ATP Montecarlo, Massey: “Il tetto è in programma e dal prossimo anno le chiamate elettroniche” [VIDEO]

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ATP Montecarlo, Massey: “Il tetto è in programma e dal prossimo anno le chiamate elettroniche” [VIDEO]

Il direttore Scanagatta intervista con David Massey, direttore del Rolex Monte-Carlo Masters. Si parla di record del torneo, suo futuro, calendario 2025, formato e durata, linee elettroniche, tetto, impatto Jannik Sinner sull’affluenza crescente del pubblico italiano. Il Grazie per aver consentito a Ubitennis di fare video all’interno del Country Club

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Scanagatta. Qual è il bilancio alla fine del torneo? Hai detto che avete fatto un nuovo record, migliorato quello del 2023. cos’era successo l’anno scorso?

Massey: “Siamo felicissimi di questa settimana, è stata una settimana di tennis incredibile. Abbiamo fatto un nuovo record di pubblico quest’anno, ci aspettiamo oltre 144.000 presenze quest’anno. Siamo al tutto esaurito, in effetti. E abbiamo anche visto del tennis fantastico. Ora aspettiamo la finale tra due tennisti molto competitivi, uno che ha già vinto due volte, Stefanos Tsitsipas, e Casper Ruud, gran giocatore su terra, due volte in finale al Roland Garros. Spero che anche gli appassionati che hanno seguito il torneo in TV o sui nostri social media si siano divertiti.”

D. A proposito del calendario 2025, l’ATP parla di eventi combined. Monte Carlo avrà la possibilità un giorno oppure è impossibile a causa della mancanza di campi?

“Siamo contenti di avere la stessa settimana e lo stesso formato nel calendario del prossimo anno. Abbiamo discusso della possibilità di aumentare il numero di giorni e in quel caso potremmo ampliare il tabellone. E anche per un combined, tutto dipende dalla dimensione del tabellone e dal numero di giorni. Insomma, siamo aperti a queste possibilità, ma nell’immediato futuro rimarremo con il formato attuale.”

D. Hai parlato anche della possibilità di avere un tetto: sei ottimista?

“Abbiamo un tetto ora, ma non protegge molto bene se c’è un po’ di vento, quindi abbiamo intenzione di approntarne uno nuovo, più grande e che funzioni con il vento. È un progetto effettivamente in cantiere, serviranno un paio di anni. Sarà su un campo più grande, con più spettatori. Allo stesso tempo è difficile è difficile giocare glì incontri programmati Centrale, la capienza non può essere la stessa. Giocheremo lì in caso di emergenza, non sarà la prima scelta.”

D. Hai detto che a Monte Carlo la presenza degli italiani è solitamente di circa il 33%. Cos’è successo con l’effetto-Sinner?

“Non ho ancora la cifre, ma credo che la percentuale sarà superiore. Il confine è a soli dieci chilometri e l’Italia ha questi grandi giocatori – non solo Sinner, ma anche Musetti, Sonego, Fognini che qui ha vinto. Il futuro del tennis italiano su questi campi ha e avrà un notevole impatto per noi.”

D. Il prossimo anno ci saranno anche qui le chiamate elettroniche? Sarà un problema?

“No, siamo pronti e avremo assolutamente le chiamate elettroniche dal 2025. Un grande cambiamento per noi che abbiamo i giudici di linea da sempre.”

D. Perderete le sponsorizzazioni dei giudici di linea…

“Dobbiamo evolverci e sono sicuro che troveremo il modo di farlo.”

Grazie, David, per aver ospitato Unitennis e per averci dato l’opportunità di mostrare il Country Club dall’interno con i nostri video. La regola ovviamente è di non mostrare tennis giocato, lo apprezziamo e penso che sia bello, abbiamo 300.000 utenti ogni giorno su Ubitennis, 500.000 quando Sinner vince. E questo sito, che è davvero unico, merita di essere mostrato.”

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