WTA Indian Wells: facile Serena Williams su Halep, semifinale contro Agnieszka Radwanska

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WTA Indian Wells: facile Serena Williams su Halep, semifinale contro Agnieszka Radwanska

Nei quarti di finale della parte alta del tabellone del torneo WTA Premier Mandatory di Indian Wells Serena Williams ha superato Simona Halep in due set e, come agli Australian Open, sfiderà in semifinale Agnieszka Radwanska che gioca una partita senza sbavature contro Petra Kvitova. La polacca da lunedì sarà di nuovo numero 2 WTA

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[1] S. Williams b. [5] S. Halep 6-4 6-3 (dal nostro inviato a Indian Wells, Vanni Gibertini)

Un turno di ordinaria amministrazione alla fine quello che ha visto impegnata Serena Williams contro una delle sue più frequenti rivali nelle ultime stagioni, contro la quale ha subito una dura sconfitta (6-0 6-2) alle WTA Finals di Singapore nel 2014.

Nonostante la partenza incoraggiante di Simona Halep, che approfittando di tre errori gratuiti di Serena era stata la prima ad andare in vantaggio di un break sul 2-1, il match si è ben presto incanalato sui binari favorevoli alla campionessa americana, che con un parziale di quattro giochi consecutivi si è issata sul 5-2, chiudendo agevolmente sul 6-4 in 38 minuti di gioco.

Di piacevole fattura gli scambi che hanno visto impegnate le due protagoniste in palleggi ad alta velocità dal fondo, con Serena impegnata ad aprirsi gli angoli, prima con la battuta, ma anche con accelerazioni da fondo, che la Halep ha frequentemente cercato di centrare con drive in corsa in lungolinea a perdere il campo. Il pubblico ha mostrato di apprezzare lo spettacolo offerto, anche se a dire il vero non si percepiva l’atmosfera del grande match, nonostante la rumorosa “claque” rumena, appollaiata nelle ultime file dello Stadium 1 e che ha cercato di coinvolgere gli altri spettatori nel sostenere la propria beniamina, chiaramente sfavorita dal pronistico.

Bisogna comunque dare atto alla Halep di aver lottato fino in fondo, come sua abitudine, rimanendo agganciata alla forte rivale anche nel secondo set fino al 2-3, quando un paio di errori ed un doppio fallo finale hanno concesso il break che ha scavato il solco definitivo nel match.

È stata una buona vittoria –  ha raccontato Serena alla stampa dopo l’incontro – sono contenta di essere riuscita a chiudere il match quando ne ho avuto l’occasione. Mi sento bene, sto giocando bene in questo torneo e spero di continuare così anche nei prossimi incontri”.

La semifinale la vedrà opposta alla neo n.2 del mondo, Agnieszka Radwanska, nella rivincita della semifinale degli ultimi Australian Open. “Credo che quel match sia stato uno dei migliori che abbia giocato: sono stata aggressiva e non ho sbagliato molto, e ciononostante lei nel secondo set era quasi riuscita a recuperarmi. Aga è abituata ai grandi match, ai grandi stadi, sa fare tutto molto bene, inclusa la corsa, e questa è una buona superficie per lei perché è piuttosto lenta. Aga è una persona che mi piace, dentro e fuori dal campo, e sono pronta a giocare una buona partita”.

Comunque soddisfatta anche Simona Halep della sua prestazione in questo match ed in generale nel torneo: “Sicuramente è stato il miglior torneo della stagione, ho ritrovato il mio gioco, mi diverto in campo, sto bene fisicamente, e questa è la cosa più importante. Ora devo solo lavorare per migliorare il mio livello“.

[3] A. Radwanska b.  [8] P. Kvitova 6-2 7-6(3) (Ciro Battifarano)

Il black out di Marin Cilic quando era sul punto di chiudere la partita nel secondo set rimanda di quasi un’ora l’inizio del primo quarto di finale della parte alta del tabellone femminile che, nonostante l’ecatombe di teste di serie del secondo turno, propone i migliori quarti di finale che il seeding potesse offrire. Aprono le danze Agnieszka Radwanska, testa di serie n. 3, e Petra Kvitova, testa di serie n.8. Le avevamo lasciate a Singapore in una inaspettata finale del Master che per entrambe riabilitava una stagione 2015 con poche luci e molte ombre. In quell’occasione aveva vinto Aga, capace con le sue geometrie di sovvertire il pronostico che la vedeva vincente soltanto in due degli otto precedenti (in entrambe le occasioni alle WTA Finals, appuntamento fisso tra le due negli ultimi cinque anni) e conquistare il titolo più prestigioso della sua carriera. Diverse le fortune che hanno avuto le due da quella finale.

Radwanska ha probabilmente ritrovato la fiducia dei tempi migliori, che sembrava smarrita da quel Wimbledon 2013 nel quale era diventata la logica favorita, prima di consegnare a Sabine Lisicki l’onore di giocare (e perdere scelleratamente) la finale contro Marion Bartoli. Tra progetti di matrimonio ed il chiaro obiettivo di conquistare il primo titolo slam, in questo inizio di stagione Aga ha aperto con il titolo a Shenzen e ha perso soltanto in semifinale agli Australian Open per mano di Serena Williams e a Doha ad opera di Carla Suàrez Navarro (anche se in entrambe le occasioni la sconfitta è stata netta e con bagel annesso). Ad Indian Wells ha incontrato difficoltà soltanto nel match di esordio contro Dominika Cibulkova, per il resto solide prestazioni contro Niculescu e Jankovic. Kvitova in campo sembra invece essere entrata in una delle sue solite fasi di buio. Tanti i fattori esogeni, dai virus al pensiero dei fiori d’arancio anche per lei, alla cosiddetta sindrome del sophomore o si tratta di semplice appagamento (in fondo lei Wimbledon lo ha già vinto un paio di volte…), che condizionano la fragile ragazza della Repubblica Ceca con i suoi continui alti e bassi. In Fed Cup le sue compagne hanno dovuto fare quasi tutto da sole per conquistare il quarto titolo negli ultimi cinque anni e per superare il primo turno nel 2016: Petra ha perso 3 incontri su 4. Nei tornei disputati nel 2016 nessun risultato di rilievo e per ora soltanto una separazione, dallo storico coach David Kotyza. I quarti di finale ad Indian Wells sono uno spiraglio di luce, anche se i tre incontri finora disputati in California sono stati un vero calvario, tutti terminati al terzo set, con tanti alti e bassi, ma mettendo in mostra forse ancora la voglia di vincere.

Petra ha un ottimo avvio al servizio e conquista il primo gioco, ma quando si entra nello scambio non riesce a reggere, il suo continuo picchiare incondizionatamente contro un’avversaria che rimanda tutto dall’altra parte con continue variazioni finisce quasi sempre con un gratuito. E nel terzo gioco con un doppio fallo e tre errori di dritto regala il break a Radwanska. Kvitova nel gioco successivo ha immediatamente occasione di rientrare nel set, con risposte profonde ed aggressive si procura 4 palle break, ma sistematicamente spreca, il dritto è quasi sempre abbondante. Radwanska conserva il break che poco dopo raddoppia: altri errori della ceca ed anche lo smash ad aggiungersi al repertorio dei gratuiti, più tre doppi falli di cui due consecutivi in chiusura di gioco. Kvitova riesce a tenere un altro turno di servizio risollevando la percentuale di prime palle scesa nel frattempo al 38%, ma non basta. Radwanska va a servire per il set e, grazie all’ennesimo errore di dritto di Kvitova (a fine set per lei saranno 22 gli errori a fronte di 11 vincenti), si procura il primo set point che trasforma agevolmente.

Nel secondo parziale Kvitova sembra non cambiare registro e offre subito due palle break. La ceca però non ci sta e finalmente con la giusta pazienza riesce a dare un senso ai suoi potenti colpi. E finalmente si vedono un paio di game con ottime giocate da entrambe le parti. La prima a sbagliare adesso è Radwanska che nel quarto gioco, con due errori di rovescio, cede per la prima volta il servizio. Lo recupera subito dopo cercando di sfruttare la lentezza di Kvitova negli spostamenti in avanti, ma Petra non si perde d’animo, la timida sognatrice sembra tornare belva da campo, per citare Baldissera, e allunga nuovamente confermando il break. Dall’altra parte però c’è sempre una maga e combattente, anche quando sembra andare in difficoltà tira fuori dal cilindro dei punti da manuale, come quello che le vale il contro break: la polacca si difende egregiamente e, dopo essersi scambiate alcune sciabolate slice, Aga esce dallo scambio con una palla corta alla quale segue il pallonetto vincente. Sul 5-4 Radwanska va a servire per restare nel set e beneficia ancora una volta della generosità dell’avversaria, il gap è colmato. Senza sussulti si arriva al tie-break che è un suicidio in pieno stile Kvitova: esordisce con un doppio fallo, il rovescio è abbondante e ci si mette anche il nastro, è sotto 4-0. Radwanska rende un minibreak con un tentativo infelice di palla corta ma ancora il nastro, decisamente di matrice polacca quest’oggi, fa morire una risposta di Aga subito dopo la rete. Sono 4 i match point a sua disposizione, il secondo è quello buono con la risposta in rete di Kvitova. Con questo successo Radwanska tornerà ad occupare la posizione numero 2 in classifica da lunedì prossimo.

Risultati:

[3] A. Radwanska b. [8] P. Kvitova 6-2 7-6(3)
[1] S. Williams b. [5] S. Halep 6-4 6-3

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