Il trionfo di Kerber a Wimbledon... dà i numeri - Pagina 9 di 9

Al femminile

Il trionfo di Kerber a Wimbledon… dà i numeri

Punti di forza e debolezze delle protagoniste di Wimbledon 2018 individuati attraverso le statistiche di fine torneo

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Ecco la tabella sulla durata delle partite. Ho selezionato sia quelle oltre le due ore di gioco sia le più corte, da 60 minuti o meno. Un paio di curiosità. Katerina Siniakova ha giocato tre match a Wimbledon e tutti compaiono fra i dieci più lunghi. Per tre partite è stata in campo 8 ore e 8 minuti. Al secondo turno contro Ons Jabeur ha salvato un match point contro, mentre nel terzo turno contro Camila Giorgi ha perso nonostante un match point a favore.
All’estremo opposto Sachia Vickery: per disputare due partite è stata in campo appena 1 ora e 54 minuti. 60 minuti per battere Marketa Vondrousova e 54 per perdere da Elise Mertens, match più breve del 2018.

Ultima tabella. Rappresenta un tentativo di rielaborazione dei dati di Wimbledon, in modo da poter confrontare sinteticamente il rendimento delle otto giocatrici approdate ai quarti di finale. Dai numeri emergono chiaramente gli stili di gioco: Williams, Ostapenko, Goerges e Giorgi eccellono negli aspetti offensivi. Sono loro quattro ad avere ottenuto almeno il 20% di vincenti, mentre Kerber, Kasatikina e Cibulkova si fermano al 15%, con Bertens a metà strada (18%).

Cifre in generale non sorprendenti, anche se devo dire non mi sarei aspettato una Cibukova così “prudente”: ha servito con poca incisività (a mio avviso sotto il suo miglior livello), ma in compenso ha sbagliato poco e giocato meglio di tutte nello scambio da fondo (58%).

Cibulkova è anche l’unica che ha numeri bilanciati tra i punti vinti da fondo e quelli vinti a rete (appunto due 58%). Tutte le altre hanno valori di punti conquistati a rete superiori (dai 59% di Kerber al 78% di Goerges): numeri che suggerirebbero che si tende ad avanzare anche troppo poco, solo quando si è davvero sicure di fare il punto.

Mi spiego: se si vincono quasi tre punti su quattro venendo avanti, a mio avviso significa che ci sarebbe spazio per muoversi più spesso sulla verticale, perché fino a che si sta sopra al 55-60 % di punti vinti si è comunque ampiamente in attivo. Sembra averlo compreso Camila Giorgi, che è quella che più spesso si è spinta in avanti, con il 14,4% di colpi giocati a rete. Ma il dato del 70% di punti vinti ci dice che c’è ancora spazio per una ulteriore spinta all’avanzamento.

Infine una valutazione sulle scelte tattiche. Se calcoliamo il numero di discese a rete effettuate per match, troviamo valori molto differenti, che restituiscono modi di interpretare la partita altrettanto differenti: si va dalle 5,8 discese a rete per match di Ostapenko (35 discese in 6 incontri) alle 23,0 discese a rete per match di Giorgi (115 in 5 incontri): un dato quattro volte superiore. Vale a dire che anche nell’ambito del gioco di attacco (sia Ostapenko che Giorgi sono senza dubbio attaccanti) c’è modo e modo di sviluppare il proprio tennis.

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