Non è uno sport per giovani: analisi sui vincitori ATP

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Non è uno sport per giovani: analisi sui vincitori ATP

Seconda e ultima parte della nostra analisi sull’innalzamento dell’età media dei top players. In questa puntata andiamo ad analizzare i dati sui vincitori dei grandi tornei dal 1990 e oggi, più un focus sulle ultime due stagioni

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Nella seconda parte della nostra analisi sull’età media dei migliori giocatori ATP lasciamo da parte le classifiche e concentriamoci maggiormente sul tennis giocato, andando prima ad analizzare i risultati dei principali tornei dal 1990 a oggi, per finire poi con un dettaglio sui tornei ATP delle ultime 2 stagioni.

Per iniziare abbiamo calcolato l’età media dei vincitori e dei finalisti dei 15 tornei più importanti del circuito (i 4 Slam, i 9 MS1000, le ATP Tour Finals e i Giochi Olimpici); come per i top 10 abbiamo evidenziato in verde gli under 21 e in rosso gli over 30. Di seguito la tabella con l’elenco completo.

N.B. L’età è calcolata al giorno della finale del torneo.

VINCITORI

Winner

FINALISTI

Finalist

Come osservato nella prima parte con i dati sui top10, anche qui il ricambio fra la prevalenza del verde degli anni ’90 e 2000 e il dominio del rosso dell’ultimo decennio salta subito all’occhio: gli under 21 che giunsero all’atto conclusivo dei grandi tornei furono ben 7 nel 1990 e nel 1991, vincendo rispettivamente 4 e 5 titoli; mentre nello stesso biennio solo la finale di Ivan Lendl agli AO del ’91 e la vittoria di Andres Gomez al RG 1990 videro un trentenne in campo.

Nel 1990 ci fu anche la prima delle tre finali completamente under 21 degli ultimi 25 anni (le altre furono Medvedev b. Kafelnikov ad Amburgo 1994 e Nadal b. Djokovic ad Indian Wells 2007): a Flushing Meadows si affrontarono gli statunitensi Pete Sampras e Andre Agassi, in una delle prime puntate della loro storica rivalità, che si concluderà sempre a New York 12 anni dopo, nel 2002, quando il 31enne Sampras sconfisse ancora il 32enne Agassi nell’ultimo match della sua carriera (l’altra finale over 30 degli ultimi 25 anni è Federer b. Ferrer a Cincinnati 2014).

Il decennio 1990-99 fu sicuramente avaro di soddisfazioni per gli over 30, che arrivarono solamente in 10 casi all’atto conclusivo dei grandi tornei vincendo, oltre al già citato Roland Garros di Gomez, l’Open del Canada del 1993 con Pernfors e gli AO 1998 con il ceco Petr Korda. Dal canto loro gli under 21 nello stesso periodo ottennero 16 titoli in 30 finali.

Nel decennio successivo gli over 30 videro migliorare i loro numeri grazie soprattutto alla straordinaria longevità agonistica di Andre Agassi, capace di vincere 2 Slam e 6 MS1000 e di raggiungere la finale in altri 2 Slam, 2 Master Cup e 1 MS1000 dopo aver superato i 30 anni; nel complesso gli over 30 raggiunsero 18 finali con 11 titoli, mentre gli under 21 toccarono il loro apice con ben 26 titoli in 40 finali (segnando anche il record stagionale di 8 finali nel 2005 e nel 2007).

Il merito di questo exploit giovane va sicuramente assegnato in primis a Rafael Nadal e Novak Djokovic, capaci di vincere titoli importanti in giovane età (rispettivamente 14 e 7 finali da under 21); ma non bisogna dimenticare i successi in tenera età dei vari Hewitt, Safin, Federer e Roddick.

Arrivando al periodo 2010-15 fa sicuramente un po’ impressione pensare che, se solo nel 2007 avevamo visto ben 8 under 21 nelle finali che contano, lo stesso numero nell’ultimo decennio è sceso ad un drammatico 0, con l’ultima finale under 21 conquistata, e vinta, dall’argentino Del Potro a New York nel 2009.

È incredibile pensare che dopo un decennio che ha visto 40 volte un under 21 fra i finalisti dei tornei “Big 15″, oggi, dopo quasi 6 anni del nuovo decennio, la stessa cifra sia 0! Come avrete già intuito, parallelamente al declino degli under 21, negli ultimi anni c’è stata un’impennata dei successi degli over 30, che, guidati dalle 7 vittorie più 12 finali dell’eterno Roger Federer, primatista assoluto in questa speciale classifica, sono già arrivati a quota 11 titoli in 27 finali.

Nel giro di un decennio il conteggio delle finali si è ribaltato da 40-18 per gli under 21 a 28-0 per gli over 30!

Chiudiamo questa parte inserendo il grafico dell’età media dei due finalisti.

Big15

La base statistica è ovviamente più ridotta e quindi meno significativa, ma anche così l’impennata degli ultimi 5 anni è subito evidente: da una media sempre oscillante fra i 23 e i 26 anni si è passati oggi a cifre oltre i 28-29 anni (e sicuramente la longevità tennistica del quasi 34enne Roger Federer, finalista quest’anno a Indian Wells, Roma, Wimbledon e US Open e vincitore a Cincinnati ha contribuito notevolmente…).

E se nell’ultimo decennio il dato è cresciuto di quasi 6 anni (dal 23,59 del 2005 al 29,39 provvisorio del 2015), è quantomeno impressionante notare che negli ultimi 4 anni l’età media dei finalisti dei “Big 15” è cresciuta di 3,84 anni, segno che ad arrivare in fondo ai grandi tornei sono sempre gli stessi giocatori, che nel frattempo però stanno invecchiando…

Concludiamo ora quest’analisi andando a fare una “zoomata” sulle ultimi due stagioni ATP, in particolare osservando i dati dei vincitori di tutti i tornei disputati nel circuito maggiore.

14-15

Già nel 2014 il numero di tornei vinti da over 30 è stato da record, raggiungendo quota 13 (5 di Federer, 2 di Hewitt, 1 a testa Ferrer, Verdasco, Garcia-Lopez, Berlocq, Kohlschreiber e Lopez), con il primato di anzianità segnato da “Rusty” Hewitt a Newport a 33 anni e 139 giorni.

La casella dei vincitori under 21 segnava invece un impietoso 0, con il più giovane vincitore rappresentato dai 21 anni e 272 giorni di Bernard Tomic quando ha trionfato a Bogotà; 8 sono infine i vincitori under 24 (3 Dimitrov, 2 Goffin, Tomic, Delbonis e Raonic). Contado anche i dati della fascia 27-30 anni si può dire che in totale la stagione scorsa gli over 27 hanno battuto gli under 27 38-26.

Ancora più netta l’affermazione degli over 27 dopo i primi 8 mesi del 2015: il bilancio provvisorio li vede in vantaggio 41-11 sugli under 27, con ben 18 dei 52 tornei conclusi nell’ATP Tour 2015 vinti da giocatori over 30 (35%), una cifra che va quindi già a migliorare il record del 2014 con 16 tornei ancora da disputare. Gli over 30 vincenti del 2015 sono Federer (5), Ferrer (3), Garcia-Lopez (2), Estrella Burgos, Simon, Karlovic, Wawrinka (il Roland Garros, ma ha vinto anche Chennai e Rotterdam prima del 30° compleanno), Mahut, Ram, Isner e Kohlschreiber; addirittura 4 di questi hanno vinto tornei dopo che avevano già compiuto 33 anni (Roger Federer, Ivo Karlovic, Victor Estrella Burgos e Nicolas Mahut).

Quest’anno il record di precocità è invece detenuto dal ceco Jiri Vesely, che ha vinto Auckland a 21 anni e 192 giorni. Per fare un paragone con i grandi del presente e del passato, a 21 anni e 192 giorni Rafael Nadal aveva già vinto 3 Roland Garros e Bjorn Borg aveva già collezionato 2 Roland Garros e 2 Wimbledon…

L’ultimo under 21 capace di vincere un torneo ATP rimane Bernard Tomic a Sydney 2013, un record che poteva essere ritoccato da Nick Kyrgios, sconfitto in finale all’Estoril da Richard Gasquet 6 giorni dopo aver compiuto 20 anni.

Abbiamo quindi concluso questo viaggio nei numeri anagrafici dell’ATP degli ultimi 25 anni: l’aumento dell’età media dei giocatori, siano essi top players che tennisti di seconda fascia è certificato dalla cifre ma quali possono esserne le cause?

Ne ha già parlato in maniera approfondita il nostro Agostino Nigro, noi ci limitiamo a dire che non si può spiegare il tutto con la particolarità dell’era tennistica in cui viviamo, in cui quattro tennisti si sono divisi (quasi) l’intera posta dell’ultimo decennio. Certo i Federer, Nadal, Djokovic e Murray che vincevano nel 2007 a 26, 21 e 20 anni continuano a farlo oggi a 34, 29 e 28. In più abbiamo assistito ad un vero e proprio buco della generazione dei nati fra il 1989 e il 1994, che finora ha prodotto alcuni buoni giocatori (Nishikori, Raonic e Dimitrov su tutti) ma nessun fenomeno. Tuttavia è l’evoluzione dello sport che ha portato l’innalzamento dell’età media dei giocatori, chiudendo le porte ai baby fenomeni capaci nei decenni scorsi di vincere Slam in età da teenager.

Un tennis che è diventato sempre più fisico, in cui la tecnologia e la scienza hanno aumentato il loro impatto sul gioco, dove le moderne tecniche di allenamento e le nuove conoscenze sul corpo umano hanno portato gli atleti ad essere al 100% anche oltre i 30 anni, e a non iniziare un declino fisico dopo i 27-28 come succedeva 20 anni fa.

E ancora, la maggiore consapevolezza e conoscenza dell’alimentazione (si pensi alla dieta senza glutine di Djokovic), l’ingresso in campo degli psicologi e dei motivatori, sono solo alcuni dei tanti fattori che hanno permesso ai 30enni di essere ancora protagonisti assoluti del nostro sport.

Oggi, il tennis sembra finalmente aver trovato una nuova generazione di campioni: Kyrgios, Kokkinakis, Zverev e Coric sono destinati ad occupare un ruolo di primo piano per il prossimo decennio, ma anche per loro sarà molto difficile riuscirà a raggiungere il top prima dei 21 anni.

Il ricambio generazionale arriverà, i nomi di spicco cambieranno, ma l’età media dei più forti non si abbasserà più ai livelli di un tempo…

 

Già pubblicati su Ubitennis

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