errori della ceca non mancano e Tsurenko, pur soffrendo nel proprio turno di servizio, completa la rimonta annullando il primo set point della giornata. La tenacia dell’ucraina le consente di arrivare al tiebreak non prima di aver annullato con coraggio e determinazione un secondo set point sempre durante il suo turno di servizio. Durante il tredicesimo gioco, sembra arrivare il momento di gloria che la premia di tanta fatica. Avanti 4-2 Tsurenko perde la lucidità e nulla può contro la profondità dei colpi della ceca che chiude a fatica, il primo set, 7 punti a 5.

Il secondo set inizia subito con un break pro Pliskova, sembra l’inizio della resa invece Tsurenko riesce immediatamente a recuperarlo e a trovare regolarità di gioco al punto di vincere 6-2 il secondo set. David Kotyza, ex coach di Kvitova, fiuta il pericolo e durante la pausa consiglia a Pliskova le soluzioni per vincere la gara. L’inizio è nuovamente promettente per la ceca, subito in vantaggio per il break ottenuto. Pliskova soffre un po’ troppo il gioco dell’ucraina e al quarto gioco cede al break del 2-2. Sembra arrivata la svolta della gara pro Tsurenko e invece è l’inizio della fine perché saranno 4 i giochi consecutivi vinti da Pliskova che vince dopo più di due ore una gara complicata. Al secondo turno, Pliskova affronterà, nella parte bassa del tabellone, la vincente dello scontro Zhang-Sevastova. 

E. Bouchard b. A. Cornet 6-4 4-6 6-1 (Nicola Atzori)

L’ultimo match della sessione diurna sul campo Manolo Santana vede affrontarsi la francese Alizè Cornet, numero 43 della classifica WTA, contro la canadese Eugenie Bouchard, numero 60 al mondo e alla disperata ricerca di risultati in questa parte di stagione. I precedenti tra le due giocatrici sono di due vittorie per parte, e il loro ultimo incontro, giocato a gennaio ad Horbart in Australia, ha consentito alla francese di vincere il suo quinto titolo in carriera, sconfiggendo con il punteggio di 6-1 6-2 Bouchard. Nel primo set la francese vince il sorteggio e decide di servire per prima. Dopo i primi due game, dove entrambe le giocatrici mantengono facilmente il proprio turno di servizio, durante il terzo gioco Bouchard intensifica la profondità dei colpi e ottiene il break portandosi sul 2-1. I game successivi sono denotati da un equilibrio nei propri punti di battuta e dopo 40 minuti la canadese serve per il set sul punteggio di 5-4 a suo favore. Nonostante un brutto inizio di game, dove va sotto 0-30, riesce a recuperare e porta a casa il primo set con il punteggio di 6-4.

L’equilibrio nei turni di servizio visto nel primo set si azzera completamente e, complice una bassa percentuale sulla prima palla, vi è un susseguirsi di break e contro break nei primi 6 game del secondo set. Sul 3-3 la Cornet finalmente serve bene e vince il game a zero portandosi per la prima volta in vantaggio. Nel decimo game la canadese serve per rimanere nel set, ma sul 30-40 il nastro devia la traiettoria di un dritto vincente e si va alla terza partita con un parziale uguale al primo set (6-4), ma questa volta a favore della francese di Nizza. All’inizio del terzo set la Cornet si porta subito in vantaggio 1-0 e tutta sembra presagire una vittoria, ma durante il cambio campo accusa un problema di secchezza agli occhi e chiede un collirio al suo staff. Questa pausa provoca un calo di concentrazione della francese che non riesce più a vincere un game e in soli 20 minuti concede set e partita all’avversaria. La vittoria della canadese apre ora le porte ad un probabile ed imbarazzante secondo turno contro la Sharapova, che in caso di vittoria contro la veterana Lucic-Baroni, potrebbe rispondere sul campo alle dichiarazioni rilasciate la settimana scorsa da Genie Bouchard sul caso doping della tennista russa.

Gli altri incontri (Michele Trabace)

Si sono disputate altre cinque partite in questa prima giornata del primo turno qui a Madrid. La statunitense Alison Riskefinalista in questa stagione a Shenzhen, sconfigge la svizzera Viktorija Golubic con il punteggio di 6-2 6-4. Da segnalare come Riske nel secondo set fosse sotto 4 a 1, prima di riuscire a risalire fino a conquistare la vittoria nel decimo game al quinto match point. L’olandese Kiki Bertens supera la russa e medaglia d’oro olimpica nel doppio Ekaterina Makarova in due set: il primo parziale è agevole grazie al 6-1, mentre il secondo è più combattuto e si risolve solo al tie break per 7 punti a 4. La lituana Anastasija Sevastova si qualifica battendo 6-2 6-4 la cinese Shuai Zhang; parte subito forte la numero 24 WTA portandosi 5 a 0 nella prima partita, mentre è più rocambolesco il secondo set con ben 7 break. Sulla sua strada troverà Karolina Pliskova. Esce di scena al primo turno la testa di serie numero 12 Elena Vesnina sconfitta dalla romena Irina-Camelia Begu con un duplice 6-4. Dopo aver perso il primo parziale, la vincitrice di Indian Wells si ritrova avanti 3 a 1 ma si rivela essere un fuoco di paglia, poiché si fa immediatamente superare e sconsolata getta la racchetta a terra. Proprio dalla vittoria in terra californiana la russa sembra non riuscire a riproporre quel livello, incassando cosi un’altra sconfitta prematura. Se la nostra Francesca Schiavone supererà il suo primo turno troverà quindi Begu sul suo cammino. Nel primo incontro della sessione serale sul Manolo, la wild card spagnola Lara Arruabarrena supera 4-6 7-6 6-2 Christina Mchale con una gran rimonta. Primo set avanti di due break l’americana ne perde uno ma riesce a chiudere nel decimo game, mentre nel secondo parziale va avanti 4 a 0, ma si fa rimontare fino al 4 pari, ha l’occasione di servire per il match ma vanifica tutto; si arriva al tie break e se lo aggiudica la giocatrice di casa agevolmente. Arruabarrena, sulle ali dell’entusiasmo, nel decisivo parziale arriva a condurre 5 a 1, chiudendo nell’ottavo game al secondo match point grazie a un bel passante di dritto.

Risultati:

R. Vinci b. D. Kasatkina 6-1 1-6 6-1
[2] Ka. Pliskova vs L. Tsurenko 7-6(5) 2-6 6-2
A. Riske b. V. Golubic 6-2 6-4
M. Doi b. [9] M. Keys 6-4 4-6 6-4
A. Sevastova b. S. Zhang 6-2 6-4
E. Bouchard b. A. Cornet 6-4 4-6 6-1
K. Bertens b. E. Makarova 6-1 7-6(4)
I.C. Begu b. [12] E. Vesnina 6-4 6-4
[WC] L. Arruabarrena b. C. McHale 4-6 7-6(1) 6-2
L. Siegemund b. [6] J. Konta 3-6 7-5 6-4

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