Il Bagel del giorno ultimo – Com’è profondo il Marin

Tennis da ridere

Il Bagel del giorno ultimo – Com’è profondo il Marin

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TENNIS DA RIDERE – Il croato a forza di bordate negli ultimi 20 centimetri di campo di porta a casa gli US Open. Un torneo con dei bellissimi quarti di finale e poco altro. Da domani ci annoieremo ancora di più.

 

Doveva essere una finale equilibrata dominata dalla tensione della prima volta e di vedere ad un passo il traguardo tanto ambito. E’ stata una mattanza come le ultime alle quali Cilic ci aveva abituato.

Il croato parte subito forte al servizio, e si arrabbia per un paio di net chiamati nei quali effettivamente la palla non aveva toccato il nastro: si era mosso solo per lo spostamento d’aria. Nishikori prova a contenere con il rovescio ma la velocità di palla del croato gli toglie il tempo per qualunque combinazione di tasti e lo Shoryuken resta inespresso. Primo set a Cilic.

Nel secondo set la musica non cambia. Chang nel box sembra affranto perché ha già ordinato la pizza da 40 minuti e ancora non gliel’hanno portata. Ivanisevic è più teso di quando le finali le perdeva lui. Ma Marin prosegue la sua opera e Nishikori si fa strappare il break all’ultimo gioco per poter servire per secondo nel terzo set. 2-0 Cilic.

Il Croato parte forte anche nel terzo, strappa il servizio e si invola 4-1. A quel punto pare chiaro che il giapponese ha mollato e il gioco viene sospeso per far dissolvere la puzza. Dieci minuti dopo Cilic ha tre match points e chiude al secondo con un rovescio incrociato.

 

Cilic diventa la gran sorpresa slam di quest’anno alla pari con Wawrinka. Curiosamente entrambi esordiscono ogni stagione a Chennai, torneo che hanno vinto entrambi due volte e che per il 2015 ha già visto le iscrizioni in massa di Dimitrov, Ferrer, Tsonga, Berdych, Raonic, Gulbis e Nishikori.

Il suo allenatore Ivanisevic ha commentato a caldo le ragioni di questo trionfo: “I progressi si sono iniziati a vedere a Toronto, li ho capito che avremmo potuto vincere gli Us Open in giorno della vittoria su Jaziri 7-6 al terzo, come i veri campioni. Da lì il passo è stato breve”.

A livello maschile tutta la bellezza del torneo si è concentrata nei quarti, con le sfide Nishikori-Wawrinka, Djokovic-Murray e Federer-Monfils, le migliori del torneo. La CBS sta pensando per l’anno venturo di cambiare il supersaturday in superwednesday, con tutti i quarti nello stesso giorno come a Wimbledon, e di cedere poi i diritti per i giorni restanti e trasmettere documentari sul Quokka australiano

 

Cilic, che potrà non essere simpatico ai più per le oscure vicende di doping di 12 mesi fa, ha comunque stravinto con merito.  Non si vedeva un dominio simile da quando Sergej Bubka vinceva il salto con l’asta senza bisogno dell’asta. Il croato è dotato di gran carisma e sicuramente diventerà un testimonial per questo sport. Già la Coca Cola lo ha contattato per una nuova serie di spot con Eugenie Bouchard, nei quali la bella canadese in primo piano stappa una bottiglia di bibita e la ingurgita in tenuta da tennista mentre Cilic è nascosto di spalle in tuta mimetica dietro a un albero in lontananza.

 

Il croato, primo palindromo dai tempi della Seles a trionfare in uno Slam, ha poi fatto capire di aver sviluppato per i palindromi una vera passione. Lo abbiamo intervistato e vi riportiamo la conversazione per intero

“Ciao Marin, grazie per l’intervista. Ti vedo in ottima forma”
“E tu? La salute?”
“Tutto bene anch’io, grazie. Marin, ci ha stupito la tua capacità di nascondere il tuo talento per sfoderarlo tutto all’improvviso..”
“Ora per poi io preparo”
“Ottima strategia. E Goran cosa ne pensava?”
“Avallava”
“Sei anche migliorato muscolarmente, ora hai delle braccia da vero tennista da fondocampo”
“I tipici bicipiti…”
“Esatto. Le tue ultime tre partite sono durate tutte meno di due ore, un emblema del tuo dominio. E’ questo il tuo ideale di partita? Quale effetto può avere sui tuoi avversari?”
“E’ corta e non è sadica e non è acida se non è atroce”
“Credi che questa tua vittoria ponga fine al dominio dei fab4? Altri giovani scalpitano per agguantare uno slam. Sarai tu il capostipite di una nuova ondata di eredi?”
“Eredi, vi diremo come ridividere”
“Tutti ti hanno fatto i complimenti per questa vittoria, anche Gulbis”
“Il burino con i Rubli?”
“Si. Quando hai deciso che avresti cambiato marcia? Ricordi momenti tristi durante la tua carriera?
“Ero lì a sopportare aceto nell’enoteca: era troppo sai, Lorè”
“Non sono Lorè”
“Anna?”
“Nemmeno”
“io vado, ritiro da voi”
“Solo perché non sono Anna?”

Si conclude così un altro slam e un’altra serie di Bagel. Dopo le vittorie in doppio di Roger-Vasselin a Parigi e di Pospisil a Wimbledon, il TeamBagel esce senza titoli e dei cambiamenti saranno fatti in vista di Melbourne. Vi salutano il grande capo Seminole, il dottor Ilentbanovic e tutta l’allegra brigata, nonché Davide Orioli, dandovi appuntamento si spera in quel di Londra.

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