Ticking clock parte due: da Andreescu a Swiatek, chi difende più punti in un solo torneo

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Ticking clock parte due: da Andreescu a Swiatek, chi difende più punti in un solo torneo

Nel circuito WTA, i punti andranno difesi al 100 percento – ci saranno più scossoni di classifica? Il curioso caso di Muguruza

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Bianca Andreescu - Pechino 2019 (foto via Twitter, @WTA)
 

Qualche settimana fa ci siamo occupati dei giocatori che devono almeno il 30 percento della propria classifica ATP ad un solo risultato, ed era naturale che un pezzo equivalente sulla WTA facesse seguito. 

Il tour femminile ha deciso di scalare completamente i punti ottenuti in tornei giocati nel 2019 che non si sono svolti nel 2020 ma si giocheranno nel 2021 (Indian Wells rimarrà escluso da questa sistematizzazione, e lo stesso vale per quegli eventi che non si disputeranno nemmeno in questa stagione), e questo significa che dal 5 di aprile la difesa dei punti non sarà eufemistica: le atlete dovranno lottare per salvaguardare la totalità dei propri score, anche se per tornei che nel 2020 si sono svolti a mesi di distanza dalla loro normale collocazione (come Parigi e Roma) una mancata conferma avrà comunque uno scoppio ritardato, visto che i punti ottenuti a ottobre 2020 dureranno comunque 52 settimane.  

IL QUADRO GENERALE

L’elenco delle giocatrici che segue ci dà un’idea del grande equilibrio del circuito WTA: se nel maschile i giocatori a rischio sono tutti fuori dalla Top 10, perché i migliori essenzialmente monopolizzano i piazzamenti di rilievo, nel femminile tante top player sono attaccate a un solo risultato, per vari motivi che includono per esempio un numero inferiore di tornei in calendario, soprattutto negli ultimi mesi, e anche il tipo di momento storico in cui si trovano i due tour. Questo significa che alcune giocatrici devono addirittura più della metà del proprio punteggio a un solo risultato, e che ora lo dovranno difendere in toto.

Rispetto al maschile, però, sono molti meno i casi di veterane che godono ancora di una buona classifica grazie a risultati del 2019 (essenzialmente solo Kuznetsova, che comunque è ancora competitiva, e Strycova). Tante giocatrici hanno realizzato la rispettiva pièce de résistance in tempi recenti, e tutto fa pensare che la loro statura nel circuito non potrà che crescere.

PARIGI VAL BENE UNA CLASSIFICA ALTA

Come si potrà notare, le ultime due edizioni del Roland Garros sembrano aver prodotto diverse grandi performance che sono rimaste isolate (per esempio quelle di Podoroska e Trevisan), in particolare quella del 2020 – il fenomeno può probabilmente essere attribuito alle condizioni uniche in cui il torneo si è svolto dal punto di vista climatico, e anche al fatto che da allora non si sia poi giocato molto, né a fine 2020 (c’è quindi stata poca possibilità di guadagnare sull’inerzia di un grande exploit) né in generale sulla terra battuta (per il rosso bisognerà aspettare la fine di Miami con il mini-swing americano e poi la stagione europea).

Infine, la situazione Ashleigh Barty è comparabile a quella di Roger Federer che si era citata nell’articolo precedente: è vero, è stata ferma un anno, ma ha tanti punteggi grossi a cui rimanere attaccata, dalle vittorie al Roland Garros, alle WTA Finals e a Miami nel 2019, fino alla semifinale dell’Australian Open del 2020; è quindi presumibile che nei prossimi mesi riuscirà quantomeno a rintuzzare un calo che al momento parrebbe inevitabile vista la lunga assenza dai campi, e se anche non dovesse aiutarla ad evitare il sorpasso da parte di Osaka, almeno potrebbe consentirle di rimanere nell’acme del gioco.

IGA, BIANCA E LE ALTRE

Di seguito l’elenco delle 18 giocatrici con classifica e punteggio attuali, nonché la data della scadenza delle loro cambiali più ingenti (“perdita massima” significa quante posizioni verrebbero persi se la giocatrice non riuscisse a difendere nessuno dei punti fatti nel proprio miglior torneo):

1. Iga Swiatek, N.16, 3570 punti

  1. Torneo: Roland Garros 2020 (2000 punti), scadenza ad ottobre
  2. Incidenza sul suo punteggio WTA: 56%
  3. Perdita massima: circa 35 posizioni

Si inizia proprio con la vincitrice del Roland Garros 2020, e che vincitrice: nessun set e solo 28 giochi persi – non male per una che non era troppo sicura di avere un futuro nel tennis. Grazie alla riforma del ranking, la polacca è sicura di tenere i suoi 2000 punti fino ad ottobre nonostante il Roland Garros si giochi fra maggio e giugno, ma in ogni caso ha già vinto un WTA 500 ad Adelaide nel 2021 e non sembra intenzionata a rimanere una Totò Schillaci della racchetta, anche perché dotata di un tennis che potenzialmente non ha limiti di superficie o palcoscenico.

Iga Swiatek – Australian Open 2021 (via Twitter, @AustralianOpen)

2. Martina Trevisan, N.92, 890 punti (Roland Garros 2020)

  • Torneo: Roland Garros 2020 (470 punti), scadenza ad ottobre
  • Incidenza sul suo punteggio WTA: 52,8%
  • Perdita massima: circa 85 posizioni

La corsa dell’azzurra fino ai quarti di Bois de Boulogne è stata una delle più grandi sorprese degli ultimi anni, arrendendosi solo contro la sopracitata Swiatek. In questo inizio di 2021, Trevisan non è per ora riuscita a confermarsi, ma come detto non ha ancora avuto modo di giocare sulla sua superficie preferita e soprattutto si è dovuta adattare ad un livello a cui non era usa fino a pochi mesi fa.

3. Nadia Podoroska, N.48, 1577 punti

  • Torneo: Roland Garros 2020 (820 punti), scadenza ad ottobre
  • Incidenza sul suo punteggio WTA: 52%
  • Perdita massima: circa 62 posizioni

Tutto quello che si è detto di Trevisan può essere ripetuto quando si parla dell’argentina, la cui esistenza è cambiata radicalmente nel giro di tre settimane, visto che da qualificata a Parigi si è guadagnata l’accesso in Top 50.

4. Barbora Strycova, N.45, 1630 punti

  • Torneo: Wimbledon 2019 (780 punti), scadenza a luglio
  • Incidenza sul suo punteggio WTA: 47,9%
  • Perdita massima: circa 65 posizioni

Appena compiuti 35 anni (lo scorso 28 marzo), la ceca ha appena annunciato di essere in dolce attesa:

Al momento è ancora N.4 al mondo di doppio, ma è lecito chiedersi se la rivedremo di nuovo in campo – la sua compagna di squadra, Hsieh, le ha comunque dato la staffetta raggiungendo le migliori otto a Melbourne.   

5. Marketa Vondrousova, N.20, 2957 punti

  • Torneo: Roland Garros 2019 (1300 punti), scadenza a giugno
  • Incidenza sul suo punteggio WTA: 44%
  • Perdita massima: circa 24 posizioni

Altra ceca, l’artista della smorzata aveva incantato durante la piovosa edizione dell’Open di Francia di ormai quasi due anni fa. Lo scorso settembre ha raggiunto le semifinali a Roma, e può quindi godere di un discreto cuscinetto a prescindere da quello che farà a Parigi.

6. Bianca Andreescu, N.9, 4735 punti

  • Torneo: US Open 2019 (2000 punti), scadenza a settembre
  • Incidenza sul suo punteggio WTA: 42,2%
  • Perdita massima: circa 14 posizioni

Sembrano passati un paio di eoni, ma solo 18 mesi fa la canadese era considerata il futuro del tennis WTA assieme a Osaka dopo aver vinto lo US Open e un paio di Premier Mandatory/Premier 5. Con un palmarès di questo tipo per una ragazza di neanche 21 anni, sembra strano che possa essere inclusa in una lista di questo tipo: il fatto è che Bianca paga gli infortuni che l’hanno fermata non solo per tutto il 2020 ma anche quando era al suo meglio nel 2019, visto che quell’anno ha sostanzialmente o vinto tornei o rinunciato per problemi fisici. Mentre i 900 punti della Rogers Cup 2019 scadranno ad agosto, subito prima di Flushing Meadows, è comunque sicura di mantenere i 1000 punti di Indian Wells probabilmente fino al 2022, e ha quindi il tempo di cercare la condizione migliore.

7. Amanda Anisimova, N.32, 1905 punti

  • Torneo: Roland Garros 2019 (780 punti), scadenza a giugno
  • Incidenza sul suo punteggio WTA: 40,9%
  • Perdita massima: circa 39 posizioni

Altro grande talento fermato dalla sfortuna, e nel suo caso il cliché esonda facilmente nell’eufemismo: nell’agosto del 2019 ha perso il padre, cosa che ha giustamente fatto passare il tennis in secondo piano, e dopo aver provato a riprendere un buon ritmo alla fine dell’anno scorso è stata fermata prima della trasferta australiana dalla positività al Covid. Ci si può solo augurare che la sua esplosione definitiva sia solo stata temporaneamente rimandata. 

8. Victoria Azarenka, N.15, 3665 punti

  • Torneo: US Open 2020 (1300 punti), scadenza a settembre
  • Incidenza sul suo punteggio WTA: 35,5%
  • Perdita massima: circa 12 posizioni

Come molti ricorderanno, Vika è stata protagonista di una clamorosa rinascita alla ripresa della scorsa estate: allargando un attimo il focus, ben 2550 dei suoi punti (il 69,6 percento) sono stati ottenuti nel giro di quattro settimane fra agosto e settembre, includendo la vittoria nell’allora Premier 5 e la semifinale di Roma. L’inizio di stagione è stato segnato dalla quarantena dura australiana e dai problemi respiratori accusati in campo a Melbourne (oltreché da un infortunio patito a Doha), ma dopo tutto quello che ha passato sarebbe una sorpresa se la cosa la limitasse sine die.

9. Sofia Kenin, N.4, 5760 punti

  • Torneo: Australian Open 2020 (2000 punti), scadenza a gennaio 2022
  • Incidenza sul suo punteggio WTA: 34,7%
  • Perdita massima: circa 11 posizioni

Altro caso particolare, visto che circa il 60 percento dei suoi punti deriva da due finali Slam, una delle quali, ormai lo sapete, le resterà fino a ottobre. L’inizio di stagione è stato complicato per Sonya, fra l’ammessa incapacità di gestire la pressione a Melbourne e soprattutto l’appendicite che l’ha colpita nelle settimane successive – forse la stretta allo stomaco non era solo psicologica! Comunque il tempo è dalla sua, e un gioco di quella solidità difficilmente non le permetterà di rimanere al vertici per anni.

10. Jennifer Brady, N.14, 3765 punti

  • Torneo: Australian Open 2021 (1300 punti), scadenza a gennaio 2022
  • Incidenza sul suo punteggio WTA: 34,5%
  • Perdita massima: circa 12 posizioni

Un po’ come Kenin, Brady ha capitalizzato due momenti di forma in due grandi eventi (ha anche i 780 punti della semi di Flushing Meadows 2020), ed è anzi probabile che il suo ranking salirà nei prossimi mesi, visto che circa il 55 percento dei suoi punti sono cristallizzati almeno fino a settembre, anche se i suoi punti di Melbourne dureranno circa tre settimane in meno del previsto per via della disputa posticipata di quest’anno.

11. Clara Tauson, N.96, 868 punti

  • Torneo: Lione 2021 (298 punti), scadenza a febbraio 2022
  • Incidenza sul suo punteggio WTA: 34,3%
  • Perdita massima: circa 49 posizioni

Classe 2002, la danese aveva già sorpreso a Parigi e ha appena vinto il suo primo titolo in carriera, da qualificata e senza perdere set. Giocatrice molto attesa e super-colpitrice, è presumibile che i punti di Lione che le sono valsi l’ingresso in Top 100 non saranno la sua preda più prestigiosa ancora a lungo.

12. Taylor Townsend, N.100, 836 punti

  • Torneo: US Open 2019 (280 punti), scadenza a settembre
  • Incidenza sul suo punteggio WTA: 33,5%
  • Perdita massima: circa 46 posizioni

Townsend è un caso a parte, visto che ha appena partorito e quindi al momento il tennis non sarà fra le sue priorità. Una delle ultime serve-and-volleyer, la mancina statunitense è una delle giocatrici più varie del circuito, e sta per compiere 25 anni, quindi avrebbe sicuramente una chance di ritagliarsi una buona posizione di classifica al suo ritorno.  

13. Barbora Krejcikova, N.39, 1756 punti, risultato veramente recente

  • Torneo: Dubai 2021 (585 punti), scadenza a febbraio 2022
  • Incidenza sul suo punteggio WTA: 33,3%
  • Perdita massima: circa 29 posizioni

Altro risultato estremamente recente, Krejcikova sta vincendo un buon numero di match, e quindi è lecito aspettarsi che consolidi il suo ranking nelle prossime settimane, magari raggiungendo un seed in vista di Parigi.

14. Margarita Gasparyan, N.88, 948 punti

  • Torneo: San Pietroburgo 2021 (305 punti), scadenza a febbraio 2022
  • Incidenza sul suo punteggio WTA: 32,2%
  • Perdita massima: circa 45 posizioni

Una delle sole tre monomani della Top 100 (con Golubic e Suarez Navarro), Gasparyan si è appena rilanciata dopo parecchi problemi fisici, e vedendola giocare non sembra plausibile che rimanga così bassa ancora a lungo.

15. Laura Siegemund, N.59, 1356 punti

  • Torneo: Roland Garros 2020 (430 punti), scadenza ad ottobre
  • Incidenza sul suo punteggio WTA: 31,7%
  • Perdita massima: circa 31 posizioni

Siegemund è l’ultima beneficiaria dello scorso Open di Francia, e forse più di tutte, visto che ha vinto un match con Mladenovic anche grazie ad una surreale svista del giudice di sedia. Si è appena ritirata dal torneo di Miami, quindi le sue condizioni in vista della terra battuta andranno verificate.

16. Svetlana Kuznetsova, N.35, 1865 punti

  • Torneo: Cincinnati 2019 (585 punti), scadenza ad agosto
  • Incidenza sul suo punteggio WTA: 31,4%
  • Perdita massima: circa 28 posizioni

La due volte campionessa Slam sembrava una ex-giocatrice un paio d’anni fa, quando un disguido burocratico le ha impedito di difendere il suo titolo a Washington nel 2019 spingendola quasi fuori dalla Top 200. Game over? No, perché due settimane dopo era in finale a Cincinnati, tornando prepotentemente ad alti livelli – addirittura, durante il recente torneo di San Pietroburgo è quasi riuscita a tornare N.1 di Russia. Nonostante non sia più quella di una volta, a quasi 36 anni è ancora vicina ad un seed negli Slam, il che è tutto dire.

17. Garbine Muguruza, N.13, 4235 punti

Garbine Muguruza – WTA Doha 2021 (via Twitter, @QatarTennis)
  • Torneo: Australian Open 2020 (1300 punti), scadenza a gennaio 2022
  • Incidenza sul suo punteggio WTA: 30,7%
  • Perdita massima: circa 8 posizioni

Curioso paradosso: Muguruza è stata probabilmente la seconda miglior giocatrice di inizio 2021, ma in condizioni normali avrebbe perso classifica in virtù della sconfitta contro Osaka a Melbourne (con tanto di doppio match point sprecato), e invece è stata bravissima a capitalizzare sull’immobilismo del ranking per raggiungere la finale a Doha e vincere a Dubai, dove ha messo in cantiere 900 punti. La situazione si è quindi ribaltata, visto che pur vincendo tanto ora non sta guadagnando molte posizioni, e le due cose in qualche modo si controbilanciano, ma è comunque notevole come l’iberica stia arrivando in fondo ai tornei che gioca pur affrontando grandi avversarie fin dai primi turni.

18. Saisai Zheng, N.53, 1540 punti,

  • Torneo: San José 2019 (470 punti), scadenza ad agosto
  • Incidenza sul suo punteggio WTA: 30,5%
  • Perdita massima: circa 21 posizioni

Zheng ha avuto un inizio negativo di 2021, e paga, come altre giocatrici cinesi, la decisione di stare ferma alla ripresa delle operazioni. Bisognerà vedere se saprà rimettersi in corsa o se l’anno di stop le precluderà altri progressi di classifica.  

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