Il 2017 di Sock: the Natural, the Road so Far

Rubriche

Il 2017 di Sock: the Natural, the Road so Far

Una stagione indimenticabile quella di Jack Sock che con una rincorsa pazzesca si è qualificato per il Masters. Ma i suoi exploit più spettacolari sono arrivati fuori dal campo…

Pubblicato

il

 

GRANO ROSSO SANGUE

Jack Sock a Madrid con racchette e borsa a stelle e strisce… per diventare presidente

Jack Sock nasce nel Granaio d’America, proprio in un vero granaio. O, almeno, così viene detto in uno degli spassosi meta-spot elettorali per le presidenziali del 2016 ideati per la campagna pubblicitaria del suo fornitore di racchette. Dai campi del Nebraska, la famiglia si trasferisce a Kansas City così che il child of the corn possa continuare frequentare la Mike Wolf Academy senza più sobbarcarsi ogni settimana 650 chilometri di macchina insieme alla mamma e al fratello maggiore.

PULP FICTION

La prima volta che… Jack Sock si confessa

Mister Wolf gli risolve i problemi insegnandogli “la corretta impugnatura per il dritto” (sic! prima afferrava la racchetta dalla testa?) e il nostro si fa notare durante la sua permanenza alla locale high school: gioca 80 incontri di campionato e li vince tutti cedendo un solo set, record che gli consentirà l’ingresso nella Athletic Hall of Fame della scuola nel 2016. Soprattutto, si assuefà ai giochi di parole sul suo cognome.

UNSTOPPABLE

ATP Auckland: trionfa Jack Sock, secondo titolo e ingresso in top 20

La stagione 2017 comincia nel migliore nei modi: nella finale che è un derby delle iniziali, Jack Sock si impone su Joao Sousa e, dopo un anno di attesa, conquista un nuovo best ranking.

AMERICAN PIE, OVVERO COME HO IMPARATO A NON PREOCCUPARMI E AD AMARE IL VIDEOBOMBING

Sock si macchia di lesa maestà: “videobombing” a Federer

Sempre nei folli spot “Jack Sock for President”, viene svelata dal suo consulente politico la strategia della dieta esclusivamente a base di apple pie, la crostata di mele simbolo dell’America. “Non una grande idea” ammette però Jack ai microfoni: forse un autoironico riferimento ai chili in più rispetto ai suoi tiratissimi colleghi? Senza maglietta, non mostra certo la perfetta definizione degli altri pro. Tuttavia, quando sul campo qualcosa va storto, un nastro beffardo su una palla break, un Dimitrov che si inventa due “numeri” consecutivi derubando degli applausi quei dritti in risposta a velocità fotonica, un solo secondo gli è sufficiente per ritrovare quel sorriso sincero e contagioso: forse perché sa che alla fine del match si mangerà due grosse fette di crostata? Anche se…

BAD COMPANY

Austalian Open: Sock supera Kyrgios e Fognini nella classifica dei “ribelli”

Sorridente, rilassato e ormai lontano dai tempi in cui il LA Times ne ventilava l’immaturità, ma non del tutto scevro di episodi sanzionabili dal Codice: che l’amicizia con Nick Kyrgios non sia casuale? Forse, però, aveva solo finito la crostata di mele.

LOVE AND HUMAN REMAINS (SEGMENTI CORPOREI)

Cambio di coach sulla panchina di Jack Sock

A marzo, quando la USTA (la Federtennis americana) ha annunciato che Jay Berger aveva lasciato il suo ruolo di Capo dello sviluppo del settore maschile, Sock ha twittato “I’ll miss ya JB”. Evidentemente, non era un cinguettio di cortesia visto che Jack se lo è accaparrato nel giro di quattro mesi. Questo nuovo coach non può tuttavia non sollevare una perplessità. La battuta di Sock supera abbondantemente i 220 km/h e il kick, facilitato da una presa tra la continental e la eastern di rovescio, è ottimo, ma c’è pochissimo aiuto dall’asse delle spalle a causa di una trophy position inadeguata in cui i segmenti corporei non sono allineati verso la direzione verticale. Ecco, Jay Berger, che molti ricorderanno per il servizio che iniziava portando la racchetta dietro la schiena come a lenire un fastidioso prurito, è davvero rassicurante sotto questo aspetto?

BOTTA E RISPOSTA

Con delle risposte del genere, sarebbe un ottimo concorrente nei quiz televisivi. Poi, senza Grigor dall’altra parte, una palla così non torna indietro mai.

BAGLIORI NEL BUIO (NON CI VOLEVA NEANCHE VENIRE)

Jack Sock attacca il torneo di Washington: “Non tornerò mai più”

Dopo la vittoria a Delray Beach e un ottimo Sunshine Double che lo spingono al settimo posto della race, arriva un calo che dapprima può apparire fisiologico, ma che diventa invece un tunnel nel quale il lampo della semifinale a Washington è solo la mistificazione della luce d’uscita. Passa da una media di 377 punti al mese tra gennaio e marzo a una di 91 punti nei successivi sette mesi. Anche le vittorie in doppio cominciano a essere sempre più sporadiche. Fino a che…

IL ROVESCIO DELLA MEDAGLIA

ATP Bercy: Sock, trionfo e biglietto per Londra

Di quella frullata scortica-feltro che è il dritto di Sock (attenzione: non provatelo a casa) sappiamo già tutto; l’importante è che, se vi chiede di fare un’ora, porti lui il tubo di palle. Il rovescio stimola figure retoriche (ha margini di miglioramento, non è il più solido del circuito…) e il mirino degli avversari. Eppure, sono stati due passanti di rovescio, oltre a uno di dritto in recupero con l’impugnatura eastern, a essere determinanti nel terzo set della finale di Bercy; se nei punti decisivi Sock ti spara tre vincenti in difesa senza neanche avvalersi del suo drittone rotante, il momento di riporre mestamente la tua racchetta nel borsone si avvicina.

LA MANO SULLA CULLA

Il ricamo di Jack Sock nei pressi della rete

Estremo nelle impugnature e brutale con dritto e servizio, nei pressi della rete sorprende con l’abilità di accarezzare la palla facendola addormentare come un bebè nella metà campo avversaria.

CINDERELLA MAN

Sock brucia Carreno Busta, ora l’ultima speranza è Nadal

Nell’ultimo sprint della Race, quando tutti speravano in Delpo e temevano Carreño Busta, il trionfo a Bercy porta lui alle ATP Finals dove, travestito da Cenerentola, supera il girone e manca per un set il ballo finale.

MALLRATS (FLY, FAT**SS, FLY) 

Sock mostra il lato B, Federer fa un errore… da serie C

Federer commenterà ridendo: “È stata una grossa distrazione, ve lo dico perché era proprio grossa. Avrei dovuto mirare a quello: quel bersaglio era più grande dello spazio in lungolinea”. Ma non si tratta di un caso: da febbraio JS si preparava per affrontare quella situazione tattica.

NEBRASKA KID (PER VINCERE DOMANI)

Dimitrov sfinisce Sock con un punto infinito

Vabbè, Jack, mancano quattro giorni al Ringraziamento: riposati, mangiati il tacchino (non un tacchino), preparati atleticamente e, quando ci si rivede alla Hopman Cup, ci racconterai cosa ti ha lasciato Santa Claus nella… calza.

Michelangelo Sottili

Continua a leggere
Commenti
Advertisement

⚠️ Warning, la newsletter di Ubitennis

Iscriviti a WARNING ⚠️

La nostra newsletter, divertente, arriva ogni venerdì ed è scritta con tanta competenza ed ironia. Privacy Policy.

 

Advertisement
Advertisement
Advertisement