Australian Open, Federer: "Le condizioni saranno più veloci verso fine torneo"

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Australian Open, Federer: “Le condizioni saranno più veloci verso fine torneo”

Le parole dello svizzero dopo la vittoria numero 99 a Melbourne. Al terzo turno rivincita contro Millman: “Ero felice che quel match a New York fosse finito”

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Roger Federer in conferenza stampa, Australian Open 2020 (foto Twitter @AustralianOpen)
 

Per la ventunesima volta su ventuno partecipazioni Roger Federer giocherà nel terzo turno degli Australian Open. Il primo e il terzo set del match vinto contro Filip Karajinovic sono stati ancora migliori rispetto ai tre precedenti, utili per bagnare il debutto contro l’americano Johnson. Segnali positivi per lo svizzero, che quest’anno non ha giocato tornei di avvicinamento allo Slam di Melbourne.

Tuttavia Krajinovic non è arrivato alla sfida nelle migliori condizioni, costretto dagli acquazzoni di lunedì a tornare in campo nella sua giornata di riposo per battere Halys. Roger, intervistato da John McEnroe pochi minuti dopo il match point, si è detto dispiaciuto per il suo avversario, costretto a stare in campo tre ore e mezza mentre lui aveva il giorno libero, ma ha anche ammesso che “devi prendere l’occasione quando questo accade”.

Federer ha confermato in conferenza stampa che preferisce superare i primi turni in maniera comoda, come accaduto in questa prima settimana, correndo il rischio di non essere totalmente pronto ai match più stressanti nelle fasi calde del torneo: “Non mi preoccupa più. Anche in partite come queste c’è sempre lo sforzo di aumentare il vantaggio. Certo, non sei stressato come quando sei sotto di un set, di un break o di due set. Preferisco andare liscio all’inizio per avere benzina extra quando serve”.

Sul campo McEnroe e Federer hanno parlato delle condizioni di gioco che molti considerano più lente degli scorsi anni visto il cambio di superficie. Questo il pensiero di “Re Roger”: “Il campo con le palle nuove è veloce. Dopo due, quattro, sei game però il gioco rallenta molto. Nella sessione serale, col tetto chiuso rallenta ancora di più. Nella sessione diurna, sotto il sole, le condizioni sono più rapide e penso che i campi diventeranno più veloci andando avanti nel torneo. Spero di esserci ancora quando accadrà!”.

Il prossimo ostacolo dello svizzero sarà John Millman, capace di batterlo negli ottavi di finale degli US Open 2018. È stata una delle più grosse sorprese negli Slam delle ultime stagioni. Le condizioni di estrema umidità misero alla prova Federer come mai accaduto prima: Non mi sono mai sentito peggio dopo una partita. Ero felice che fosse finita. Non mi era mai capitato. Spesso penso a cosa farei se potessi giocare di nuovo la partita, ma non quella volta. Ero solo felice che lo US Open fosse finito per me in modo da potermi concentrare sul recupero. Non ho rimpianti, ho fatto tutto il possibile per essere pronto al via del torneo e anche in quel match ho provato di tutto. Ma l’avversario era tosto, ho sbattuto contro un muro. È stata una sconfitta dura, ma l’ho dimenticata in fretta”.

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