Djokovic, a Vienna c'è subito un derby: "Che torneo con sei top 10"

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Djokovic, a Vienna c’è subito un derby: “Che torneo con sei top 10”

Il numero uno ATP torna dopo 13 anni nella capitale austriaca, in un tabellone di alto livello che “promette” la finale con Thiem

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Novak Djokovic - Roland Garros 2020 (via Twitter, @rolandgarros)
 

Il derby serbo contro Filip Krajinovic (battuto in due set a Roma) è il primo passo di Novak Djokovic nel torneo di Vienna (oggi alle 16 circa), la ricomparsa sulla scena dopo il Roland Garros. “È strano ritrovarci subito l’uno contro l’altro – racconta -, con Filip ci siamo allenati per qualche giorno insieme a Belgrado, sul cemento. È un ragazzo che conosco bene, di grande talento, questa è la sua superficie preferita. Sarà importante uscire subito bene dai blocchi“. Il ritorno nella capitale austriaca, a 13 anni dall’ultima apparizione e dal successo in finale su Wawrinka, è stato preferito dal numero uno del mondo all’inutile (dal punto di vista della classifica) difesa del titolo a Parigi Bercy, visto che quei punti non gli verranno scalati.

In questo ATP 500 ci sono sei dei primi dieci del ranking – ha spiegato alla vigilia -, è uno dei tabelloni più competitivi che io ricordi a questo livello. Già dal primo turno la qualità delle partite sarà molto alta. Vienna è una delle città più belle del mondo e in Austria c’è grande passione per il tennis: il merito è stato soprattutto di Thomas Muster, la cui eredità è stata raccolta adesso da Dominic Thiem che ha fatto registrare spesso il tutto esaurito nelle sue partite“.

PROSPETTIVA FINALE – Proprio il campione dello US Open e detentore del trofeo (un anno fa ha battuto in finale Schwartzman) è nel seeding con la seconda testa di serie. Scenario che lascia immaginare quella che potrebbe essere una super finale. L’ultimo incrocio tra Djokovic e il numero tre del mondo risale all’ultimo atto dell’Australian Open a gennaio, con lo Slam di Melbourne conquistato dal serbo al quinto set. “Abbiamo fatto allenamento insieme con una tale intensità che sembrava già una finale – ha raccontato -, rispetto tanto Domi e sono contento per il suo primo Slam vinto quest’anno, lo meritava più di chiunque altro. È un grande lavoratore e un bravo ragazzo, appoggiato anche da un ottimo team. La nostra sfida in finale è ciò che probabilmente tutti attendono, ma sappiamo anche come sia lontana. Un traguardo da conquistare giorno dopo giorno, nel corso della settimana“. E anche uno stimolo di altissimo profilo, per proiettarsi al meglio al grande obiettivo delle Finals.

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