US Open: Djokovic non benissimo, Monfils si ritira con Nishikori

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US Open: Djokovic non benissimo, Monfils si ritira con Nishikori

NEW YORK – Nole lascia un set a Sandgren, Kei approfitta degli ennesimi problemi fisici di Gael

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GAEL NON CE LA FA, AVANTI NISHI – Non terminano purtroppo i guai fisici per Gael Monfils: il francese, che pure aveva giocato prima degli US Open il solo ATP 500 di Amburgo, si ritira nel corso del secondo set per un dolore resosi insostenibile al polso della mano destra. Un infortunio rimediato qualche minuto prima per volleare un violento dritto ravvicinato, colpito a pochi metri dalla rete, da Nishikori. Un peccato per il francese, costretto a uscire prematuramente dal campo dopo aver perso male il primo set ed essersi fatto rimontare un vantaggio di un break nel secondo. Per Gael si tratta del secondo ritiro a partita in corso del 2018 e del diciannovesimo della carriera.

Quello che apriva il programma serale del Louis Armstrong era un secondo turno che metteva di fronte – usando un’immagine molto usata nel gergo calcistico – due “nobili decaduti”. Nishikori (ex 4 ATP) e Monfils (6 ATP) erano accomunati da un passato recente nella top ten e da bei ricordi nella Grande Mela (Kei è stato finalista nel 2014, Gael si è fermato in semi nel 2016). Si conoscevano bene tra di loro, essendosi affrontati già quattro volte: in tre di queste aveva vinto il giapponese, con il francese che aveva però affrontato con successo l’ultimo confronto diretto, sul cemento di Montreal l’anno scorso. Il primo set non ha molto da raccontare nella mezz’ora esatta corrispondente alla sua durata: Nishikori, approfittando della partenza lenta di un Monfils impacciato e falloso ( tredici gratuiti), brekka nel gioco iniziale e nel settimo, chiudendo con un netto e meritato 6-2 (il francese sui turni di servizio di Kei non arriva mai nemmeno ai vantaggi).

L’inizio del secondo set illude un po’ tutti che la partita possa diventare equilibrata: Gael brekka Kei nel secondo gioco e, nel sesto gioco -durato venti punti- ha ben cinque palle per portarsi sul 5-1. Il francese non le converte e, in pratica, non gioca più: Nishikori lo rimonta e si porta addirittura sul 5-4 e servizio. La partita finisce in quel momento: al cambio campo, una volta arrivato alla rete, decide che il dolore è troppo forte e non ce la fa più. Lo spiega a Nishikori e gli concede l’applauso del pubblico e soprattutto l’accesso al terzo turno, dove il giapponese affronterà Schwartzman, sempre battuto nelle due volte nelle quali lo ha affrontato.

da New York, Ferruccio Roberti

DJOKOVIC UN PO’ DISTRATTO – Novak Djokovic si distrae, perde un set ma riesce a superare l’ostacolo statunitense Tennys Sandgren (n. 61 ATP) e accede al terzo turno degli US Open 2018. Senza storia il primo set. Il campione in carica di Wimbledon ha iniziato forte portando il match sul suo binario preferito: il serbo si è esaltato in difesa, ha concesso poco campo e ha indotto in errore lo statunitense, chiudendo per 6 giochi a 1. Nel secondo parziale, invece, Sandgren ha provato ad alzare la velocità dei suoi colpi cercando anche di scendere a rete per chiudere i punti. Nole, dal canto suo, ha continuato a non dare punti di riferimento e a correre su ogni palla imponendo il suo tennis lineare. Nonostante il numero 61 ATP abbia aumentato il numero dei vincenti (saranno 44 alla fine dell’incontro), è stato Djokovic ad imporre la sua solidità. Proprio nel settimo game l’ex numero 1 del mondo ha posizionato bene i piedi dentro al campo da gioco e ha comandato lo scambio con il dritto: tale atteggiamento gli ha dato la possibilità di strappare la battuta allo statunitense, portarsi avanti nel set e poi chiudere direttamente nel game di risposta. Nole ha avuto bisogno di quattro set point prima di aggiudicarsi il parziale per 6 giochi a 3.

Sotto 2 set a 0, Sandgren ha provato a riaprire la partita e senza alcun tipo di pressione ha aumentato la velocità del servizio e del dritto facendo muovere molto il serbo. Proprio lo statunitense si è portato avanti di un break, ma non è riuscito a dare continuità al suo gioco, anche perché il serbo si è esaltato nei recuperi e ha riportato in parità il parziale. Quando il numero 61 ATP si è trovato a servire per salvare l’incontro, ha annullato un match point al vincitore di 13 Slam e, subito dopo, ha tenuto il servizio portando il match al tie-break. Djokovic è stato meno lucido e brillante e, nel tie break, ha commesso diversi gratuiti che hanno perso allo statunitense di prendere il largo e chiudere per 7 punti a 2. È stato nel quarto set che il serbo ha rimesso le cose al suo posto tornando ad essere solido e lucido nella gestione dello scambio: ha così preso subito il vantaggio riuscendo a chiudere sul 6 a 2. Al terzo turno, adesso, affronterà Richard Gasquet.

da New York, Bruno Apicella

Risultati:

J. Millman b. [14] F. Fognini 6-1 4-6 6-4 6-1
M. Kukushkin b. [23] H. Chung 7-6(5) 6-2 6-3
[13] D. Schwartzman b. J. Munar 6-2 6-0 5-7 6-2
P. Kohlschreiber b. M. Ebden 6-7(1) 6-3 6-2 6-0
[30] N. Kyrgios b. P.H. Herbert 4-6 7-6(6) 6-3 6-0
[4] A. Zverev b. [LL] N. Mahut 6-4 6-4 6-2
[2] R. Federer b. B. Paire 7-5 6-4 6-4
J.L. Struff b. J. Benneteau 6-2 4-6 6-1 3-6 6-3
J. Sousa b. [12] P. Carreno Busta 4-6 6-3 5-7 6-2 2-0 rit.
[17] L. Pouille b. M. Baghdatis 6-7(4) 6-4 6-4 6-3
[10] D. Goffin b. R. Haase 6-2 6-7(1) 6-3 6-2
A. De Minaur b. F. Tiafoe 6-4 6-0 5-7 6-2
[26] R. Gasquet b. L. Djere 6-3 7-6(5) 6-3
[7] M. Cilic b [Q] H. Hurkacz 6-2 6-0 6-0
[21] K. Nishikori b. G. Monfils 6-2 5-4 rit.
[6] N. Djokovic b. T. Sandgren 6-1 6-3 6-7(2) 6-2

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