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01/11/2011 23:07 CEST - PERSONAGGI

Soderling, Mr Sfortuna 2011

TENNIS - 10 mesi fa si pensava che Robin Soderling avrebbe potuto essere una credibile alternativa ai primi quattro. Dopo un'inizio formidabile, tuttavia, la sua stagione si è inceppata. Prima la separazione con Pistolesi, poi una serie di infortuni che lo tengono lontano dai campi addirittura da inizio luglio. Prima problemi al polso, poi la mononucleosi. Dopo continui rinvii, il suo rientro è ormai rimandato al 2012. Marco Caldirola

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Con Del Potro ancora in convalescenza, Robin Soderling avrebbe dovuto essere nel 2011 il più grande antagonista dei “fab four”. Lo dicevano i risultati ottenuti dallo svedese nel 2010, lo dicevano anche le sensazioni... “Se i quattro big lasceranno qualche porta aperta, s'infilerà lui”, alzi la mano chi non l'ha pensato. Ed invece le cose non sono esattamente andate in questa direzione. In primis perchè i primi quattro della classifica mondiale non hanno lasciato spazio agli inseguitori, ma anche perche “Sodo” non ha saputo raccogliere neppure le briciole. Era cominciato sotto i migliori auspici il 2011, nonostante la separazione con il coach che così in alto l'aveva portato, Magnus Norman. Sulla panchina del tennista classe 1984 si siede Claudio Pistolesi e nel primo torneo dell'anno il copione non cambia: vittoria a Brisbane superando in finale Roddick, sembra il preludio ad un'altra annata da incorniciare...

I problemi e l'addio a Pistolesi
Soderling delude agli Australian Open, ma non mancano le attenuanti. “Soderling non digerisce l'Asutralia, Dolgopolov manda in tilt giocatori come lo svedese...”, si è sentito soprattutto queste due frasi dagli adetti ai lavori. Insomma, il più classico degli incidenti di percorsa pensano in molti, confortati dall'uno-due Rotterdam-Marsiglia, due successi che portano a tre i tornei conquistati dall'allievo di Pistolesi nei primi due mesi dell'anno. I problemi cominciano ad arrivare negli Usa: giungono i primi guai fisici dell'anno, arrivano due sconfitte al terzo turno per mano di Kohlschreiber e Del Potro e la panchina di Pistolesi comincia a traballare. La parentesi europea sulla terra rossa non fa altro che instaurare dubbi nella testa di Soderling che nei primi di maggio saluta il coach italiano. “Con Robin abbiamo deciso di comune accordo di mettere un punto alla nostra relazione professionale. Il motivo deriva dall’impossibilità di trovare una filosofia comune di lavoro per venire fuori da questo difficile momento. Rimangono i tre titoli Atp conquistati insieme comunque e per me è stato davvero un grande onore essere il suo allenatore. Intatto rimane però il rapporto di amicizia e fiducia, il che non esclude che in futuro il nostro rapporto possa continuare su base di consulenze periodiche“ dichiarò Pistolesi dopo il suo addio. Meno diplomatica fu invece l'agente dello svedese, Ninà Wennestrom che parlò di “Ingranaggi che negli ultimi tempi non avevano funzionato a dovere” spiegando, almeno in parte, il perchè della decisione.

Rosengren e la mononucleosi
Nell'angolo dello svedese arriva Frederik Rosengren ed i primi appuntamenti, peraltro subito importanti, sembrano regalarci un Soderling tornato sugli standard a cui aveva abituato. Quarti a Roma dove perse da un super Nole, quarti a Parigi sconfitto da Nadal. A Wimbledon “scopre” Tomic, trionfa nel torneo di casa, a Bastad superando in finale Ferrer e poi... il buio. Già, perchè Soderling prima salta i due appuntamenti Masters 1000 sul suolo americano, Cincinnati e l'Open del Canada. Problemi al polso è la motivazione ufficiale, in realtà “Sodo” sta covando dell'altro. A pochi minuti dal debutto allo Us Open 2011 Robin annuncia il suo forfait dalla kermesse a stelle e strisce, una defezione che coglie alla sprovvista anche gli organizzatori che si ritrovano sul Grandstand il lucky loser Dutra Silva e Sorensen. Cosa c'è dietro al forfait di Soderling? Una malattia, la mononucleosi, che in precedenza aveva già colpito alcuni big del tennis come Mario Ancic (da cui non si è mai più ripreso, sportivamente parlando), Roger Federer (nel 2008) e, per ultimo, Andy Roddick, colpito sul finire del 2010. “La mononucleosi è una malattia infettiva virale, molto contagiosa, il cui decorso è acuto, solitamente di 4-6 settimane. (...) Sintomi tipici sono febbre, astenia, malessere e cefalea” recita wikipedia... Con Soderling i tempi saranno però ben più lunghi. Arrivano a cascata una serie di cancellazioni, prima dalla tourneè asiatica, poi da quella indoor europea: ultimo il forfait a Parigi Bercy. Intanto dopo oltre due anni Soderling ha salutato la top ten del tennis mondiale, traguardo che lo svedese dovrà per forza di cose tentare di conquistare nel 2012. Già, perchè la sua stagione è già finita agli archivi, complice una mononucleosi che, almeno negli ultimi anni, equivale ormai ad un grave infortunio. Sembrerà anche strano, ma è così. Chiedere a Robin...

Marco Caldirola

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