WTA, diario di un decennio: il 2016 - Pagina 2 di 5

Al femminile

WTA, diario di un decennio: il 2016

Settima puntata dedicata agli anni ’10 in WTA i due Slam di Angelique Kerber, il Roland Garros di Garbiñe Muguruza, Serena Williams che raggiunge Steffi Graf e altro ancora

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Karolina Pliskova e Angelique Kerber - US Open 2016
 

Roberta Vinci in Top 10
Lunedì 22 febbraio entra ufficialmente in Top 10 Roberta Vinci (33 anni compiuti quattro giorni prima). I punti decisivi arrivano dalla vittoria nel Premier di San Pietroburgo. Vinci raggiunge un obiettivo a lungo inseguito, e diventa così la quarta italiana capace di entrare fra le prime dieci del mondo dopo Pennetta, Schiavone ed Errani. Nei mesi successivi Roberta riuscirà a spingersi sino al numero 7 del ranking.

Anche se può sembrare inopportuno, di questo periodo d’oro di Vinci più che la finale russa contro Bencic ricordo il match disputato la settimana successiva a Doha contro Radwanska. Match vinto da Agnieszka per 3-6 6-2 6-3 con statistiche del tutto speciali; un saldo complessivo tra vincenti/errori non forzati positivo per entrambe: Vinci +16 (36/20) Radwanska +13 (40/27) ma soprattutto caratterizzato da 101 discese a rete su 181 punti disputati.

Di questa partita sono rimasti disponibili solo gli highlights ufficiali di WTA, selezionati con troppe lacune e che non restituiscono la qualità complessiva degli scambi. Occorre accontentarsi di alcune fasi che lasciano almeno intuire la spettacolarità di alcuni punti.

Sharapova e il Meldonium
Il 7 marzo Maria Sharapova convoca una conferenza stampa a Los Angeles per un annuncio choc: è stata trovata positiva durante un controllo antidoping effettuato agli Australian Open. E non ha intenzione di negare la positività: la sostanza incriminata è contenuta nel Meldonuim, farmaco acquistato in Russia e che, si scoprirà, Sharapova assume da circa dieci anni.

Dal primo gennaio 2016 il farmaco è entrato a nelle lista delle medicine proibite. Secondo la versione di Sharapova, per un difetto di comunicazione non era venuta a sapere del divieto e quindi ha continuato a prenderlo anche quando significava risultare positiva all’antidoping.

Di questa vicenda, ancora oggi, in sintesi direi che rimangono due interpretazioni opposte. Da una parte chi ritiene la condanna ingiusta perché convinto che il Meldonium non aiuti in modo illecito chi lo assume; e sia stato proibito dalla agenzia antidoping per ragioni “politiche”, con l’obiettivo di mettere in difficoltà gli atleti della Russia, presso i quali era molto diffuso.

Dall’altra chi ritiene invece che il farmaco produca vantaggi illeciti in ambito sportivo, e allora non può che suscitare perplessità il fatto che Sharapova l’abbia assunto per gran parte della carriera, approfittando del fatto che non fosse ancora riconosciuto come doping.

Ma non è la sentenza che riguarda Maria che può sciogliere questo dubbio fondamentale: sul piano legale Sharapova è colpevole esclusivamente per quei 15 giorni di assunzione a partire dal primo gennaio 2016. Tutto il resto non è il fulcro del giudizio affrontato da avvocati e tribunali. La sentenza definitiva arriverà mesi dopo, e prevede che Sharapova possa tornare a gareggiare il 26 aprile 2017.

Il Sunshine Double di Azarenka
Solo tre giocatrici hanno vinto nella stessa stagione Indian Wells e Miami: Steffi Graf nel 1994 e 1996, Kim Clijsters nel 2005 e Victoria Azarenka nel 2016. Va detto che le sorelle Williams non hanno giocato a Indian Wells per circa 15 anni, dopo le polemiche del 2001. Serena è tornata in California solo nel 2015, Venus l’anno dopo, ed evidentemente questa scelta ha impedito loro di provare a ottenere la doppietta nei tornei che vengono definiti sinteticamente come “Sunshine Double”.

Azarenka vince a Indian Wells superando in finale Serena Williams. Torna così a sconfiggere Serena dopo due anni e mezzo (Cincinnati 2013).

Nel secondo torneo, a Miami, Azarenka batte in finale Svetlana Kuznetsova. Conquista il titolo senza perdere set e lasciando l’impressione di essere tornata davvero quella del suo biennio migliore (2012-13). Il Sunshine Double arriva dopo la vittoria a Brisbane in gennaio: in sostanza fino a marzo Vika ha un bilancio di 22 partite vinte e 1 sola persa (quella a Melbourne contro la futura vincitrice Kerber).

C’è però una piccola ombra in questo periodo che suona come un presagio: il forfait ad Acapulco. Quando si passa a giocare su terra, Vika darà di nuovo forfait a Madrid e poi si ritirerà al Roland Garros durante il match contro Karin Knapp per un problema al ginocchio. Prima ancora dello stop per gravidanza (alla viglia di Wimbledon), l’inizio di stagione straordinariamente positivo di Azarenka aveva già preso una piega meno favorevole a causa dei ricorrenti problemi fisici.

a pagina 3: La stagione su terra

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