US Open: Federer gestisce Paire, super sfida con Kyrgios

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US Open: Federer gestisce Paire, super sfida con Kyrgios

Lo svizzero non brilla sul Centrale, Kyrgios rimonta Herbert per una grande sfida di terzo turno. Altro successo netto di Alexander Zverev, Goffin ok

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ROGER DOMA LE FOLLIE DI BENOIT – Inizio di partita non brillante per Federer, che sembra soffrire il ritmo sincopato di Paire. Certo non è mai facile giocare contro uno che spara un vincente assurdo dal nulla, poi rallenta, poi sbaglia, poi tira un tracciante di nuovo. Ma il fatto che l’estroso Benoit possa farlo è anche figlio di un Roger non intenso a sufficienza con le gambe, spesso in difficoltà negli allunghi laterali, e non abbastanza incisivo con i suoi soliti anticipi. Lo svizzero va avanti di un break, sale 4-2, ma si fa riprendere e superare, fino ad arrivare al 5-5. L’impressione è che Federer stia cercando di limitare i danni in attesa di un inevitabile calo del francese, che arriva sotto forma di due gratuiti e un doppio fallo proprio nell’undicesimo game. Roger non si fa pregare, stampa un bel dritto diagonale, brekka e va a servire per il set sul 6-5. D’altronde, non era possibile che Benoit continuasse con la sua sparatoria forsennata senza pagare dazio in termini di percentuali. Bella la combinazione di serve&volley che porta Federer a 3 set point consecutivi, basta un servizio solido sul primo, e il 7-5 è in cascina. Sono passati 44 minuti di tennis poco logico e continuo, ma a tratti divertente, con tanti punti da applausi. 13 vincenti, 14 errori Roger, 11 vincenti e 16 errori Benoit finora.

Secondo set che va via regolare per 4 game, poi arriva il black-out di Paire: serve&volley mal eseguito, brutta palla corta, doppio fallo sulla palla break. Federer sale 3-2, ma a sua volta concede palla break a Benoit, annullandola con la pressione di dritto, per poi allungare 4-2. Ma ci sono diversi errori anche da parte del fuoriclasse svizzero in questa fase, commette un doppio fallo pure lui, anche se quando è necessario le accelerazioni giuste e la prima palla le piazza bene. Il match scivola via velocissimo, a occhio Paire non impiega più di 8-10 secondi a servire, Roger a sua volta è sempre stato un svelto, per cui i tempi morti quasi non esistono. Ancora doppio fallo Benoit e palla del doppio break offerta allo svizzero, salvata con una cannonata all’incrocio, poi di nuovo doppio fallo, e stavolta è la prima palla a risolvere il problema al francese, che rimane in scia, 3-4. Il collega dell’Equipe mi dice sorridendo “è il solito Benoit, che ci sia di là tu, io o Federer lui gioca uguale, tira tutto senza pensare. Poco dopo, sul 5-3 per lo svizzero, con Paire alla battuta, uno scambio da standing ovation, con entrambi che tirano come ossessi, concluso da una schermaglia di tocchi a rete , consegna un set-point a Roger. Il francese se la cava ancora servendo alla grande, tatticamente la partita come detto è tutto meno che lineare, ma non si può dire che manchino le emozioni. Nel game successivo, ancora un paio di momenti spettacolari, con bei tocchi di Roger e super recuperi di Benoit, ma il 6-4 e il secondo set sono di Federer senza problemi.

Nel terzo set il momento di crisi per Paire arriva sull’1-1, quando ancora il doppio fallo lo tradisce, regalando break e vantaggio a Federer. Due game dopo, ancora Benoit in confusione, con errori a ripetizione, e arriva il 4-1 e servizio per Roger, che non ha oggettivamente grossi meriti qui. Anzi, lo svizzero si lascia colpevolmente trascinare in una gara di tocchi a volte scriteriati, come fosse un’esibizione, e la cosa gli costa un turno di battuta ceduto. I momenti di spettacolo non mancano, gli spattatori si divertono, Paire è in piena fase “vale tutto”, certo Roger farebbe bene a chiuderla senza giocherellare ancora troppo. Cosa che fa senza altri sussulti, 6-4 e terzo turno conquistati in meno di due ore. Lo attende Nick Kyrgios, altro personaggio a dir poco originale, davvero una settimana con i “pazzerelli” per Federer. I precedenti con l’australiano sono 2-1 in suo favore, ma tutte e tre le partite si sono concluse 7-6 al set decisivo. Probabilmente ci sarà da divertirsi. “Mi piacciono le partite varie tatticamente, in cui succedono tante cose diverse, e in cui devi variare gli schemi”, racconta Roger a fine match. “Oggi si stava meglio con la temperatura, anche se ho sudato parecchio anche oggi. Ora Nick, abbiamo fatto partite tiratissime, ha uno dei migliori servizi del circuito, non vedo l’ora di affrontarlo.”

Ubitennis chiede un parere a Roger sul “caso” Kyrgios e Lahyani: “Non credo proprio che succederà ancora che l’arbitro scenda dalla sedia per parlare con Nick, non è il suo ruolo farlo. Capisco le sue intenzioni, lui è fatto così. Da arbitro, devi prendere decisioni, ma non scendi e vai a parlare a un giocatore in quel modo”.

da New York, Luca Baldissera

VITTORIE FRANCESI PER ZVEREV E KYRGIOS – Dopo le sconfitte rimediate ieri dall’Italia, è la volta dei cugini francesi i quali, in contemporanea, registrano le sconfitte dei due compagni di doppio Pierre-Hugues Herbert e Nicolas Mahut impegnati rispettivamente contro Nick Kyrgios e Alexander Zverev. L’australiano, nonostante il grande sostegno del pubblico, all’inizio è apparso molto insofferente e non è chiaro se a causa del caldo, dei dolori al polso destro o qualche altro grillo che gli passava per la testa (di sicuro il grillo non era quello saggio che consigliava Pinocchio…). Dopo un set e mezzo costellato da doppi falli tuttavia i problemi sono passati dalla testa di Kyrgios (merito forse di Lahyani?) a quella di Herbert il quale, dopo essersi fatto scappare il game che lo avrebbe portato due set a zero, ha perso completamente la bussola finendo per subire un 6-0. La testa di serie n. 30 ha comunque fatto vedere nel finale tutta la grinta non mostrata all’inizio e contro Federer ci sarà da divertirsi. Non si è divertito affatto invece Mahut che ha provato a confondere le carte del giovane Zverev variando spesso l’effetto alla palla e cercando la rete come suo solito, ma la testa di serie n. 3 non si è lasciata minimamente impensierire. Se non altro questo gioco è servito a divertire il pubblico del Louis Armstrong Stadium, che ha assistito a tre rapidi set che hanno permesso al tedesco di raggiungere il terzo turno agli US Open per la prima volta della carriera, dove lo attende il derby tedesco con Philipp Kohlschreiber.

Paolo Di Lorito

CHUNG ANCORA KO Mikhail Kukushkin supera in tre set Hyeon Chung, numero 23 del seeding, che fatica a trovare la forma di inizio stagione dopo essere stato costretto a rinunciare a Parigi e Wimbledon per un persistente infortunio alla caviglia. Quattro break per parte portano il primo set al tie-break che Chung, in vantaggio, perde dopo una combinazione volée incerta e smash affossato. Kukushkin spara i suoi dritti penetranti incurante del tifo coreano, mentre Chung chiede il MTO sotto 1-2 nel secondo per delle vesciche di australiana memoria, stavolta al piede destro; cede poi quattro giochi di fila e sfascia una racchetta prima che Kukushkin chiuda 6-2. Non potendo più difendere con la solita efficacia, Chung si fa più aggressivo nel terzo parziale e, inevitabilmente, con i vincenti crescono i gratuiti che portano il kazako a servire per il match sul 5-3; un’altra incertezza nei pressi della rete è fatale al coreano che ha comunque una palla per rientrare (annullata da un primo servizio non irresistibile) prima che Kukushkin trasformi il match point numero tre, guadagnando così il terzo turno contro John Millman.

Michelangelo Sottili

GOFFIN AVANTI SENZA BRILLARE – David Goffin approda al terzo turno al termine di un match molto altalenante, sia nel punteggio che nella qualità di gioco (si sono viste buone cose, specie a rete, ma intervallate da numerosi gratuiti), contro un Robin Haase a tratti molto positivo. Se vuole fare strada nel torneo, il finalista del Masters di Londra dovrà nettamente salire di livello e continuità.

Secondo turno della parte bassa del tabellone, sotto un cielo finalmente nuvoloso che rende il clima un po’ più agevole del caldo torrido dei giorni scorsi, si sfidano il n.10 e il n.49 del mondo. 5-1 per il top ten i precedenti (3-0 sul duro). Il match si apre con un parziale di 8 punti a 1 per il belga, preludio a un dominio che dura per l’intero primo set, portato a casa 6-2. La tds n.10 sfodera un servizio maledettamente continuo: mette in campo il 64% di prime e di queste 93 volte su 100 vince il punto. Lo schema di David è chiaro: insistere col dritto profondo sul rovescio avversario per aprirsi il campo e chiudere. Robin però non si scompone e continua a fare il suo gioco, attendendo un passaggio a vuoto di Goffin, che arriva sul 3-2 Haase del secondo set, quando il top 10 si fa rimontare da 30-0, per la gioia del folto pubblico che attornia il campo 10, speranzoso di vedere un match equilibrato. L’ex n.33 ATP sembra in controllo, ma al momento di servire per il set mostra un gran braccino che lo costringe al tie-break. Qui però Haase è superlativo e domina deliziando il pubblico con tre rovesci: un vincente lungo linea in salto, una gran risposta e un lob millimetrico in recupero (7-1). A riprova dell’incostanza del match, il terzo set vede tre break di fila che portano Goffin fino al 4-1, ma al momento di servire per il set (5-3) è costretto ad annullare tre palle break prima di avere la meglio, al termine di 14 scambi costellati da errori di entrambi. Nel quarto set l’equilibrio si spezza, complice il nervosismo del trentunenne de L’Aia, che si protrae da quando sul punteggio di un set pari Goffin è uscito dal campo. Due break consegnano la vittoria al belga, che al terzo turno sfiderà Struff.

Ruggero Canevazzi

Risultati:

J. Millman b. [14] F. Fognini 6-1 4-6 6-4 6-1
M. Kukushkin b. [23] H. Chung 7-6(5) 6-2 6-3
[13] D. Schwartzman b. J. Munar 6-2 6-0 5-7 6-2
P. Kohlschreiber b. M. Ebden 6-7(1) 6-3 6-2 6-0
[30] N. Kyrgios b. P.H. Herbert 4-6 7-6(6) 6-3 6-0
[4] A. Zverev b. [LL] N. Mahut 6-4 6-4 6-2
[2] R. Federer b. B. Paire 7-5 6-4 6-4
J.L. Struff b. J. Benneteau 6-2 4-6 6-1 3-6 6-3
J. Sousa b. [12] P. Carreno Busta 4-6 6-3 5-7 6-2 2-0 rit.
[17] L. Pouille b. M. Baghdatis 6-7(4) 6-4 6-4 6-3
[10] D. Goffin b. R. Haase 6-2 6-7(1) 6-3 6-2
A. De Minaur b. F. Tiafoe 6-4 6-0 5-7 6-2
[26] R. Gasquet b. L. Djere 6-3 7-6(5) 6-3
[7] M. Cilic b [Q] H. Hurkacz 6-2 6-0 6-0
[21] K. Nishikori b. G. Monfils 6-2 5-4 rit.
[6] N. Djokovic b. T. Sandgren 6-1 6-3 6-7(2) 6-2

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