Il trionfo di Kerber a Wimbledon... dà i numeri - Pagina 5 di 9

Al femminile

Il trionfo di Kerber a Wimbledon… dà i numeri

Punti di forza e debolezze delle protagoniste di Wimbledon 2018 individuati attraverso le statistiche di fine torneo

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Eccoci a un passaggio cruciale per spiegare la vittoria di Angelique Kerber a Wimbledon 2018. Per questa ragione ho deciso di presentare quattro statistiche differenti relative alla fase della risposta. Primo dato: le risposte in campo, con Kerber che primeggia con un impressionante 87%, un valore davvero notevole per i campi in erba. Fra l’altro Angelique ha anche dovuto fronteggiare, oltre a Serena Williams, anche Naomi Osaka, altra avversaria con un ottimo servizio; eppure è rimasta ai vertici assoluti. Sicuramente una delle chiavi del suo successo.

Passo successivo: due statistiche sui punti vinti in risposta. La capacità di entrare nello scambio rovesciando, o quando meno limitando, l’importanza del servizio avversario. Prima statistica: punti vinti sulla prima di servizio. Nessuna giocatrice riesce a a raggiungere il valore del 50%. Tra chi è arrivata nella seconda settimana Kerber è di nuovo in testa con il 43%, davanti a un poker di giocatrici al 41% che ugualmente hanno fatto della risposta una dei loro punti di forza in questo torneo: Hsieh, Cibulkova, Kasatkina e Sasnovich.

Sfumatura differente nella statistica sui punti vinti in risposta alle seconde di servizio. Si trovano presenti due tipologie di giocatrici: chi con la risposta punta ad “anestetizzare” l’influenza della battuta avversaria per entrare nel palleggio e giocarsela nello scambio, e chi invece sceglie un primo colpo subito aggressivo per cercare di prendere immediatamente in mano il destino del punto.

Ma forse la notizia più interessante la si ricava da una assenza dai primi posti: la posizione numero 74 di Serena Williams, che con il 50% ha il valore più basso fra chi è arrivata come minimo nei quarti di finale. Un numero che fa pensare a una difficoltà nel trovare il giusto equilibrio tra aggressività e prudenza, ma anche a un generale calo del rendimento nello scambio difensivo. Ricordo che nel 2016 (torneo vinto da Serena con le medesime protagoniste in finale) Kerber aveva registrato lo stesso identico valore (62%), mentre Williams era dieci punti sopra, cioè al 60% (97/161 invece di 83/165).

Ultimo dato nella sezione risposte: punti ottenuti direttamente. Qui spiccano le giocatrici più aggressive, e al comando troviamo Jelena Ostapenko. Il valore (come quello per gli ace) non è ponderato, quindi la classifica va interpretata, ma in ogni caso conferma una dote ampiamente riconosciuta a Ostapenko, che probabilmente oggi non è la giocatrice in assoluto più forte in risposta, ma quasi certamente è la migliore per capacità di trovare vincenti diretti al momento di rispondere.

Come per gli ace anche in questo caso la graduatoria va interpretata. In termini assoluti le 24 risposte di Ostapenko (da dividere per 6 partite) “valgono” meno delle 15 di Keys (da dividere per 3 match) e delle 9 di Pavlyuchenkova. Anastasia però nel primo turno ha giocato (e perso) contro Hsieh che, come abbiamo visto, dispone di uno dei servizi più “teneri” del circuito.

a pagina 6: Vincenti totali. Dritti vincenti, rovesci vincenti. Punti vinti da fondo

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