Roland Garros uomini, day 10: tennis di qualità, Giove Pluvio permettendo…

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Roland Garros uomini, day 10: tennis di qualità, Giove Pluvio permettendo…

Tra i match più attesi di oggi, se la Natura sarà d’accordo, Andy Murray contro Richard Gasquet e la Francia intera, David Ferrer opposto a Tomas Berdych per raddrizzare un 2016 brutto per entrambi e il match aperto a ogni esito e potenzialmente bellissimo tra David Goffin e Ernests Gulbis

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Novak Djokovic cupo come Parigi

Marcel Granollers, lo spagnolo nato con la camicia

Gulbis in ottavi non fu vera gloria, ma attenzione!

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Il programma di oggi a Parigi prevede i due quarti di finale della parte bassa del tabellone maschile (quella delle teste di serie n.2 Murray e n.3 Wawrinka) e i 4 ottavi della parte alta (quella del n.1 Djokovic). Il torneo femminile conta di completare gli ottavi di finale con la ripresa dei due match della parte bassa del tabellone interrotti già prima di ieri (giornata totalmente cancellata dal maltempo) Halep-Stosur e Radwanska-Pironkova e tutti e quattro gli ottavi della parte alta. Vediamo cosa ci riservano i match del singolare maschile nella speranza, non si sa fino a che punto fondata, che la pioggia non tormenti ancora i campi di Porte d’Autueil.
Procediamo in ordine di turno, quindi partendo dai quattro ottavi della parte alta del tabellone

[1] Novak Djokovic vs [14] Roberto Bautista Agut

Sebbene nervoso per quello che si può definire l’”obbligo” di vincere quest’anno per la prima volta il Roland Garros, specie in un’edizione ora priva sia di Federer che di Rafa Nadal e con un’autostrada diretta alla finale, Djokovic non dovrebbe soffrire troppo contro Bautista Agut. Lo spagnolo di Castellon de la Plana appare in ottima forma, essendo giunto per la prima volta in carriera agli ottavi qui a Porte d’Auteuil senza perdere un set, ma i testa a testa parlano chiaro: 4 vittorie del serbo in altrettanti incontri, perdendo un solo parziale allo US Open dell’anno scorso e con l’unico precedente sulla terra a senso unico, 6-2 6-1 lo scorso maggio a Madrid. Inoltre Bautista Agut negli Slam ha finora fatto meglio sulle altre superfici, avendo centrato gli ottavi di finale due volte a New York (2014 e 2015) e a Melbourne (2014 e 2016) e una a Wimbledon (2015). Anche se il miglior risultato del ventottenne iberico nei Masters 1000 è la semifinale di Madrid 2014, in termini di titoli il n.16 del mondo conferma la maggior propensione per le superfici rapide, con le due vittorie quest’anno sul duro a Auckland e Sofia e il trofeo sull’erba di s-Hertogenbosch 2014, a fronte del’unico titolo sul rosso a Stoccarda, nel 2014.  I tifosi di Nole fanno gli scongiuri dalla giornata inaugurale del Roland Garros e certo non saranno contenti dell’ennesima previsione a totale favore del serbo, ma Djokovic dovrebbe davvero impegnarsi per perdere questa partita.

[11] D. Ferrer vs [7] T. Berdych

8-6 per Ferrer il bilancio dei 14 precedenti tra i due, che sulla terra si sono incontrati 6 volte, con 3 vittorie ciascuno. In parità anche gli head to head al meglio dei cinque set, con la vittoria del ceco ai quarti dell’Australian Open 2014 e l’affermazione dello spagnolo nella finale di Coppa Davis del 2012 a Praga, poi vinta dalla Repubblica Ceca.
Dopo i quarti di finale all’Australian Open, il tennista di Valencia ha vissuto una stagione incolore, non andando oltre il terzo turno nei 3 Masters 1000 disputati (Miami, Madrid e Roma) e abbandonando il 16 Maggio scorso la Top Ten ATP dopo esserci stato ininterrottamente dall’Ottobre 2010. Anche Berdych sta vivendo un 2016 deludente, in cui nei tornei maggiori si è spinto fino ai quarti di finale solo a Melbourne, Miami e Madrid. In questo Roland Garros, nelle tre partite che li hanno qualificati al quarto turno, Ferrer e Berdych hanno lasciato per strada il primo un set e il secondo due. Il pronostico propende leggermente dalla parte di Ferru, che ha spesso fatto molto bene qui a Parigi, arrivando a centrare la sua unica finale Slam nel 2013, mentre Berdych ha come miglior risultato la semifinale del 2010 persa contro Robin Soderling.

M. Granollers vs [13] D. Thiem

La buona stella di Marcel Granollers, n.56 del ranking, unico baciato dalla Fortuna in uno Slam jellatissimo, giunto ai quarti dopo aver battuto Fabio Fogni al primo turno e aver beneficiato di ben due ritiri, quello a partita in corso di Mahut e quello prima d’iniziare il match contro Rafael Nadal, infortunatosi al polso sinistro, non dovrebbe essere sufficiente a superare il duro ostacolo rappresentato da Dominic Thiem, n.15 del mondo e in continua ascesa verso la Top Ten. Il ventiduenne austriaco è reduce da due match molto duri contro gli ostici Cervantes e Garcia Lopez e dalla brillante vittoria nel primo confronto di quella che sarà probabile una lunga rivalità negli anni a venire con l’altro campione di domani, Alexander Zverev
3-0 i precedenti tra i due a favore del giovane nativo di Wiener Neustadt
, tutti nel 2014 e tutti sulla terra rossa, a Barcellona, Amburgo e Kitzbuhel, con l’iberico che ha strappato un set nelle prime due sfide, troppo poco per impensierire oggi Thiem.

[12] D. Goffin vs E. Gulbis

David Goffin, attuale n.13 ATP, ha dimostrato in carriera un notevole talento, sostenuto dalla continuità di risultati che gli ha permesso di arrivare a ridosso dei primi dieci del mondo a dispetto di un fisico leggero nel tennis di oggi, dominato da atleti dalla fisicità molto marcata. Probabilmente in termini di colpi e talento Ernests Gulbis è anche superiore, ma non ha mai avuto una costanza di rendimento, arrivando così a centrare diversi acuti ma troppo sporadici, al punto da essere oggi, a 27 anni, solo al n.80 del ranking dopo essere stato n.10 per un solo mese a cavallo di Giugno e Luglio 2014. Questi acuti però l’hanno portato a battere 16 top ten in carriera e a raggiungere la semifinale qui a Parigi nel 2014 (persa con Djokovic portando a casa un set) e i quarti nel 2008 (persi sempre contro Nole). Il pronostico vede dunque naturalmente favorito il n.13 Goffin, ma Gulbis è sempre pronto a fare lo sgambetto a chi gli sta davanti anche di molte posizioni nel ranking. I due precedenti vedono una vittoria a testa, sempre al set decisivo, di  Gulbis sul cemento di Acapulco nel 2014 e di Goffin quest’anno sulla terra di Madrid .

Alle 14 sono invece in programma i due quarti di finale della parte bassa del tabellone

A. Ramos-Vinolas vs [3] S. Wawrinka

Può bastare un Ramos-Vinolas lanciatissimo, senza nulla da perdere dopo aver già ampiamente vinto il suo torneo e aver sorpreso il mondo a superare la superiorità tecnica di Stan Wawrinka, campione uscente in progressivo miglioramento partita dopo partita? No, probabilmente no. Troppo superiore lo svizzero, e ora anche consapevole di rispondere bene nei momenti decisivi dopo la difficile vittoria agli ottavi contro il miglior Viktor Troicki. Davvero non sembra esserci margine per il mancino spagnolo, visto che il campione di Melbourne 2014 e Parigi 2015 continua a non saper scrollarsi di dosso l’avversario, ma sulla distanza dei 5 set riesce a gestire i momenti di distrazione e venire fuori alla distanza.

[9] R. Gasquet vs [2] A. Murray

Il match clou dovrebbe (il condizionale è d’obbligo visto il tempo inclemente che tormenta il torneo) andare in scena nel primo pomeriggio: Andy Murray, dopo gli sforzi evitabilissimi patiti nei primi due turni, vinti solo al quinto set contro avversari molto indietro nella classifica ATP (Stepanek è oggi n.128 e Bourgue n.164), ha paradossalmente faticato meno contro i ben più quotati bombardieri Karlovic e Isner e ora pare legittimo attendersi una seconda settimana ai livelli che gli competono. Il fresco vincitore degli Internazionali d’Italia parte logicamente favorito, ma se Gasquet saprà da subito prendere in mano le redini del gioco come suggerito da Henri Leconte, giocando profondo senza aver timore di attaccare, la spinta del pubblico parigino potrebbe spostare il match a suo favore. Le speranze di Richard e della Francia dipendono anche dalla durata del match: più questo dovesse prolungarsi, più le possibilità del n.12 ATP si riducono. Lo dicono gli head to haed, 7-3 a favore del britannico, avanti 2-1 anche nelle sfide sulla terra, con Andy vincente proprio qui al Roland Garros e sempre guarda caso venendo fuori alla distanza: nel 2010 in 5 set dopo aver perso i primi due e nel 2012 in quattro dopo aver perso il primo parziale.

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