Jannik Sinner firma un'altra pagina di Storia: tutti i record del nuovo numero 3 del mondo

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Jannik Sinner firma un’altra pagina di Storia: tutti i record del nuovo numero 3 del mondo

Nessun tennista italiano si era mai spinto così in alto da quando esiste la classifica ATP. Jannik, reduce da 14 vittorie consecutive, è uno dei più giovani top 3 della storia del tennis mondiale

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Jannik Sinner - Rotterdam 2024 (foto X @abnamroopen)
 

Jannik Sinner nella serata di Sabato 17 Febbraio ha scritto una nuova pagina della storia del tennis italiano: grazie alla vittoria su Tallon Griekspoor, che gli ha permesso di qualificarsi per la finale dell’ATP 500 di Rotterdam, l’altoatesino si è assicurato il nuovo best ranking di numero 3 del mondo. Jannik diventerà sicuramente numero 3 lunedì 26 Febbraio ma in caso di successo nella finale di Rotterdam– nella quale affronterà Alex De Minaur- Sinner ritoccherà la propria migliore classifica già a partire da Lunedì 19 Febbraio.

Il 22enne di Val Pusteria sarà il primo tennista italiano della storia a spingersi fino al numero 3, perlomeno da quando esiste il ranking ATP così come lo conosciamo oggi (per la precisione dal 1973): fino a stasera Sinner condivideva il numero 4 con Adriano Panatta (posizione raggiunta nell’agosto 1976) ma il sorpasso ai danni di Daniil Medvedev lo lancerà ulteriormente – e in fuga solitaria – nell’Olimpo del tennis e in generale dello sport italiano.

Jannik, 22 anni e 6 mesi, diventerà il 23esimo tennista più giovane della storia a firmare il suo ingresso in top 3: i più giovani top 3 della storia sono stati Andre Agassi (18 anni, 6 mesi e 8 giorni), Bjorn Borg e Boris Becker (entrambi a 18 anni, 6 mesi e 17 giorni), Rafa Nadal (19 anni) e Carlos Alcaraz (19 anni e 4 mesi). Questa invece l’età del primo ingresso in top 3 degli altri giovani fenomeni della storia recente del tennis mondiale: a 18 anni ci riuscirono Agassi, Borg e Becker, a 19 Nadal, Alcaraz e Wilander, a 20, McEnroe, Djokovic, Sampras, Hewitt, Zverev, Safin e Edberg, a 21 Roddick, Courier, Connors, Lendl, Federer, Ferrero e Murray, a 22 Rios, Coria, Sinner, Moya, Kafelnikov, Vilas, Stich, Ivanisevic e Stefanos Tsitsipas (che proprio oggi è uscito dalla top 10 dopo oltre cinque anni).

Sinner, reduce da 14 vittorie consecutive tra Coppa Davis, Australian Open e appunto Rotterdam, non perde una partita dalla finale delle ATP Finals di Torino con Novak Djokovic: domani Jannik proverà a vincere il 12esimo titolo della sua giovane carriera e nel caso diventerebbe il giocatore italiano con più trionfi in carriera nell’era Open (Panatta ne ha vinti 10). Grazie alle ultime 14 vittorie consecutive Sinner ha superato quota 200 vittorie in carriera a livello ATP (201 con la semi di Rotterdam) diventando il primo giocatore nato dal 2000 in poi a raggiungere questo traguardo (a seguire ci sono Auger Aliassime con 189 vittorie, Alcaraz con 161, Rune con 102, Korda con 100 e Musetti con 96).

Jannik Sinner in generale è stato il settimo italiano a raggiungere i 200 successi nell’era Open nel circuito Atp, e ha raggiunto questo traguardo in meno di cinque anni (la prima vittoria era infatti arrivata nell’Aprile del 2019, a Budapest, contro Valkusz). Davanti a lui in questa speciale classifica italiana ci sono ancora Fabio Fognini (414 vittorie), Adriano Panatta (395), Andreas Seppi (386), Corrado Barazzutti (320), Renzo Furlan (223) e Andrea Gaudenzi (219).

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