ATP Challenger Vicenza: Vanni risorge e batte Souza. Eliminati gli altri italiani

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ATP Challenger Vicenza: Vanni risorge e batte Souza. Eliminati gli altri italiani

Nei match di primo turno completati al Challenger di Vicenza, solo Luca Vanni tiene alta la bandiera italiana. Eliminati Donati, Bahamonde, Sonego e Napolitano. Volandri e Arnaboldi frenati dall’oscurità

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Programma di giornata lunghissimo oggi al Tennis Palladio 98 di Vicenza per il Challenger da 50mila dollari con 8 italiani al via (compreso Eremin che mercoledì giocherà il secondo turno contro Laaksonen), dei quali oggi ha vinto finora solo Lucone Vanni, tornato finalmente a giocare convinto e determinato. Vanni, sceso in classifica al 159esimo posto del ranking ATP (best ranking 100), oggi ha superato una prova molto complicata col brasiliano Joao Souza, nella rivincita della semifinale del 2015 del torneo di Sao Paulo, dove vinse il toscano. Il primo set viene dominato dal carioca, anche lui sceso in classifica al numero 186 dopo essere stato 69 un anno fa, e di tre anni più giovane di Vanni. Finisce 6-2 e sembra un’altra giornata storta per Lucone. Invece poi la svolta alla fine del secondo set, quando, dopo uno scambio durissimo, Vanni riesce a brekkare l’avversario e a chiudere 6-4 col suo turno di servizio annullando bene anche una palla break. Il terzo set fila via veloce con tutti i turni di servizio mantenuti fino al nono gioco in cui Souza commette un paio di errori provocati fondamentali per Vanni al fine di conquistare il match e approdare così al secondo turno, dove affronterà Golubev, Kazako di formazione tennistica italiana, ex 33 del mondo e apparso in ripresa.

Eliminato dallo svizzero Laaksonen, Matteo Donati lamentava un piccolo problema muscolare che però l’ha condizionato non poco nel corso del match, almeno sul piano dell’approccio alla partita: c’è da dire che avevamo visto giocare diverse volte lo svizzero e sinceramente oggi ha trovato la sua miglior prestazione su terra battuta, tirando a tutto braccio con un numero infinito di vincenti. Donati ha avuto la “colpa” di non riuscire a fare il suo gioco e a prendere l’iniziativa, ma oggi non era affatto facile. Nel secondo set, per altro, vinto da Laaksonen al tie break, Donati ha avuto due occasioni consecutive per strappare il servizio all’avversario giocate in modo troppo rinunciatario.

Francisco “Pancho” Bahamonde, wild card federale, che gioca comunque sotto la bandiera italiana, pur essendo di origine argentina, ha fatto una bella figura, ma purtroppo ha perduto il match, contro il colombiano Alejandro Gonzalez, anche lui ex top 100. Primo set perso al tie break da Bahamonde, che ha mostrato tante qualità in particolare sulla tenuta in palleggio e sulla capacità di contrattaccare dopo una difesa ordinata. Ottime le scelte tattiche, meno la messa in opera di tali scelte, ma ha 19 anni e con quelle smorzate fatte vedere oggi darà parecchio fastidio a molti futuri avversari. L’amaro in bocca resta, perché Pancho nel secondo set ha messo sotto l’avversario vincendo 6-4 e nel terzo è andato a servire sotto 4-5 dopo che il colombiano astutamente e dimostrando esperienza (e poco fair play) aveva chiesto il medical time out solo per fermare l’inerzia del match che andava pericolosamente nella direzione di Bahamonde, il quale si disuniva e perdeva a zero il suo turno di battuta.

Lorenzo Sonego il solito lottatore: non ha mollato un punto come sempre e si è trovato avanti di un set e un break, prima che il forte trentenne spagnolo Gimeno-Traver riuscisse a trovare il bandolo della matassa del match e ribaltasse il risultato. Due soli i game giocati male da Lorenzo nel secondo set ma determinanti per la sconfitta finale, solo questo può rimproverarsi l’allievo di Gipo Arbino. Il terzo set vedeva un Sonego stanco e troppo costretto alla difensiva, ma la sua voglia di lottare andava oltre e riusciva a recuperare un set ormai perso, prima di cedere onorevolmente 6-4.

Il bosniaco Brkic, proveniente dalla qualificazioni, ha invece inflitto una sconfitta netta a Stefano Napolitano, anche lui qualificato, in una giornata storta per il biellese, allenato da Cristian Brandi: ci sta per un ragazzo così giovane, 21 anni, avere alti e bassi, ieri aveva giocato un ottimo match contro Gaio, mostrandosi solido, con un 72% di prime di servizio e con più winner che unforced, mentre oggi di fatto non è entrato mai in partita, regalando parecchio.

Degli altri due italiani in tabellone, Volandri è stato fermato per oscurità avanti di un set contro Fucsovics, dopo aver vinto il primo al tie break, mentre Arnaboldi dovrà recuperare un set di svantaggio contro l’argentino Kicker.

Tra le altre partite in programma spicca la bella vittoria di Viktor Galovic, ora croato, ma nato e cresciuto tennisticamente in italia, che ha battuto il russo Andrey Rublev, uscito dal campo addirittura piangendo. Per Galovic è una vittoria davvero importante che può riportarlo più su in classifica e permettergli di sognare ancora il grande tennis che meriterebbe sia per talento sia per abnegazione. Da sempre fa tanta fatica ad andare avanti sul piano economico, per una attività internazionale che, abbiamo detto molte volte, è davvero complicata per il portafogli, se pensiamo che in un challenger come questo si va in pari se si arriva ai quarti di finale. Ma la passione e la voglia del croato, ancora in attesa della cittadinanza italiana (sono 20 anni che è in Italia….), sono sicuro che lo porteranno almeno alla conquista del best ranking ancora fermo al 332esimo posto ottenuto nel 2013. Nel secondo turno affronterà il portoghese Gastao Elias, fresco vincitore del Challenger di Mestre la settimana scorsa (tanto che si è presentato al Palladio con la coppa in mano oggi stesso), e l’incontro sembra essere proprio difficile, a meno che Elias non risenta delle fatiche di molte partite giocate ultimamente.

Domani (mercoledì) mattina ore 11,30  l’atteso incontro di Eremin, eroe del lunedì, contro lo svizzero Laaksonen, in un match che lo vede sfavorito ma che non è affatto scontato: sarà importante star lì punto a punto, aspettando qualche “regalo” che generalmente lo svizzero non manca di fare. Come secondi incontri in programma la prosecuzione delle partite di Volandri e Arnaboldi.

Risultati:

[2]  D. Brands b. J. Reister 6-7(3) 6-4 6-3
A. Golubev b. R. Bemelmans 7-6(6) 4-6 6-3
[Q] V. Galovic b. A. Rublev 4-6 6-2 6-2
H. Laaksonen b. M. Donati 6-4 7-6(4)
[1] G. Elias b. G. Clezar 6-4 6-4
[Q] P. Riba b. N. Gombos 4-6 6-4 6-2
[4] A. Gonzalez b. [WC] F. Bahamonde 7-6(4) 4-6 6-4
[7] L. Vanni b. J. Souza 2-6 6-4 6-4
[Q] T. Brkic b. [Q] S. Napolitano 6-3 6-1
K. Coppejans b. J. De Loore 5-7 7-5 6-3
G. Andreozzi b. G. Lama 6-2 3-6 6-0
[8] D. Gimeno-Traver b. [WC] L. Sonego 5-7 6-4 6-4

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