Bagel Anthology - Us Open, week 2

Tennis da ridere

Bagel Anthology – Us Open, week 2

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TENNIS DA RIDERE – In uno speciale di 8 puntate ripercorriamo i Bagel di questo 2014 attraverso una selezione dell’autore. Una puntata per ogni settimana di articoli attraverso gli Slam per terminare con il Masters. Cliccate sui titoli per accedere agli articoli originali

Il Bagel del giorno – La nuova alba dei Manichei

In uno scambio di tweet con Serena Williams, la Wozniacki e la Azarenka, il cicciobello gigante ha ipotizzato la nascita di un nuovo credo, lanciando l’hashtag #BelieveInTheSleeve: la setta dei Raonici adorerà la manica e solo a lei renderà il culto, non si farà altri manicotti e non si scalderà grazie a loro. La personificazione del male è lo smanicato alla Nadal prima maniera. Tuttavia, dopo la sconfitta patita e la stanchezza di chiudere un match alle due e mezza di mattina, il canadese ha lanciato anche il secondo comandamento della setta: Believe in the sleep.

Sollevato il giapponese, giunto qui proclamando ai quattro venti la sua incertezza sulle condizioni fisiche, sta in realtà mostrando un tennis ottimo che lo ha portato ai quarti. “Il mio segreto è che cerco sempre di imparare dai migliori. Mi ispiro a Federer per l’anticipo, a Djokovic per il rovescio, a Nadal per la pretattica, a Murray per il teatro”.

Lo scozzese sul finire del terzo set ha accusato dei dolori al plesso solare che han fatto temere per la sua condizione fisica ma allo stesso tempo han tolto concentrazione al suo avversario. “Ho terminato il match distrutto” ha fatto sapere Murray. “Ho terminato il match distratto” gli ha fatto eco Tsonga. Andy ha poi reso noto che, dopo l’esperienza positiva della Sharapova con le caramelle Sugarpova, anche lui si lancerà con un suo brand dedicato ai più piccoli. Al termine dell’anno farà la comparsa nei negozi inglesi Andy finge i dolori, un simpatico bambolotto con 74 opzioni di simulazione dai crampi al naso alle coliche pancreatiche e un credito di 5 Mto da utilizzarsi per le occasioni più disparate.

Il Bagel del giorno – …ma libera Gilles dal Marin

“Alle 18:15 il presidente diede l’ordine di attivare Skynet per il sistema di difesa missilistico. Alle 18:18 Skynet prese il controllo della rete impedendo tutte le possibilità di disattivazione manuale da parte del umani. Alle 18:20 Skynet mandò in diffusione mondiale la replica di Simon-Cilic, ottavi di finale degli Us Open 2014. La fine della civiltà umana stava cominciando”

–         Dal film “Terminator 2 – Il giorno del giudizio”

Per Federer si son contate 52 discese a rete, un dato che fa sorgere interrogativi sullo stato attuale del tennis. Il presidente della BTA (Boring Tennis Association) ha esposto i suoi dubbi: Oggi, nel 2014, ancora c’è gente che gioca a tennis come 30 anni fa. Il nostro sport non si sta evolvendo, di questo passo le nuove generazioni cresceranno senza voglia di innovare. Abbiamo allo studio idee di cambiamento, ad esempio un bel rallentamento generale delle superfici”

Il Bagel del giorno – ShoryuKei!!!

Felice come una pasqua Kei, soprattutto di aver seguito alla perfezione la tattica concordata alla vigilia della partita: avanti, giù, avanti basso e poi pugno.

L’incontro più atteso della nottata ha regalato un’altra dose di gran tennis, con Nole e Andy che han lottato come leoni chiudendo la giornata una volta di più a giornata inoltrata. Il serbo, sempre attento alle necessità dei suoi connazionali che lo seguono in patria, si è detto felice di aver chiuso il quarto set al decimo game risparmiando ai suoi tifosi un tie breakfast.

In campo femminile, eliminata l’ultima portacolori italiana. Flavia Pennetta si è arresa a una Serena Williams centrata che in semifinale proverà a mettere il cacio sulla Makarova. La brindisina può però consolarsi con l’ottimo torneo di doppio che sta giocando in coppia con Martina Hingis. Nel match dei quarti contro Srebotnik e Pesckhe, presentatesi a New York decisamente fuori stagione, Martina si è resa protagonista di un fuoriprogramma segnalando all’arbitro uno spettatore che stava fumando.“Ho sentito chiaramente l’odore di maria mentre scambiavo”ha detto la Hingis. “Mi lavo tutte le mattine e comunque ero fuori dallo stadio in quel momento” le ha risposto la Sharapova.

Federer-Monfils è aperta a ogni risultato. Il francese ha fatto il guascone in maniera a volte irrispettosa contro Dimitrov, ma ha rassicurato che si comporterà bene contro Federer. “Nutro grande rispetto per Roger, anzi un giorno sarò onorato di raccontare ai miei figli che ho giocato contro di lui”. Gli fa eco lo svizzero:“Provo le stesse sensazioni di Gael: nutro un grande rispetto per me stesso e a dire il vero già oggi racconto ai miei figli dei miei match contro Monfils. Si addormentano in un battibaleno”

L’elvetico numero uno ha ritirato un altro premio: assieme a Caroline Wozniacki è stato insignito dello Us Open Sportmanship Award, dedicato ai tennisti più popolaririnomati di tendenza corretti del circuito.

Il Bagel del giorno – Toi aussi, Gael, mon fils?

Dopo le caramelle sugarpova e il bambolotto di Andy, anche il numero uno di svizzera ha lanciato il proprio brand, decidendo di scendere nel campo della salute. Da ieri sera tutti i suoi fans possono testare, gratis per il weekend e forse fino a lunedì, le nuove “Cure dimagranti Federer” a base di matchpointina. Le cure dimagranti Federer si basano sull’assunzione di “Servizio così così” e “Drittoballerinosi”, necessari per la perdita di sali minerali tramite il sudore, corroborata dalla privazione del sonno.

Curioso caso, tutti i semifinalisti sono allenati da ex giocatori, alla facciazza di chi reputava certe collaborazioni pure operazioni di marketing. Bolsis Becker ci ha svelato un retroscena curioso.

“Eravamo io, Stefan, Michael e Goran, nel 2013 a Melbourne a giocare un doppio del senior tour. A fine partita eravamo tutti stanchi e davanti a una birra ci siamo confessati “Ma chi ce lo fa fare di metterci a correre ancora per dimostrare chi è più bravo?”. Io ho proposto di giocarcela a birra e salsicce ma Goran ha avuto la geniale idea del fantasy tennis. Così ognuno di noi si è preso un giocatore”

Il Bagel del weekend – L’invasionevic degli ultracolpi

E’ lo stereotipo della gioia invece Marin Cilic “E’ la stagione più grande della mia carriera, e non sarebbe stata possibile senza due persone: G. Ivanisevic, che mi ha impostato sul piano tecnico, e S. Ilentbanovic per la preparazione muscolare.” Le dichiarazioni del croato hanno gettato nello sconforto Andy Murray, che in serata ha twittato “Sono l’unico che si è fermato 6 mesi e al ritorno gioca peggio di prima”.

La finale di stanotte vedrà così fronteggiarsi due grandi campioni che daranno vita indubbiamente a un match equilibrato, dato confermato anche dallo storico degli head to head che vede Chang in vantaggio 6-4 su Ivanisevic con l’ultima vittoria a Vienna nel 2001. All’evento parteciparanno anche Nishikori e Cilic.

Felicissimi anche alla CBS, l’emittente che si occupa del broadcasting del torneo, di avere finalmente una finale nuova, con volti giovani e freschi che il pubblico sicuramente apprezzerà e comincerà ad amare. In ogni caso, la Usta ha fatto sapere di aver ricevuto proprio dalla CBS in via ufficiosa la richiesta che per una volta, una soltanto, si possa anche disputare una finale per il terzo posto. Richiesta bocciata a causa di impegni commerciali di Federer, impegnato con gli spot della fusione di due dei suoi principali sponsor per il lancio delle nuove Gillette Lindt, con lamette al fondente purissimo.

Il match è stato fin dall’inizio spettacolare, con la Wozniacki coi piedi bien piantati all’interno del campo, quello del Grandstand. La danese ha interpretato tutta la partita alla ricerca costante del vincente. Ricerca culminata all’ottavo game quando ha messo a segno un ace.

Il Bagel del giorno ultimo – Com’è profondo il Marin

Il croato parte subito forte al servizio, e si arrabbia per un paio di net chiamati nei quali effettivamente la palla non aveva toccato il nastro: si era mosso solo per lo spostamento d’aria. Nishikori prova a contenere con il rovescio ma la velocità di palla del croato gli toglie il tempo per qualunque combinazione di tasti e lo Shoryuken resta inespresso.

Il Croato parte forte anche nel terzo, strappa il servizio e si invola 4-1. A quel punto pare chiaro che il giapponese ha mollato e il gioco viene sospeso per far dissolvere la puzza.

Il croato è dotato di gran carisma e sicuramente diventerà un testimonial per questo sport. Già la Coca Cola lo ha contattato per una nuova serie di spot con Eugenie Bouchard, nei quali la bella canadese in primo piano stappa una bottiglia di bibita e la ingurgita in tenuta da tennista mentre Cilic è nascosto di spalle in tuta mimetica dietro a un albero in lontananza.

Il croato, primo palindromo dai tempi della Seles a trionfare in uno Slam, ha poi fatto capire di aver sviluppato per i palindromi una vera passione. Lo abbiamo intervistato e vi riportiamo la conversazione per intero

“Ciao Marin, grazie per l’intervista. Ti vedo in ottima forma”
“E tu? La salute?”
“Tutto bene anch’io, grazie. Marin, ci ha stupito la tua capacità di nascondere il tuo talento per sfoderarlo tutto all’improvviso..”
“Ora per poi io preparo”
“Ottima strategia. E Goran cosa ne pensava?”
“Avallava”
“Sei anche migliorato muscolarmente, ora hai delle braccia da vero tennista da fondocampo”
“I tipici bicipiti…”
“Esatto. Le tue ultime tre partite sono durate tutte meno di due ore, un emblema del tuo dominio. E’ questo il tuo ideale di partita? Quale effetto può avere sui tuoi avversari?”
“E’ corta e non è sadica e non è acida se non è atroce”
“Credi che questa tua vittoria ponga fine al dominio dei fab4? Altri giovani scalpitano per agguantare uno slam. Sarai tu il capostipite di una nuova ondata di eredi?”
“Eredi, vi diremo come ridividere”
“Tutti ti hanno fatto i complimenti per questa vittoria, anche Gulbis”
“Il burino con i Rubli?”
“Si. Quando hai deciso che avresti cambiato marcia? Ricordi momenti tristi durante la tua carriera?
“Ero lì a sopportare aceto nell’enoteca: era troppo sai, Lorè”
“Non sono Lorè”
“Anna?”
“Nemmeno”
“io vado, ritiro da voi”
“Solo perché non sono Anna?”

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