Auger-Aliassime su Berrettini: "Non deve preoccuparsi dei giudizi e fare ciò che crede". Djokovic? "Fenomenale"

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Auger-Aliassime su Berrettini: “Non deve preoccuparsi dei giudizi e fare ciò che crede”. Djokovic? “Fenomenale”

“Per com’è andato il 2022 le aspettative sono ancora più alte. Devo giocare ogni torneo per vincerlo” così Felix Auger-Aliassime, in corsa per il titolo a Doha

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Felix Auger-Aliassime – Davis Cup Finals 2022 (foto: Roberto dell'Olivo)
 

La nuova stagione per Auger-Aliassime si è aperta leggermente sotto le aspettative dopo un solido 2022. Una sofferta trasferta australiana, che lo ha visto uscire agli ottavi nell’Happy Slam contro Lehecka, e una sconfitta netta contro Medvedev a Rotterdam. Felix si presenta con i favori del pronostico anche in Qatar. A Doha, torneo di categoria 500, il canadese è testa di serie numero di 2 del Qatar ExxonMobil Open, e anche in Medio Oriente il tennista canadese potrebbe incrociare sulla sua strada il russo Medvedev.  

Intervistato dalla Gazzetta dello Sport dopo il complicato successo contro l’australiano Kubler nel suo match di primo turno, il canadese parla delle sue prospettive future, in particolare delle chance di giocare una finale e vincere un torneo del Grande Slam: “Lo spero e lavoro per quello. Da quando sono nel circuito, sono migliorato ogni anno in termini di livello di gioco e di classifica, e quindi l’obiettivo è il medesimo quest’anno. Il traguardo è essere migliore di quanto non fossi l’anno prima.”

Aumentano i risultati e aumenta la pressione

Aspettative che per il tennista canadese sono cresciute dopo un 2022 che lo ha visto vincere quattro titoli, interrompendo la striscia negativa di 8 finali perse consecutivamente. Una esplosione che lo ha fatto eleggere come miglior sportivo canadese e MVP della Coppa Davis vinta dal suo Canada a Malaga. “Per il modo in cui ho giocato nel 2022 le aspettative sono ancora più alte. C’è più pressione man mano che arrivi in alto, ma sono felice di essere nella posizione di poter puntare ai risultati più importanti. È una bella sfida cercare di migliorare sempre, di salire in classifica, ma l’obiettivo principale è ancora quello di giocare un tennis migliore con il passare del mesi”.

Asticella più alta che si accompagna ad una maggiore pressione. Auger-Aliassime sembra avere le idee chiare su come vada gestita: “con la consapevolezza che per me ormai ogni torneo rappresenta un obiettivo e devo giocarlo per arrivare fino in fondo, per vincere.

Risultati in campo che sono sempre figli di quanto fatto in allenamento. Il numero 9 del ranking mondiale, che ha svolto la preparazione invernale nell’Accademia di Nadal a Manacor, sa bene su cosa deve lavorare: “La mia mentalità è più quella di sistemare il mio corpo, colpire bene la palla durante gli allenamenti e in questo modo esprimere in campo il gioco che mi appartiene.”

Da aprile 2021 Auger-Aliassime è affiancato dallo zio di Nadal, Toni. Una collaborazione che soddisfa a pieno il ventiduenne di Montreal: “Quando lo scelsi, pensavo che sarebbe stato bello andare da qualcuno che da allenatore aveva raggiunto i massimi livelli nel nostro sport, dove avrei voluto un giorno arrivare anch’io. Per me vengono prima il rispetto, l’onestà e la fiducia e Toni li ha messi tutti sul tavolo”.

Amicizia per Berrettini e rispetto per Djokovic

La vita nel circuito non è solo avversari, ma è possibile far crescere anche dei rapporti di amicizia. Tra gli amici di Felix vi è il nostro Matteo Berrettini, con cui ha costruito un solido rapporto nel periodo in cui l’italiano era legato sentimentalmente alla tennista australiana Tomljanovic, cugina della fidanzata del canadese. Il tennista italiano è al centro dei discorsi più per quanto fatto fuori dal campo, visto il nuovo rapporto con Melissa Satta, piuttosto che per le prestazioni in campo (con tanto di botta e risposta tra Kyrgios e Pietrangeli). “Ci mandiamo sempre qualche messaggio, ma confesso di non aver visto le foto. Nell’era dei social network è difficile tenere separato il personaggio privato da quello pubblico. A Matteo dico di non preoccuparsi dei giudizi e di continuare a fare ciò che crede sia meglio per lui”.

Se Berrettini è sulla bocca di tutti per le prestazioni fuori dal campo, Djokovic continua a scrivere pagine di storia del tennis. 377 settimane da numero 1 al mondo che Felix commenta con una semplice parola: “Fenomenale”.  Un tennista che secondo il canadese sarà difficile da replicare in termini di longevità sul campo: “La nostra generazione spererebbe che non durasse ancora troppo, ma in realtà dobbiamo solo prenderlo ad esempio e non so se qualcuno di noi potrà avere la sua longevità a così alto livello.”

Fama che comunque non porta Felix a dimenticare le sue origini. Il padre del tennista canadese ha origini togolesi e di recente ha visitato il paese per vedere quanto fatto dalla sua fondazione. Infatti il tennista dona 5 dollari per ogni punto vinto con gli sponsor che integrano tale somma: “Mi sentirei un uomo dimezzato se non condividessi un po’ di quello che ho.”

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