Wimbledon: Djokovic non suda, del Potro un po' di più. Out Gasquet

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Wimbledon: Djokovic non suda, del Potro un po’ di più. Out Gasquet

Djokovic deve faticare poco: Klizan si ritira dopo 11 game. Kokkinakis offre mezz’ora di gran tennis, ma del Potro non si distrae. Gasquet saluta il torneo contro il miglior Ferrer del 2017

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[2] N. Djokovic b. M. Klizan 6-3 2-0 rit. (Antonio Ortu)

Non sono arrivate risposte dal numero due del seeding Novak Djokovic, che avanza al secondo turno grazie al ritiro di Martin Klizan dopo undici giochi. Il giocatore slovacco aveva già accusato un problema al polpaccio nel torneo di Antalya, dove si è ritirato nel tie-break del primo contro Ilhan ed è sceso in campo con una vistosa fasciatura. Per lui si tratta della settima sconfitta di fila sull’erba, dove non festeggia una vittoria dal 2014. C’era tanta attesa per Nole prima del suo ingresso sul Centrale di Wimbledon. Ha un po’ diviso la sua scelta di giocare il torneo a Eastbourne settimana scorsa, vinto in finale contro Monfils senza perdere un set. Il serbo è infatti in mancanza di fiducia e ha voluto preparare con dei match ufficiali la caccia al suo tredicesimo Slam nella sua tredicesima partecipazione a SW19. Il primo torneo con Andre Agassi sulla panchina e con l’outfit Lacoste non è di certo andato come sperava, tanto da concludersi contro Thiem in tre set. Almeno per il terzo Slam dell’anno, Novak ha scelto quindi di servirsi di un’altra spalla, oggi presente accanto al campione di Wimbledon 1992: Mario Ancic, semifinalista a Church Road, che potrà aiutare il serbo a ritrovare il giusto feeling.

Venendo al match, c’era tuttavia equilibrio in avvio e non è vista nemmeno una palla break fino all’ottavo game. Il primo a essere sotto pressione alla battuta è lo slovacco, che commette un grave errore di valutazione e manda Nole sul 15-40. Dopo aver ben annullato entrambi i break point, Klizan cede il servizio e Djokovic può chiudere il primo set, con il quinto ace, 6-3, dopo mezz’ora. Da questo punto in poi, la situazione del numero 47 ATP e del suo polpaccio peggiora in modo drastico. Dopo un consulto col fisioterapista, Klizan va in campo zoppicando, ma prima subisce break senza riuscire a muoversi in maniera fluida, poi, sotto 0-2 0-30, sceglie giustamente di mettere fine al suo incontro. Altro ritiro ai Championships, che stavolta era tuttavia prevedibile già prima dell’incontro. Djokovic sfiderà giovedì Pavlasek, giovane ceco, numero 136 ATP.

[29] J.M. del Potro b. T. Kokkinakis 6-3 3-6 7-6(2) 6-4 (da Londra, Laura Guidobaldi)

Kokkinakis c’è, o quantomeno ci sarà tra poco, anche se oggi non è stato abbastanza. Altri infortuni permettendo. Quella con del Potro è stata una partita ben giocata, a tratti anche molto intensa. A cavallo tra secondo e terzo parziale sembrava addirittura che l’australiano potesse prendere il sopravvento, ma qualche incertezza e la disabitudine alla contesa hanno favorito la regolarità di del Potro. L’argentino non ha impressionato ma è stato costante, approfittando degli errori del suo avversario: gravi soprattutto i due doppi falli che hanno consegnato il tie-break del terzo set a “Palito”. A Kokkinakis va riconosciuta comunque la grande tenacia di essere rimasto nel match fino all’ultimo punto; Thanasi ha annullato ben sei match-point prima di consegnarsi alla stretta di mano, visibilmente deluso. Del Potro va ora da Gulbis, per scaldarsi in vista di (salvo sorprese) Djokovic.

C’era grande attesa per il match tra i due e, le aspettative, almeno nel primo set, sono state un po’ deluse. L’argentino, attuale n. 32 del mondo, nonostante abbia preso rapidamente le redini del gioco, non approfitta sempre dell’imprecisione di Kokkinakis; manca due palle per il 4-0 e permette al giovane Aussie di avvicinarsi sul 2-4. Tuttavia, il primo parziale scorre liscio per Delpo che chiude 6-3 in 37 minuti. Il 21enne di Adelaide, che da alcuni mesi è rientrato nel circuito dopo un lungo periodo di stop a causa di un infortunio alla spalla, sembra “svegliarsi” riuscendo ad inanellare un cospicuo numero di vincenti e sorprendere così Delpo con un altro 6-3. Anche il pubblico, “addormentatosi” durante il primo set – infatti una spettatrice italiana esclama sconsolata: “Oh questa partita mi fa venir voglia di dormire!” – apprezza la reazione d’orgoglio di Thanasi che continua a tener testa all’argentino anche nellla terza frazione, trascinandolo fino al tie-break. I punti decisivi però sono appannaggio del campione di Tandil che, grazie alle fucilate di dritto e ad ulteriori malaugurati errori dell’avversario (2 doppi falli ) intasca anche il terzo set per 7 punti a 2. L’equilibrio tra i due viene mantenuto fino al 4-4. In vantaggio 5-4, del Potro ha ben sei volte la possibilità di chiudere il match. La pressione e le risposte al corpo di Kokkinakis lo costringono ad aspettare fino al 7° matchpoint per chiudere l’incontro. Differenza notevole anche al servizio poiché Kokkinakis registra il 57% di prime a fronte del 73% di del Potro. L’australiano mette a segno più winner, 58, contro i 47 dell’argentino, ma commette 35 gratuiti rispetto ai 25 di Palito. Per lui ora ci sarà il “redivivo” Ernest Gulbis, vittorioso su Estrella Burgos.

[6] M. Raonic b. J.L. Struff 7-6(5) 6-2 7-6(4) (Michele Trabace)

Milos Raonic, numero 6 del seeding, inizia sul Campo numero 1 il suo percorso ai Championships battendo in tre set il tedesco Jan-Lennard Struff, numero 53 del mondo. Il finalista della scorsa edizione parte contratto, ma una volta sciolto dopo la vittoria nel primo parziale al tie break, prende il largo nel secondo set, complicandosi però la vita nel terzo dove la spunta ancora al tie break. Milos viene da un inizio di stagione non entusiasmante dato dalle sole due finali perse a Delray Beach (forfait) e Istanbul, inoltre va ricordata la brutta eliminazione al primo turno del Queen’s e il recente ennesimo cambio al suo angolo (capitanato sempre da Piatti) con l’avvicendamento nel suo staff di Krajicek in favore dell’ex doppista Knowles, il quale ha iniziato una collaborazione che dovrebbe durare solo per tutta la stagione su erba. Nel primo set Raonic ha diverse occasioni (5 palle break in totale), ma non riesce ad essere incisivo quando si tratta di allungare, anzi gioca con poca pazienza cercando di forzare spesso con il dritto, mentre Struff, pur subendo il gioco del suo avversario più blasonato, si difende bene e ha pure una palla break nel terzo game senza riuscire a sfruttarla. Epilogo naturale del set è il tie break: il canadese se lo aggiudica per 7 punti a 5 vincendo cosi il primo parziale. Struff si ferma qui, il numero 7 ATP accelera volando sul 4 a 0 e gestendo agevolmente la seconda partita fino a chiudere 6-2 con una comoda volée di rovescio a rete. Il terzo set sembra poter essere una formalità, soprattutto quando nel primo game il tedesco perde il servizio; Raonic è in totale controllo del match, quando un campanello d’allarme si accende con 3 palle break concesse nell’ottavo game prontamente annullate, ma al momento di chiudere nel decimo gioco subisce il break che porta il risultato sul 5 pari arrivando con un po’ di sorpresa al tie break: in questo frangente Milos recupera la concentrazione, si procura il match point con un vincente di rovescio lungolinea, chiudendo nel punto successivo per 7 a 4. Raonic si qualifica per il secondo turno con qualche patema sul finire del suo impegno e nel prossimo turno affronterà Youzhny, con il quale è in vantaggio 2 a 1 negli scontri diretti anche se l’ultimo confronto è stato vinto dal russo a San Pietroburgo nel 2016.

D. Ferrer b. [22] R. Gasquet 6-3 6-4 5-7 6-2 (Pietro Scognamiglio)

Richard Gasquet è la terza testa di serie che già saluta Wimbledon. Il numero 27 ATP, due volte semifinalista (nel 2015 contro Djokovic), conferma di soffrire muscoli e corsa di David Ferrer che si presentava alla sfida – inedita su erba – avanti 9-3 nei precedenti. Proprio la superficie in questo incrocio tra over 30 sembrava poter orientare il pronostico a favore del francese, ma subito si intuisce che non sarà così. Il primo set lo porta a casa il valenciano di regolarità. Il break del 5-3 premia l’approccio al match più costruttivo. Troppo indietro Gasquet rispetto alla linea di fondo, attendista fino a invogliare oltre ogni previsione lo spagnolo a scendere a rete con buon profitto. Ferrer prende il controllo delle operazioni spingendo il rovescio lungo linea sull’angolo destro del francese, piazza il break (secondo consecutivo) anche a inizio secondo set e arriva a un passo dal prendere il largo avanti 2-0 / 0-30. Gasquet risale, ma non riesce a cambiare l’inerzia del secondo parziale che finisce per perdere 6-4. Il rovescio di Richard, fino a quel momento assente ingiustificato, si fa vivo sul campo 12 solo nel terzo set. E’ il momento in cui si combatte spalla a spalla. Alla soglia delle due ore Ferrer mette in pausa l’intensità e il francese capitalizza (7-5) il secondo di due set point sul servizio avversario. Partita teoricamente riaperta, ma prima del quarto set l’ex numero sette del mondo si fa curare una fastidiosa vescica al tallone destro. Dalla sedia si rialzerà totalmente scarico, uscendo dalla contesa sul 2-2 quando subisce il primo di due break consecutivi che spediscono il miglior Ferrer della stagione al secondo turno. Troverà Steve Darcis, noto da queste parti per aver buttato fuori Nadal al primo turno nel 2013. Gasquet forse ha da recriminare qualcosa per una programmazione pre-Wimbledon troppo intensa: giocare sia Halle che Eastbourne si è rivelata un’arma a doppio taglio per la sua condizione atletica.

[27] M. Zverev b. B. Tomic 6-4 6-3 6-4 (Michelangelo Sottili)

A pochi giorni di distanza, Mischa Zverev vendica la sconfitta di Eastbourne con una prestazione senza sbavature che non lascia scampo a Bernard Tomic, n. 59 ATP. I primi due game rivelano, peraltro senza sorprendere, quale sarà il leitmotiv dell’incontro: Tomic usa il servizio per procurarsi palle comode da chiudere con quel suo dritto quasi piatto, spesso arricchito da una rotazione laterale, che da solo giustifica l’alta percentuale di vittorie sull’erba rispetto alla terra; Zverev, dal canto suo, segue a rete ogni battuta, gestisce con abilità la prima volée bassa da dietro la linea del servizio e chiude la successiva. Vinto il punto del 3-2 con uno scambio di fioretto, Tomic si tocca la base della schiena. Forse coincidenza, ma l’equilibrio si rompe al successivo turno di battuta dell’australiano: due errori, due discese a rete tedesche ed è il break che decide il set. Bernard, che chiede un consulto medico per la schiena, perde efficacia al servizio permettendo a Mischa di entrare nello scambio, presentarsi a rete e prendersi due break. Con il tedesco che farà registrare il 75% di prime cedendo solo due punti, il terzo set diventa una mera attesa del break che arriva al decimo gioco. Per Zverev, un secondo turno contro Mikhail Kukushkin.

Risultati:

A. Pavlasek b. E. Escobedo 6-7(7) 6-1 6-3 6-1
E. Gulbis b. V. Estrella Burgos 6-1 6-1 6-2
[29] J.M. del Potro b. T. Kokkinakis 6-3 3-6 7-6(2) 6-4
K. Edmund b. [Q] A. Ward 4-6 6-3 6-2 6-1
M. Kukushkin b. T. Daniel 4-6 6-4 7-6(4) 6-2
M. Youzhny b. N. Mahut 6-2 7-5 6-4
[27] M. Zverev b. B. Tomic 6-4 6-3 6-4
D. Ferrer b. [22] R. Gasquet 6-3 4-6 7-5 6-2
S. Darcis b. R. Berankis 4-6 6-3 2-6 6-4 6-3
[Q] A. Rublev b. [Q] S. Travaglia 6-7(3) 6-3 7-5 1-6 7-5
[16] G. Monfils b. [Q] D. Brands 6-3 7-5 6-4
G. Simon b. [Q] N. Jarry 7-6(4) 6-3 6-3
[26] A. Ramos-Vinolas b. J. Thompson 6-4 6-4 7-6(4)
[6] M. Raonic b. J.L. Struff 7-6(5) 6-2 7-6(4)
R. Albot b. F. Bagnis 4-6 6-4 7-6(9) 7-6(3)
[17] J. Sock b. [Q] C. Garin 6-3 4-6 7-6(4) 6-3
[2] N. Djokovic b. M. Klizan 6-3 2-0 rit.
[10] A. Zverev b. E. Donskoy 6-4 7-6(3) 6-3
[13] G. Dimitrov b. D. Schwartzman 7-6(4) 6-2 6-2
M. Baghdatis b. [WC] J. Ward 6-4 6-4 6-3
[11] T. Berdych b. J. Chardy 6-3 3-6 7-6(4) 6-4
F. Tiafoe .b R. Haase 6-3 3-6 7-6(5) 7-5
D. Lajovic b. [Q] S. Tsitsipas 6-4 6-4 6-4
[Q] S. Ofner b. T. Bellucci 6-2 6-3 6-2
Y. Sugita b. [WC] B. Klein 7-6(5) 6-3 6-0
R. Harrison b. B. Coric 7-6(4) 6-4 7-6(8)
D. Sela b. M. Granollers 4-6 6-3 1-6 6-2 6-1
A. Mannarino b. [19] F. Lopez 5-7 6-1 6-1 4-3 rit.
[3] R. Federer b. A. Dolgopolov 6-3 3-0 rit.
[8] D. Thiem b. V. Pospisil 6-4 6-4 6-3
J. Donaldson b. J. Tipsarevic 5-0 rit.
[23] J. Isner b. [Q] T. Fritz 6-4 7-6(3) 6-3
[32] P. Lorenzi vs H. Zeballos 7-6(3) 4-6 7-6(8) 2-2 sospesa

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