ATP Stoccarda, Berrettini: “Non davo per scontato che mi sarei sentito così bene al primo match dopo l’operazione”

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ATP Stoccarda, Berrettini: “Non davo per scontato che mi sarei sentito così bene al primo match dopo l’operazione”

Il n. 1 d’Italia dopo la qualificazione ai quarti in quel di Stoccarda, condivide i dubbi della vigilia: “Sono contento delle risposte che ho avuto sul piano fisico, non mi ero mai operato prima”

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Berrettini conferenza Torino
 

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Matteo Berrettini, rientrante alle gare dopo l’intervento chirurgico e il forfait assoluto allo swing europeo sul mattone tritato, ha bagnato il proprio debutto nella stagione erbivora con una prova convincente negli ottavi di finale del Boss Open – torneo al quale ha preso parte anche per via della comune partenship in essere con il noto marchio di abbigliamento tedesco. La tds n. 2 del tabellone ha avuto la meglio del qualificato moldavo Radu Albot in tre parziali, essendo impegnato in campo per più di un’ora e quaranta. Dopo le dichiarazioni di rito, rilasciate nell’intervista a bordo campo; il n. 1 d’Italia si è presentato in sala stampa, per affrontare e sviscerare più nel dettaglio i temi emersi in questo suo ritorno alle competizioni.

LA DISABITUDINE AD AFFRONTARE MATCH UFFICIALI, PORTA AD AVERE DEI CALI MENTALI – Per il n. 10 del ranking ATP la perdita del secondo parziale è stata principalmente dovuta ad una flessione mentale a livello di attenzione e concentrazione causata dai tanti mesi di lontananza dagli incontri agonistici. Il tennista romano si è comunque detto molto soddisfatto della prestazione; ma più ancora di aver ritrovato la vittoria nel primo match dopo l’infortunio, per riacquistare immediatamente quella fiducia necessaria e propedeutica a dare inizio ad un percorso di continuità: “Albot è un avversario che conosco ed è molto solido. Nel secondo set mi sono un po’ distratto, ma nel terzo mi sono ritrovato grazie al servizio e ho vinto. Oggi contava rompere il ghiaccio e vincere, ma sono contento anche delle risposte avute sul piano fisico. In fondo la stagione sull’erba è all’inizio per tutti”.

IL FISICO HA RISPOSTO POSITIVAMENTE, BISOGNA SOLTANTO CONTINUARE SU QUESTA STRADA – Altro tassello fondamentale, se non il più importante: l’aspetto fisico. Come avrebbe risposto, ai carichi di lavoro portati avanti in questo periodo di inattività, – nel quale come ha ricordato il coach dell’ex n. 6 del mondo, Vincenzo Santopadre al Corriere dello Sport, si è lavorato anche per migliorare alcuni aspetti del gioco di Matteo sfruttando la pausa forzata dai tornei del circuito – al primo incontro dopo tre mesi di disabitudine allo sforzo che richiede una partita vera e propria? La risposta dell’azzurro sia in campo, sia per ciò che concerne le sensazioni personali provate dal giocatore laziale è stata pienamente positiva. Infine a conclusione della chiacchierata con i giornalisti, è venuta fuori la totale convinzione del finalista di Wimbledon 2021 che questo sia solo il primo di una lunga serie di passi, volti a riportarlo al suo massimo dopo un periodo complicato; a seguito del quale lui stesso non pensava di poter essere già in questo stato di forma, non potendo prevedere come avrebbe reagito il suo corpo alla prima operazione a cui si è sottoposto in carriera: “Oggi mi sono sentito bene in campo, specialmente dal punto di vista fisico. Non davo per scontato che mi sarei sentito così bene al primo match dopo l’operazione. Non mi ero mai operato prima. Sono felice di essere riuscito a giocare tre set oggi, mentalmente non è stato facile ma è così quando perdi il ritmo. Nel terzo set ho lottato, sapevo di dover restare lì. L’attenzione adesso è incentrata sull’accumulare partite, l’erba è una delle mie superfici preferite e sono sicuro che il mio livello potrà soltanto salire da qui in poi. Oggi è stato il primo importante step nella direzione giusta.

Perciò incrociando le dita e sperando che non ci siano più altri inciampi di natura fisica, il peggio sembra passato e adesso bisogna solo ritrovare la miglior condizione. Ma sulla sua superfice preferita, per The Hammer ora la strada appare in discesa.

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