A Tokyo ancora non si vedono i campi per il torneo olimpico: "Pronti per marzo 2020"

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A Tokyo ancora non si vedono i campi per il torneo olimpico: “Pronti per marzo 2020”

Ancora non c’è traccia dei quattro campi secondari, da costruire attorno all’Ariake Coliseum. Ma dal Giappone arrivano rassicurazioni

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280 giorni ci separano dai Giochi della XXXII Olimpiade, in programma a Tokyo nella prossima estate. Tuttavia, come già accaduto quattro anni fa a Rio de Janeiro, c’è un minimo di apprensione per quanto riguarda il tennis. Nessun problema per il campo principale, l’Ariake Coliseum, dove si disputa il Rakuten Japan Open (vinto due settimane fa da Novak Djokovic) e la superficie (cemento outdoor) verrà confermata anche per i Giochi. L’arena può ospitare circa 10000 spettatori ed è dotata di un tetto retrattile, che potrebbe rivelarsi utile non tanto per la pioggia, bensì per proteggere i presenti dal gran caldo, che i giapponesi si augurano non sia così pressante come nella scorsa estate.

Non sono ancora pronti invece i campi secondari che dovranno circondare la struttura principale. Ci sono quattro ‘court’ progettati e pronti per la costruzione, l’area (l’Ariake Tennis Park) è stata già delineata, ma ancora non si vede nessuno sviluppo dei lavori. Si dovrebbe partire dal campo numero 2, mentre l’intero complesso sarà pronto per marzo. “Il governo metropolitano di Tokyo è in possesso dell’area e i quattro campi saranno pronti per marzo 2020 rassicura un portavoce dei Giochi Olimpici. “C’è qualche lavoro extra da fare per aggiungere dei posti a sedere, ma non c’è preoccupazione”.

Il torneo di tennis attirerà un enorme massa di pubblico. Sono recenti le notizie che riguardano Roger Federer e Naomi Osaka, due dei giocatori più seguiti al mondo. Il venti volte campione Slam ha deciso di prendere parte al torneo Olimpico, sarà la sua quinta apparizione alle Olimpiadi dove ha conquistato un argento in singolare e un oro in doppio. A quasi 39 anni sarà in campo per conquistare il primo oro in singolare per la sua Svizzera. La scelta di Osaka era ben più complessa. Doveva decidere se essere a tutti gli effetti giapponese o cambiare passaporto e giocare per la bandiera degli Stati Uniti. Naomi non abbandonerà il suo Giappone e tenterà di regalare una medaglia alla sua gente nella prossima estate.

Una novità nel format del torneo è stata introdotta in aprile: dalla prossima edizione non si giocherà più la finale maschile al meglio dei cinque set, ma sarà un due su tre (in linea al resto del torneo) a decretare il vincitore del metallo più prezioso

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