Il trionfo di Kerber a Wimbledon... dà i numeri - Pagina 8 di 9

Al femminile

Il trionfo di Kerber a Wimbledon… dà i numeri

Punti di forza e debolezze delle protagoniste di Wimbledon 2018 individuati attraverso le statistiche di fine torneo

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Questa parte relativa alle statistiche di Wimbledon è forse la più interessante del 2018. Lo dico perché ci consente di individuare modalità di gioco che in parte mandano in crisi i tradizionali strumenti analitici, e che per essere comprese senza equivoci hanno bisogno di qualche spiegazioni in più. Non sto certo descrivendo novità assolute, ma forse ogni tanto ritornare su alcuni concetti può essere utile. Innanzitutto bisogna chiarire che quando si parla di “Net Points” (come li definiscono gli analisti) non si parla solo di punti di volo, ma anche di colpi al rimbalzo giocati oltre la linea del servizio. Dunque anche colpi in avanzamento, che ormai sono sempre più numerosi delle volèe vere e proprie. Ecco come è possibile che le volèe classiche e anche gli schiaffi al volo incidano percentualmente in modo limitato, mentre i “colpi a rete” possono diventare un dato corposo e significativo per alcune tenniste. In sintesi: per gli statistici “colpi a rete” e “colpi di volo” non sono sinonimi.

E infatti se consideriamo i colpi di volo troviamo valori statisticamente molto ridotti. Per Wimbledon 2018 una eccezione è quella di Elina Svitolina quasi costretta a giocare una partita del tutto anomala dalla sua avversaria, Tatjana Maria. Maria, nel match di primo turno vinto (7-6, 4-6, 6-1) contro la testa di serie numero 5 ha impostato una partita continuamente mossa sulla verticale che ha “terremotato” la conduzione di gioco di Svitolina, tanto da spingerla a praticare anche una decina di serve&volley, visto che in modo tradizionale non riusciva a venirne a capo. Quasi una mossa della disperazione che però non ha permesso a Elina di evitare la sconfitta.

Il classico serve&volley è diventato una “strategy” (definizione degli analisti di Wimbledon) di poche giocatrici. Nel 2018 l’hanno attuata con una certa frequenza in quattro-cinque: 23% per Townsend, poi 17% e 15% di Flipkens e Strycova, 12% di Svitolina fino al 9% di Dolehide. Ricordo che a Wimbledon 2017 Siniakova e Mattek-Sands erano arrivate al 28%.

Ma forse il dato più interessante è appunto quello dei “Net Points”, cioè dei colpi effettuati nei pressi della rete, perché ritroviamo valori molto distanti tra loro. Più ancora che la percentuale di punti vinti, è interessante quanto cambi il numero di discese effettuate. Si va dai numeri molto bassi di chi ha giocato (e avanzato) poco, a quelli di Goerges e Giorgi che hanno superato le cento discese a rete. Su questo dato tornerò nella tabella di sintesi a pagina 9.

a pagina 9: Durata delle partite. Sintesi sulle prime otto giocatrici

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