Richard Lewis, boss Wimbledon: “L’impatto negativo sul tennis britannico sarà minimo”

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Richard Lewis, boss Wimbledon: “L’impatto negativo sul tennis britannico sarà minimo”

Grazie a un’assicurazione, l’annullamento del più importante torneo al mondo non avrà grosse ripercussioni sulle casse del tennis in Regno Unito. Ma il prossimo anno si dovrà giocare per forza

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Roger Federer e Rafa Nadal - Wimbledon 2019 (foto via Twitter, @wimbledon)
 

Oggi sarebbe dovuta cominciare l’edizione di Wimbledon 2020. Un torneo importantissimo per il mondo del tennis, forse il più prestigioso e rappresentativo di tutti. Un evento fondamentale anche per il tennis britannico, dal punto di vista dell’immagine e, soprattutto, finanziario. L’anno scorso i Championships hanno generato complessivamente un surplus, ovvero uno scarto tra spese e guadagni di circa 50 milioni di sterline. La gran parte di questa somma è finita nelle casse della Lawn Tennis Association (LTA), la federazione britannica, che a sua volta ha fatto segnare un attivo dopo anni in rosso. 

Date queste circostanze, si potrebbe pensare che la decisione di annullare l’edizione 2020 di Wimbledon, a causa della pandemia di COVID-19 e dell’impossibilità di posticipare il torneo, possa aver enormi ripercussioni sui bilanci del tennis britannico. E invece, come abbiamo già scritto, la lungimirante scelta fatta dall’All England Club (AELTC) di assicurare il torneo contro ogni evenienza, incluse le pandemie, garantirà alla LTA buona parte delle entrate previste. “Non ci sarà un impatto pesante sul tennis britannico. Questa assicurazione è stata pensata proprio per una possibile cancellazione”, sottolinea Richard Lewis, CEO del AELTC fino al mese prossimo. “Siamo in una buona posizione. Il torneo è molto solido dal punto di vista finanziario. Il tennis britannico è ben protetto”. 

Tuttavia, l’assicurazione non è in grado di coprire un’altra edizione non disputata. Insomma, il torneo di Wimbledon il prossimo anno dovrà andare in scena se non si vogliono perdere le entrate da esso derivanti. “Poco dopo aver ricevuto il premio non si può ri-ottenerlo”, specifica Lewis. Considerando che difficilmente sarà sviluppato e diffuso un vaccino entro la prima metà del 2021, ciò significa che anche Wimbledon dovrà convivere con il virus, adottando le necessarie misure di sicurezza. Per questo motivo, gli organizzatori guarderanno con estrema attenzione allo svolgimento dello US Open e del Roland Garros del prossimo autunno. “Analizzeremo cosa faranno, come riusciranno a fronteggiare tutte le difficoltà del caso e impareremo dalla loro esperienza”, dichiara Sally Bolton, colei che succederà a Lewis alla guida del circolo più famoso al mondo. 

Sally Bolton, CEO di Wimbledon
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