Guida a Wimbledon femminile - Pagina 4 di 5

Al femminile

Guida a Wimbledon femminile

A Wimbledon continuerà la prevalenza delle giovani giocatrici o invece le più esperte riusciranno a conquistare il titolo più prestigioso della stagione?

Pubblicato

il

Angelique Kerber e Serena Williams - Wimbledon 2018
 

Le teste di serie dalla 17 alla 32
Lo scorso anno a Wimbledon tutte le prime dieci teste di serie uscirono entro il quarto turno e la vittoria finale se la giocarono proprio le teste di serie meno prestigiose. Anche quest’anno nella “seconda fila” si trovano serie contendenti ai turni decisivi.

Madison Keys numero 17, Julia Goerges (semifinalista nel 2018) numero 18, Johanna Konta numero 19 (semifinalista nel 2017). Già queste tre giocatrici non sarebbero certo una sorpresa se si ritrovassero fra le ultime otto che puntano al titolo.

Poi una serie di giovani ormai con una certa esperienza e che sono capaci di notevoli exploit: Anett Kontaveit (numero 20), Elise Mertens (21) e Donna Vekic (numero 22) che su erba gioca davvero bene. Quindi Caroline Garcia e Petra Martic, altra tennista che si esprime bene sull’erba, seguite dalle due più giovani del ranking di vertice: Bianca Andreescu (numero 25) e Amanda Anisimova (26); purtroppo su Andreescu rimane il dubbio relativo alle condizioni fisiche, visto che il problema alla spalla emerso in marzo l’ha obbligata a stare ferma a lungo, e il rientro al Roland Garros è durato un solo match (forfait al secondo turno).

Molto interessanti le posizioni 27, 28, 29. Nell’ordine Garbiñe Muguruza, Sofia Kenin e Hsieh Su-Wei. Muguruza è la campionessa del 2017, Kenin è una giocatrice in crescita che ha appena vinto sui prati di Maiorca, mentre Hsieh lo scorso anno a Wimbledon ha eliminato la numero 1 del mondo Halep. Credo che in molte spereranno di capitare in altre zone di tabellone, perché nella giornata-sì possono essere insidiosissime.

Chiudono infine tre giocatrici non proprio da erba: Daria Kasatkina, Carla Suarez Navarro e Maria Sakkari. Kasatkina lo scorso anno è stata forse la giocatrice che ha più messo in difficoltà la campionessa Kerber, e che ha sconfitto Barty al terzo turno. Purtroppo la Kasatkina attuale sembra la copia sbiadita di quella del 2018, quando era stata in grado di diventare Top 10 a fine stagione.

Fuori dalle teste di serie
Mai come in questo periodo nel tennis femminile fermarsi alle teste di serie può risultare limitativo. Ogni settimana ci rendiamo conto che le vincitrici possono partire anche da posizioni lontane dai vertici della classifica.

Tsurenko, Collins, Ostapenko, Yastremska, Sasnovich, Siniakova, Putintseva, Cibulkova, Giorgi, Azarenka: queste sono le prime dieci giocatrici fuori dalle teste di serie, classificate tra la posizione 33 e la 42. Due campionesse Slam (Ostapenko e Azarenka), la vincitrice di un Masters (Cibulkova), ma anche alcune delle giocatrici approdate alla seconda settimana del’ultimo Wimbledon: Ostapenko semifinalista, Giorgi e Cibulkova eliminate nei quarti, Sasnovich agli ottavi.
In più abbiamo la presenza di Yastremska, finalista del torneo junior nel 2016, a 16 anni.  Nata nel 2000 ha già vinto tre tornei a livello WTA, due nel 2019.
E siamo sicuri che Collins o Siniakova non potrebbero fare lo sgambetto a qualcuna classificata più avanti? Putintseva sulla carta sembrerebbe più una terraiola, eppure ha sconfitto la numero 1 del mondo Osaka a Birmingham qualche giorno fa.

Al numero 44 Venus Williams che, specie sull’erba, è ancora in grado di essere un osso duro per tutte, e che nessuna delle teste di serie vorrà trovare nella propria parte di tabellone. Del resto non si vincono cinque Championships per caso. Ricordo che Venus è stata capace di tornare in finale nel 2017.

E poi: chi può essere certo che nei giorni di Wimbledon non trovino il proprio miglior tennis Pavlyuchenkova, Kuzmova, Buzarnescu (45-46-47)? Più oltre si incontrano due tenniste che se si giocasse sempre sull’erba sarebbero sicuramente più avanti nel ranking: Strycova (numero 50) e Riske (54). Strycova è stata semifinalista a Birmingham la scorsa settimana, Riske ha vinto a ‘s-Hertogenbosch (e sette giorni prima l’ITF di Surbiton), e su erba vanta in carriera un record di 73 vittorie a fronte di 31 sconfitte.

Scorrendo la classifica troviamo altri nomi interessanti: Gasparyan, in recupero dopo i tanti guai al ginocchio, Swiatek (campionessa in carica del torneo junior), Maria (che con i suoi slice su erba è sempre molto insidiosa). Tra il numero 70 e il 73 Petkovic, Potapova (campionessa junior nel 2016), Kanepi e Rodina (lo scorso anno raggiunse gli ottavi, eliminata da Serena).

Al numero 80 la convalescente Maria Sharapova (a Wimbledon vanta una vittoria, una finale e tre semifinali, l’ultima nel 2015). Anche per lei vale lo stesso ragionamento fatto per Venus Williams: le condizioni fisiche di Maria sono incerte, ma ugualmente qualsiasi testa di serie preferirà non capitare nella sua parte di tabellone.

Le Italiane
Al momento solo Camila Giorgi ha diritto alla presenza nel tabellone principale. Camila è rientrata a Eastbourne dopo aver saltato tutta la stagione su terra, a causa dei problemi al polso. Ricordo che il suo ultimo match risaliva al torneo di Miami, in marzo. Tutta da verificare la sua condizione, anche se a Eastbourne, pur sconfitta da Hsieh, direi che ha dato segnali incoraggianti.

Le altre tenniste italiane dovranno provare a superare le qualificazioni. Sono in quattro: Martina Di Giuseppe, Martina Trevisan, Jasmine Paolini, Giulia Gatto-Monticone. Sappiamo già che non si potranno qualificare tutte perché Paolini e Gatto-Monticone sono state sorteggiate nella stessa porzione di tabellone, con un potenziale incrocio al secondo turno.

a pagina 5: Le quote dei bookmaker

Pagine: 1 2 3 4 5

Continua a leggere
Commenti
Advertisement

⚠️ Warning, la newsletter di Ubitennis

Iscriviti a WARNING ⚠️

La nostra newsletter, divertente, arriva ogni venerdì ed è scritta con tanta competenza ed ironia. Privacy Policy.

 

Advertisement
Advertisement
Advertisement