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Al femminile

Australian Open donne: generazioni a confronto

Nel primo Slam della stagione si presentano con serie possibilità di vittoria tre diverse generazioni di tenniste

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Caroline Wozniacki dopo la vittoria agli Australian Open 2018
 

12. Elise Mertens
Aus Open 2018: SF, sconfitta da Caroline Wozniacki
Miglior risultato: SF (2018)
L’Australia rimane un continente speciale per la 23enne Mertens. A Hobart infatti ha vinto il primo torneo della carriera nel 2017, mentre l’anno scorso con la semifinale raggiunta agli Australian Open (da esordiente nel main draw) ha compiuto un ulteriore salto di qualità. Passaggi decisivi di una crescita che l’ha vista salire in meno di due anni dal numero 127 del ranking al numero 12. Quest’anno in vista dello Slam ha scelto di giocare a Brisbane (sconfitta in tre set da Kiki Bertens) e Sydney, dove è ancora in corsa nel momento in cui scrivo.
Nel 2018 Mertens ha dimostrato di essere una tennista molto solida, che difficilmente va incontro a giornate-no, e che se ha l’occasione di vincere quasi sempre ci riesce. Se confermerà queste doti e non troverà un sorteggio impossibile, a Melbourne potrebbe approdare nuovamente alla seconda settimana.

11. Aryna Sabalenka
Aus Open 2018: 1T, sconfitta da Ashleigh Barty
Miglior risultato: 1T (2018)
La scorsa settimana Sabalenka ha vinto il torneo di Shenzhen, dove era testa di serie numero 1: una conferma dell’eccezionale progresso compiuto negli ultimi dodici mesi. Dopo il successo cinese Aryna ha deciso di affrontare anche l’impegno di Sydney, ma ha faticato a carburare contro Petra Kvitova, perdendo all’esordio in due set (6-1, 7-5). Una sconfitta non è mai positiva, ma in questo caso non è detto che dopo i cinque match disputati in Cina qualche giorno di riposo sia poi così negativo, considerato che dovrà assorbire un cambio di emisfero, e dunque di stagione.
Nel 2018 agli Australian Open si presentava per la prima volta nel tabellone principale da numero 66 del ranking; era una promettente diciannovenne fermata nel match di esordio dal Ashleigh Barty. Oggi il suo status è del tutto differente: non solo perché è diventata testa di serie, ma perché è tra le principali favorite del torneo, più di quanto indichi la posizione in classifica.

10. Daria Kasatkina
Aus Open 2018: 2T, sconfitta da Magda Linette
Miglior risultato: 3T (2016)
Sono due gli indicatori fondamentali da considerare in vista di uno Slam: i precedenti nel torneo negli anni passati e le partite di avvicinamento. E gli indicatori per Kasatkina sono entrambi negativi. Quest’anno ha cominciato a Brisbane perdendo all’esordio contro la wild card locale (numero 283 del ranking) Kimberly Birrell. Sconfitta a dir poco sorprendente, che purtroppo non ho potuto seguire per capire fino a che punto preoccupante, ma che si somma all’uscita di Sydney al primo turno contro Sasnovich.
Negli Australian Open 2018, da testa di serie numero 22, Daria aveva perso al secondo turno da Magda Linette: sulla carta una avversaria alla sua portata. Con questi fardelli negativi, per Kasatkina a Melbourne potrebbe essere determinante un sorteggio con avvio morbido, in modo da avere tempo per carburare e conquistare progressivamente fiducia.

9. Kiki Bertens
Aus Open 2018: 3T, sconfitta da Caroline Wozniacki
Miglior risultato: 3T (2018)
Il 2018 è stato un anno speciale per Bertens: nella stagione scorsa ha compiuto un deciso salto di qualità, vincendo tornei importanti come Cincinnati, ed entrando in Top 10. Ma forse l’aspetto più importante da sottolineare in vista degli Australian Open è il progresso compiuto sul cemento: la Bertens specialista della terra è diventata una tennista in grado di fare bene su tutte le superfici; una evoluzione che l’ha resa una avversaria da affrontare con molto rispetto, sempre.
In vista del prossimo Slam ha deciso di giocare i due Premier (Brisbane e Sydney): a Brisbane ha perso da Vekic (7-6(5), 1-6, 7-5), mentre è ancora in corsa a Sydney dopo il successo contro  Pera. Ora Kiki è chiamata a dimostrare che la stagione 2018 non è stata irripetibile; sotto questo aspetto i prossimi Australian Open e poi il Roland Garros saranno due fondamentali momenti di verifica.

8. Petra Kvitova
Aus Open 2018: 1T, sconfitta da Andrea Petkovic
Miglior risultato: SF (2012)
Anche Kvitova ha deciso di prepararsi attraverso il doppio impegno nei due tornei Premier. A Brisbane ha vinto un solo match (a fatica, contro Collins) prima di perdere da Kontaveit (7-5, 7-6(1) a causa di una prestazione infarcita di errori non forzati. Le cose sono iniziate meglio a Sydney, dove ha sconfitto all’esordio Sabalenka (6-1, 7-5), anche se Aryna non è apparsa in una delle sue migliori giornate.
Per quanto riguarda il recente passato a Melbourne, Kvitova nel 2018 aveva perso al primo turno un match-maratona contro Andrea Petkovic (10-8 al terzo): avvio negativo di una stagione in cui aveva raccolto pochissimo negli Slam. Piccola consolazione: oggi quella eliminazione significa non avere punti in scadenza, e quindi maggiori possibilità di crescere in classifica in caso di partite vinte.

7. Karolina Pliskova
Aus Open 2018: QF, sconfitta da Simona Halep
Miglior risultato: QF (2017, 2018)
Pliskova ha disputato l’avvicinamento allo Slam ideale: ha vinto il Premier di Brisbane, dimostrando di essere l’unica testa di serie in grado di rispettare il ruolo che le assegnava il ranking; e poi, secondo me giustamente, ha preferito rinunciare a Sydney, ritenendo sufficienti i cinque match già affrontati: conserverà le energie fisiche e mentali per l’impegno più importante.
Agli Australian Open 2018 aveva rispettato i valori stabiliti dal ranking (numero 6), e infatti aveva perso solo nei quarti contro Simona Halep. Però la sconfitta era stata molto netta, perfino troppo (6-3, 6-2) per una giocatrice con le sue potenzialità. Ora è chiamata a fare meglio; ma anche se non dovesse andare oltre, sarebbe comunque importante uscire dopo avere lasciato l’impressione di aver perso per meriti dell’avversaria e non per demeriti propri: sensazione che negli ultimi Slam si è avuta raramente.

a pagina 3: Le prime sei del ranking

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