Australian Open: letale Dimitrov, ma che match! Kyrgios deve arrendersi

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Australian Open: letale Dimitrov, ma che match! Kyrgios deve arrendersi

MELBOURNE – Al termine di un match di altissima qualità, il bulgaro vince i 3 tie-break e chiude in 4 set sull’imprevedibile australiano. Grandissima prestazione dal punto di vista atletico per lui. Ora Edmund nei quarti

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[3] G. Dimitrov vs [17] N. Kyrgios 7-6(3) 7-6(4) 4-6 7-6(4) (da Melbourne, il nostro inviato)

Ci si aspettava fuochi d’artificio, e non siamo stati delusi. Sotto le luci di Melbourne Grigor Dimitrov e Nick Kyrgios hanno dato vita ad una partita dall’elevatissimo valore spettacolare: colpi inimmaginabili, capovolgimenti di fronte, anche qualche errore clamoroso. La differenza l’ha fatta la risposta di Dimitrov, trovatosi a fronteggiare una pioggia di 36 ace e seconde a 200 all’ora, e la sua capacità di giocare in maniera impeccabile i tre tie-break, tutti vinti con grande merito.

Le 3 ore e 51 minuti giocate da Nadal e Schwartzman hanno ritardato di più di un’ora l’inizio del big match serale, ed hanno ritardato ancora di più l’ingresso degli spettatori della sessione serale, dal momento che gli ingressi della Rod Laver Arena avrebbero quattro porte ciascuno, ma ne viene aperta solo una per volta. Ci vogliono almeno 3-4 di cambi di campo perché il colpo d’occhio riveli l’arena pressoché piena, e durante questi game è Dimitrov a procurarsi le prime palle break della partita con un paio di risposte al fulmicotone, ma Kyrgios le cancella prontamente con due vincenti di diritto ed un ace.

Gli scambi sono piuttosto scarni, reminiscenza di un tennis che fu e che qui riaffiora grazie (o per colpa, fate voi) del rapido Plexicushion australiano. Dopo tre quarti d’ora si arriva al tie-break che Dimitrov gioca in maniera molto più disciplinata di Kyrgios, andando subito in vantaggio di un minibreak con una bella volée di rovescio e mantenendo il vantaggio fino al 7-3 finale siglato da un doppio fallo dell’australiano.

Il pubblico è naturalmente dalla parte del ribelle di Canberra, un gruppo di spettatrici intona per lui anche una versione riadattata della hit Anni ’80 di Toni Basil “Mickey”, ma l’atteggiamento di Nick non sembra eccessivamente positivo, soprattutto dopo che viene sorpreso, in più di un’occasione, da risposte molto veloci e profonde di Dimitrov. Ed è proprio la risposta a fare la differenza: Grigor sembra centratissimo, Nick invece seppur indovinando qualche colpo vincente, raramente riesce a contrastare con una certa continuità il servizio dell’avversario. Sul 3-3 arriva il break per Dimitrov, propiziato da un paio di scambi giocati in maniera troppo disinvolta dall’australiano, che si percepisce essere molto frustrato ma che, a differenza del solito, non si lascia andare ad esternazioni plateali. Canalizza invece la frustrazione nella maniera giusta, senza farsi distrarre dalle corde della racchetta ritenute troppo lente (una racchetta è stata spedita allo stand Yonex all’inizio del secondo set), e finalmente imbrocca alcune risposte molto efficaci che gli procurano il controbreak sul 4-5. Anche nel secondo set si arriva al tie-break, che come quello precedente Dimitrov gira in suo favore principalmente grazie a due splendidi punti che gli regalano i minibreak decisivi: una bella volée di rovescio sul 2-1 in chiusura di uno splendido scambio in avanzamento, ed un diritto inside-in sul 4-4 che conclude un palleggio ad alta velocità.

Il match rischia di precipitare quando nel secondo game del terzo set viene chiamato a Kyrgios un fallo di piede (il secondo della serata) su un ace, che da 30-0 si trova ad affrontare una pericolosa palla break, per fortuna annullata con un servizio vincente. Il pubblico della Rod Laver Arena trova modo di gioire poco più tardi, quando un paio di errori di diritto di Dimitrov propiziano il primo break in favore del beniamino di casa. Da quel momento Nick diventa intoccabile alla battuta (oltre ad aumentare i giri anche sulla risposta) e chiude il terzo set con tre ace ed un diritto vincente.

Kyrgios mostra i progressi che ha fatto negli ultimi mesi non distraendosi quando si trova sotto 15-40 sull’1-2: due ace per annullare le palle break, un rovescio al volo da tre quarti campo impossibile, e turno di servizio salvato. Un game più tardi, dopo un diritto lungolinea “formato TGV” dell’australiano è Grigor a trovarsi sotto 30-40, ma si salva con una bella prima esterna. Quando la fine del set si avvicina, la follia prende il sopravvento: sotto 3-4, Kyrgios annulla due palle break con altrettanti servizi, ma sulla terza mette in rete uno smash elementare. Ma nel game seguente, mentre serve per il match, Dimitrov si fa prendere dalla tensione, commette un doppio fallo e due gratuiti e viene “controbreakkato” da un rovescio lungolinea vincente. C’è un terzo tie-break, che Kyrgios gioca meglio dei due precedenti, ma nel quale Dimitrov è impeccabile: alla fine è un gratuito di diritto sul 3-3 (dopo aver iniziato lo scambio su una seconda a 202 km/h) che condanna Nick alla sconfitta dopo 3 ore e 27 minuti di gran tennis.

Risultati:

[6] M. Cilic b. [10] P. Carreno Busta 6-7(2) 6-3 7-6(0) 7-6(3)
[1] R. Nadal b. [24] D. Schwartzman 6-3 6-7(4) 6-3 6-3

K. Edmund b. A. Seppi 6-7(4) 7-5 6-2 6-3
[3] G. Dimitrov vs [17] N. Kyrgios 7-6(3) 7-6(4) 4-6 7-6(4)

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I TABELLONI COMPLETI: UOMINI – DONNE

Seppi, i quarti sono ancora una maledizione. Passa Edmund
Wozniacki alza la voce. La prima volta di Elise
Nadal doma Schwartzman e si tiene il n.1. Ora Cilic


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