ATP Madrid, Nadal: "Faticavo anche ad addormentarmi. Wimbledon? Non è giusto nei confronti dei russi"

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ATP Madrid, Nadal: “Faticavo anche ad addormentarmi. Wimbledon? Non è giusto nei confronti dei russi”

“Lontano dalla perfezione” dopo l’infortunio, il fuoriclasse spagnolo ha parlato del caso Wimbledon e delle “marachelle” di alcuni colleghi. Spazio anche a una considerazione su Dominic Thiem

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Rafael Nadal - Indian Wells 2022 (Twitter - @BNPPARIBASOPEN)
Rafael Nadal - Indian Wells 2022 (Twitter - @BNPPARIBASOPEN)
 

L’ATP Masters 1000 di Madrid è iniziato oggi con la dura sconfitta di Lorenzo Sonego. Domani il Mutua Madrid Open entrerà davvero nel vivo, con gli esordi di Sinner e Fognini tra gli azzurri e di alcuni big come Schwartzman, Dimitrov e Shapovalov, oltre al big match tra i nobili decaduti: Andy Murray e Dominic Thiem. Le prime partite delle primissime teste di serie, tuttavia, saranno mercoledì quattro maggio, giornata per cui è molto atteso il rientro di Rafael Nadal, assente dalla finale persa ad Indian Wells contro Fritz per una frattura da stress alle costole. Proprio lo spagnolo ha parlato oggi in una lunga conferenza stampa, in cui ha affrontato diversi temi a partire dalla difficile ripresa dall’infortunio.

D: Come va l’infortunio in questi ultimi giorni? Come affronterai il torneo?

Rafael Nadal: “Per quanto riguarda l’infortunio, sto bene. Per quanto concerne il mio livello di tennis e la mia preparazione, beh, è una storia totalmente diversa. Chiunque si sia rotto una costola sa quanto sia doloroso e limitante, specialmente nei primi giorni. Subito non riuscivo a fare nulla, avevo grandi difficoltà persino ad andare a dormire. Non potevo praticamente fare niente, anche solo respirare mi provocava grande dolore, figuriamoci allenarsi. Delle sei settimane che sono stato lontano dal circuito, solo nelle ultime due sono riuscito ad allenarmi, ma durante la prima settimana si trattava di allenamenti di mezz’ora e in modo molto calmo, senza mai forzare minimamente. In ogni caso, sono molto contento di essere qui. Sono già migliorato rispetto a quando sono arrivato e conto di farlo ancora tra lunedì e martedì. Sarà senz’altro una settimana molto difficile: dovrò accettare che sarà tutto ben lontano dalla perfezione, ma non c’è modo migliore di preparare il futuro se non giocare questo torneo”.

D: Anche in Australia sei arrivato dopo un momento difficile, ma forse è una situazione un po’ diversa. Come vivi questa situazione a Madrid?

Nadal: “In Australia arrivavo da cinque mesi di stop, ma comunque ero riuscito ad allenarmi un po’ di più e a giocare qualche match prima. Se quanto successo lì non è stato un miracolo, poco ci manca. A Madrid la situazione è diversa: sto cercando di recuperare il tempo perso affrontando questi giorni un po’ come una piccola preseason, con doppie sessioni di allenamento. Sarà un torneo molto duro da cui bisognerà trattenere quante più cose positive possibili”.

D: C’è qualche colpo che hai avuto maggiore difficoltà a recuperare per via dell’infortunio? Magari il servizio, oppure dritto o rovescio?

Nadal: “In realtà no, ma perché non sono riuscito ad allenare nessun colpo in particolare. Ho iniziato a servire il giorno prima di arrivare a Madrid, forse questo è l’ultimo che ho provato, ma in realtà è tutto abbastanza simile. […] Ogni torneo per me è importante, specialmente in questa parte di stagione. Per me è stato davvero difficile non giocare a Montecarlo e Barcellona e arrivare a Madrid in queste condizioni tutt’altro che perfette. In ogni caso, ho ancora tre settimane prima di Parigi: sfortunatamente quest’anno dovrò essere un po’ più calmo e paziente”.

D: Cambiando argomento, credo che non tu non ti sia ancora espresso sulla decisione di Wimbledon di escludere i tennisti russi dal torneo. Qual è la tua posizione a riguardo?

Nadal: Credo sia fortemente ingiusto nei confronti dei miei colleghi russi. Quello che sta accadendo non è colpa loro: mi dispiace molto per loro, non so davvero che cosa dire. Vedremo quanto accadrà nelle prossime settimane, se i giocatori prenderanno posizione a riguardo. Noi giocatori rientriamo nell’ATP così come l’organizzazione del resto dei tornei, mentre i Grande Slam non ne fanno parte. Allo stesso tempo però, questi sono gli eventi più importanti dell’anno, sono i tornei con più punti di tutti e ogni giocatore vuole parteciparvici“.

D: Parlando di fair play e del modo di stare in campo, una volta il tennis era uno sport signorile, mentre negli ultimi tempi si sente sempre più frequentemente di giocatori che rompono racchette. Non credi che dovrebbero esserci conseguenze più severe per chi adotta certi comportamenti?

Nadal: “Non credo sia necessario che io dia la mia opinione a riguardo: credo che sia chiara a tutti visto il mio atteggiamento in campo. I tempi e le personalità dei giocatori sono diversi, ma certamente ci sono alcuni limiti che non dovrebbero mai essere superati. Talvolta, si mette a rischio l’incolumità dei raccattapalle e, dal mio punto di vista, questo è inaccettabile. Credo che non ci siano state punizioni adeguatamente severe visto quanto accaduto in questi primi quattro mesi, ma qualche settimana fa l’ATP ha inviato una lettera privata ai giocatori, informandoci che comportamenti simili a quelli che ci sono stati quest’anno saranno duramente penalizzati. Credo sia la scelta giusta. Capisco la frustrazione durante una partita, può capitare che venga rotta una racchetta. Tuttavia, d’ora in poi ci saranno scelte più severe, a partire da sanzioni economiche per chi frantumerà una racchetta“.

D: Parlando di rientri, tu certamente sai come tornare subito al top. Sono austriaco, per questo mi interessa particolarmente la storia di Dominic Thiem. Sta avendo qualche difficoltà in questo momento: hai parlato con lui? Il modo in cui tu sei tornato in Australia è un’eccezione?

Nadal: “Non è il momento di mettere pressione a Dominic e non è giusto comparare il suo rientro nel tour al mio. Non sono una persona a cui piace parlar bene di se stesso, ma è vero che spesso sono riuscito a tornare dagli infortuni in modo speciale. In Australia ho provato uno dei momenti più emozionanti della mia carriera, ma non è comunque una situazione normale. È più consueto rientrare per gradi come sta facendo Dominic, attraversando un processo. La chiave è soltanto il tempo. Se lui è davvero determinato e continua ad avere passione, non ho dubbi che tornerà al 100% del suo livello“.

Il tabellone maschile del torneo di Madrid

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