Vagnozzi: "Con de Minaur bisogna dimenticare di aver vinto sempre (LIVE ore 15:30, SKY Sport Uno)

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Vagnozzi: “Con de Minaur bisogna dimenticare di aver vinto sempre (LIVE ore 15:30, SKY Sport Uno)

Sul numero 3 nel ranking:”Non ci siamo ancora, c’è una partita da giocare”. Su Sinner: “Ha imparato a far punto nei momenti importanti col servizio”

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Simone Vagnozzi - Montecarlo 2022 (foto Roberto Dell'Olivo)
 

L’ABN AMRO Open vedeva come primo favorito del tabellone Jannik Sinner e il tennista altoatesino non ha deluso le attese raggiunto l’ultimo atto dell’ATP 500 di Rotterdam, nel quale affronterà l’australiano Alex de Minaur.

Il tennista azzurro si è presentato a Rotterdam accompagnato da coach Vagnozzi e il fisioterapista Naldi, mentre Cahill e Ferrara raggiungeranno il tennista italiano per il Sunshine Double.

Del percorso fatto a Rotterdam, del nuovo salto in classifica alla posizione numero 3, della finale con de Minaur e del futuro ha parlato Simone Vagnozzi in una intervista rilasciata alla Gazzetta dello Sport. 

Rotterdam ha rappresentato per Jannik il torneo del rientro in campo dopo la conquista del primo torneo del Grande Slam in Australia. Il ritorno in campo non è mai facile e pertanto il tennista altoatesino ha dovuto trovare il suo ritmo. “Contro Raonic ha fatto un po’ di fatica, non lo aveva mai affrontato e non è molto abituato a questo tipo di giocatori che non ti permettono di scambiare. Contro Griekspoor invece è stata una buona partita, in crescendo. Jannik mi è piaciuto molto“

La ricerca delle giuste sensazioni al rientro non è mai facile. Tuttavia il torneo neerlandese ha evidenziato come l’azzurro riesca sempre a dare il  meglio di sé sotto pressione: “Quella di fare la differenza sotto pressione e nei punti importanti è sempre stata la caratteristica dei grandi giocatori. Ma sicuramente Jannik è cresciuto con l’esperienza anche da questo punto di vista.”

Uno degli aspetti che Sinner ha migliorato nel tempo è il servizio come testimonia lo stesso Vagnozzi:  “Ha imparato a far punto nei momenti importanti col servizio. Ed è sempre meglio che giocarli corti o mettersi a fondo campo e sperare”. 

Un crescendo nello stato di forma che vede Vagnozzi soddisfatto per quanto fatto durante la semifinale: “Con Griekspoor ha giocato un primo set quasi perfetto, nel secondo si è distratto soprattutto dopo il medical time out dell’olandese, ma mi è piaciuto come a ripreso in mano la situazione”.

La cavalcata nei Paesi Bassi permetterà a Sinner di esplorare nuove vette in classifica. Sarà, infatti, il nuovo numero 3 al mondo. Quando dipenderà dal risultato della sfida con de Minaur: “Non ci siamo ancora al terzo posto del ranking. C’è una partita da giocare e possibilmente un titolo da vincere. Poi, ne potremo parlare. Il 26 febbraio è lontano…”. Infatti, Sinner sarà numero 3 già da lunedì in caso di titolo a Rotterdam oppure lo diventerà dopo il torneo di Doha quando Medvedev scarterà i punti conquistati nel 2023, dato che il russo non andrà a giocare in Qatar. 

La finale con de Minaur può sembrare per molti un match a senso unico, visti i precedenti. I precedenti vedono Sinner imbattuto contro l’australiano, con un solo set perso. Nella mente di tutti quanto fatto dall’altoatesino in quel di Malaga, con la finale a senso unico vinta da Sinner. Per Vagnozzi questo non deve trarre in inganno: “de Minaur lo conosciamo bene, e mi sembra cresciuto come personalità rispetto allo scorso anno.  L’ho visto un po’ contro Dimitrov, il campo è molto veloce, quindi dà una mano alla sua palla che non ha tanta potenza. Bisogna dimenticarsi di aver vinto sempre e prenderla seriamente anche perché lui proverà a fare qualcosa di diverso per mettere Jannik in difficoltà”.

Archiviata Rotterdam si passerà al Sunshine Double. Come detto ci sarà un cambio di formazione. Dentro Cahill, che sarà con Sinner in California, fuori Vagnozzi, con il coach italiano che ritornerà a Miami. Sulla scelta di questa pausa: “È anche giusto cambiare un po’ formazione, sono con Jannik dall’Australia. È bene prendersi qualche giorno di stacco e cambiare aria per non rischiare di non sopportarsi più…”.

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