Poco più di due anni dopo l’assegnazione dell’onoreficenza di Cavaliere della Regina, Andy Murray ha ricevuto formalmente l’investitura a Buckingham Palace da parte del principe Carlo. Visibilmente emozionato, lo scozzese si è presentato alla cerimonia accompagnato dalla moglie e dai genitori, lasciando a casa le piccole Edie e Sophia-Olivia. “Mi sarebbe piaciuto portarle – le sue parole riportate dalla BBC -, ma sono troppo giovani. Gli farò vedere la medaglia appena torno a casa”. Murray è diventato Sir nel 2016, con la motivazione ufficiale del “contributo da lui offerto al tennis e alla solidarietà” (è ambasciatore Unicef).
La scelta di insignire Murray del cavalierato è stata ufficializzata il 31 dicembre 2016, al termine di un anno solare straordinario concluso dallo scozzese al numero uno del mondo. In quella stagione arrivò il secondo titolo di Wimbledon nella finale contro Raonic, seguito ad agosto dal bis dell’oro olimpico a Rio de Janeiro.
Il tre volte campione Slam è alle prese con la riabilitazione dopo l’intervento chirurgico a cui si è sottoposto a gennaio per l’installazione di una protesi all’anca. Da quello che si apprende, il piano di recupero va avanti con buoni risultati e con l’obiettivo di allontanare lo spettro del ritiro annunciato a Melbourne. Non ci sono però riscontri sullo slancio ottimistico di mamma Judy che non ha escluso di poterlo rivedere in campo in doppio proprio a Wimbledon. Nel frattempo, la direzione del Queen’s ha omaggiato Andy di una wild card che il diretto interessato potrà decidere se accettare o meno anche all’immediata vigilia del torneo (al via il 17 giugno).
