Al femminile
Analisi numerica di uno Slam: Wimbledon 2021 donne
Il racconto degli ultimi Championships attraverso le statistiche complessive, con un approfondimento dedicato alle giocatrici che hanno raggiunto almeno i quarti di finale

Terzo e ultimo articolo del martedì dedicato a Wimbledon 2021 (QUI il primo e QUI il secondo articolo). Mi scuso per il rinvio della pubblicazione rispetto ai programmi originari, ma lo slittamento è stato deciso per non appesantire con contenuti estranei la settimana del torneo olimpico. In ogni caso penso che queste analisi numeriche possano risultare interessanti anche a una certa distanza dalle partite.
Premessa: a causa della pandemia, quest’anno a Wimbledon le cose non sono andate come al solito. Non disponevo di un accredito che permettesse la partecipazione sul posto, e dunque non mi era possibile seguire i match dal vivo. Però c’era la possibilità di accedere, da remoto, alla gran parte dei servizi forniti normalmente in sala stampa. Tra questi le statistiche che IBM elabora match dopo match: tutti gli scambi sono analizzati e catalogati, in modo che ogni quindici giocato trovi posto in una precisa categoria; nessun punto rimane escluso.
In questo modo, quando tutte le partite sono terminate, si dispone di un database che sintetizza l’andamento del torneo; un archivio che consente sia una lettura tecnica di insieme, sia un confronto del rendimento delle diverse giocatrici. Il database completo e dettagliato di IBM non è trasferibile, e non viene concesso ai giornalisti. Ma è invece consentito accedere alle tabelle riassuntive che si ricavano da questi numeri. Significa che, anche se molte informazioni rimangono riservate, il grado di approfondimento è comunque superiore a quello che normalmente viene comunicato al pubblico.
Gli statistici di Wimbledon mettono a disposizione una trentina di categorie di analisi, classificate sotto famiglie principali: servizio, risposta, colpi, strategia, challenge (richieste di falco), durata partite. Ciò che troverete di seguito è una scelta compiuta fra queste categorie, selezionate fra quelle che a me sembrano più significative.
In conclusione ho preparato una tabella di sintesi in cui sono riuniti alcuni dati relativi al rendimento delle prime otto giocatrici (cioè quelle arrivate come minimo ai quarti di finale): Barty, Pliskova, Kerber, Sabalenka, Tomljanovic, Golubic, Muchova, Jabeur. Questa tabella permette paragoni immediati e diretti tra le migliori di Wimbledon 2021, in modo da valutare caratteristiche e diversità di gioco delle maggiori protagoniste.
Mi permetto un consiglio: se tutti questi numeri vi sembrano troppi, e sapete che arrivereste annoiati alla fine dell’articolo, allora passate direttamente alla tabella di sintesi a pagina 8, che restituisce in breve almeno una parte dei contenuti presenti in questo articolo. Se invece i numeri vi attirano e vi affascinano, allora cominciate dalla prossima pagina, dedicata al servizio.
INDICE
pagina 2: Servizio (Velocità max, Ace, Doppi falli, Prime non ritornate)
pagina 3: Servizio (Punti vinti con la prima, Punti vinti con la seconda)
pagina 4: Risposta (In campo, Punti vinti in risposta, Risposte vincenti)
pagina 5: Vincenti (Totali, Dritti vincenti, Rovesci vincenti)
pagina 6: Scambi (Punti vinti da fondo, UE totali, UE dritto, UE rovescio)
pagina 7: A rete (Serve & volley, Punti vinti a rete)
pagina 8: Durata delle partite. Sintesi sulle prime otto giocatrici
a pagina 2: Servizio, prima parte
Al femminile
Camila Giorgi riparte da Linz, per Trevisan doppia avventura a Doha e Abu Dhabi: il febbraio delle tenniste italiane
Dopo un Australian Open non proprio esaltante, ecco le partecipazioni azzurre ai tornei WTA di febbraio.

Mettersi alle spalle l’Australian Open, tuffarsi in un febbraio che deve servire a trovare conferme per Camila Giorgi e Jasmine Paolini, ad accumulare ancor più punti in vista di Indian Wells e Miami per Martina Trevisan e Lucia Bronzetti. Sullo sfondo c’è anche la voglia di Sara Errani di tornare tra le prime 100 nel ranking WTA.
Le belle notizie dal tennis femminile, in questo avvio di 2023, sono arrivate proprio da Giorgi e Paolini. Il cammino della n. 69 del ranking all’Australian Open si è interrotto al terzo turno per merito di Belinda Bencic, testa di serie n. 12. Un’eliminazione in due set, dopo le vittorie su Pavlyuchenkova e Schmiedlova, ma che hanno dato indicazioni importanti su un percorso positivo da intraprendere in questo 2023. Sconfitta nettamente da Ljudmila Samsonova al primo turno a Melbourne, Jasmine Paolini è in corsa per una semifinale al WTA di Lione. Avversaria odierna, Caroline Garcia, beniamina di casa.
Il gennaio di Lucia Bronzetti è stato esaltante nella United Cup, competizione che ha galvanizzato la n. 62 del ranking, uscita, però, al primo all’Australian Open Siegemund in tre set.
Il match più esaltante fin qui disputato dalla n. 1 del tennis femminile, Martina Trevisan lo ha disputato alla United Cup. La vittoria in tre set su Maria Sakkari è stato un gran sussulto in questo nuovo anno. Male all’Australian Open, uscita al primo turno contro Anna Schmiedlova.
Sarà ancora il cemento il grande protagonista nei tornei femminili di tennis del mese di febbraio.
Dal 6 al 12 si giocherà contemporaneamente ad Abu Dhabi e a Linz.
Nel tabellone principale di Abu Dhabi l’Italia sarà rappresentata da Martina Trevisan. Ons Jabeur ha, invece, annunciato il forfait: sarebbe stata la testa di serie n. 1 del ranking.
In Austria, invece, al WTA di Linz ci saranno Lucia Bronzetti e Camila Giorgi. La partecipazione di Sara Errani, invece, passerà dalle qualificazioni.
Dal 13 al 19 febbraio si giocherà a Doha. Già in tabellone Martina Trevisan, dovrà affrontare le qualificazioni Jasmine Paolini.
Il febbraio delle principali tenniste italiane.
6/12 febbraio: Trevisan ad Abu Dhabi, Bronzetti e Giorgi a Linz, Errani alle qualificazioni
13/19 febbraio: Trevisan e Paolini a Doha
Al femminile
United Cup: delusione Australia, ottimo avvio per Grecia, USA e Svizzera. Wawrinka sorprende Bublik
Kvitova regala l’unico punto alla Repubblica ceca. Tsitsipas e Sakkari brillano anche in doppio. Disfatta argentina contro la Francia

In attesa dell’esordio di Nadal e Zverev in programma domani, ecco i risultati definitivi dopo le prime due giornate di gioco alla United Cup. Non c’è solo il successo dell’Italia sul Brasile, di cui vi abbiamo parlato qui.
Grecia – Bulgaria 4-1
Kuzmanov – Pervolarakis 6-1, 6-1
Sakkari – Tomova 6-3, 6-2
Sakkari/Stefanos Tsitsipas – Topalova/Andreev 6-4, 6-4
La Grecia si aggiudica la sfida con la Bulgaria nel primo turno di United Cup per 4-1. La Bulgaria rispetta il pronostico nella sfida tra Dimitar Kuzmanov, n. 196 del ranking, e Michail Pervolakis, n. 504. Il doppio 6-1 dà coraggio ai bulgari che riaprono il computo complessivo della sfida. Ma poi ci pensano i rispettivi n. 1 ellenici del maschile e femminile a dare la sterzata decisiva alla sfida. Vince Maria Sakkari agevolmente in due set su Viktorya Tomova, 6-3, 6-2. Poi in coppia con Strefanos Tsitsipas, la greca dà spettacolo e con un doppio 6-4 si pensa al turno successivo. Debole nelle seconde linee, con Sakkari e Tsitsipas la Grecia può dir la sua nella competizione.
USA – Repubblica Ceca 4-1
Kvitova – Pegula 7-6, 6-4
Tiafoe – Machac 6-3, 2-4 ret Machac
Pegula/Taylor Pegula – Bouzkova – Lehecka 2-6, 6-3, 10-7
Ottimo il debutto nella competizione per gli statunitensi. La sconfitta in due set di Pegula contro Kvitova alla fine risulterà ininfluente. Decisivo il tie-break del primo set, in cui Petra annulla ben tre set point alla sua avversaria. Machac è costretto sul più bello al ritiro nella sfida con Tiafoe. Sotto di un set, ma avanti di un break, il ceco è costretto al forfait per una distorsione alla caviglia destra. Il doppio se l’aggiudica la coppia composta da Jessica e Taylor Pegula.
Francia – Argentina 4-0
Garcia – Podoska 6-2, 6-0
Mannarino – Coria 6-1, 6-0
La vittoria della Francia sa di rivincita mondiale nei confronti dell’Argentina. Dal campo di calcio a quello di tennis, dal Qatar all’Australia, stavolta sono i transalpini a gioire e anche abbastanza nettamente lasciando soli tre game ai singolari odierni. Rullo compressore Caroline Garcia, n. 4, supera Nadia Podoska, n. 195, per 6-2, 6-0. Adrian Mannarino, n. 46, la imita battendo Federico Coria, n. 75, 6-1, 6-0, il tutto in 2he10’ complessivi.
Australia Gran Bretagna 1-3
Dart – Inglis 6-4, 6-4
Kubler – Evans 6-3, 7-6(3)
Momento decisamente sfortunato per l’Australia, data da molti per favorita nella competizione. Il forfait di Kyrgios e successivamente quello di Tomljanovic, per un problema al ginocchio sinistro, hanno cambiato l’inerzia del confronto con la Gran Bretagna. In svantaggio 0-2, è toccato a Maddison Inglis, n. 180 del mondo, affrontare Harriet Dart, n. 98 del ranking Wta. Doppio 6-4 e semaforo verde per i britannici. Inutile ma comunque rocambolesca la sconfitta di Evans contro Kubler. Sotto di un set, nel secondo parziale il britannico si è fatto rimontare da 5-0, perdendo in malo modo al tie-break.
Svizzera – Kazakhistan 4-0
Teichmann – Kulambayeva 6-3, 6-2
Wawrinka vs Bublik 6-3, 7-6(3)
Tutto facile per la Svizzera. Stan Wawrinka (n. 148) soffre nel secondo set contro il talentuoso Alexander Bublik, n. 37. Ricambio generazionale? Non ditelo al buon vecchio Stan che porta a casa il punto decisivo per il passaggio del turno dei rossocrociati. Bene anche Jil Teichmann, n. 35, nel singolare femminile contro Zhibek Kulambayeva, n. 441, che viene sconfitta 6-3, 6-2.
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Il fallimento di FTX costa caro a Naomi Osaka
Grave perdita economica per la tennista giapponese Osaka, che aveva investito nella criptovaluta FTX

Non un gran momento per la ex numero 1 al mondo Naomi Osaka. Oltre alle sconfitte sul campo di gioco, per la pluricampionessa Slam i problemi provengono anche dalle finanze. È, infatti, una delle azioniste di FTX, un’azienda per lo scambio di criptovalute che ha dichiarato bancarotta l’11 novembre.
Non solo Osaka, ma sono tanti gli sportivi che hanno visto andare in fumo i propri proventi dal fallimento di FTX. L’azienda era riuscita ad acquistare così tanta credibilità da riuscire a mettere il proprio logo sulle vetture e le divise di Lewis Hamilton e George Russel, piloti della Mercedes in Formula 1; e anche a vedersi intitolato lo stadio NBA dei Miami Heats.
Il valore di mercato di FTX ha subìto un grave crollo negli ultimi sette giorni, passando da $22 a $1.40. Il CEO di FTX Sam Bankman-Fried – ora sotto investigazione per come ha gestito l’azienda fondata nel 2019 – ha già dichiarato fallimento a seguito dell’enorme svalutazione della criptovaluta.
Osaka aveva firmato l’accordo con FTX nel marzo 2022 mentre era negli Stati Uniti impegnata per l’Indian Wells e il Miami Open. La tennista ha acquistato delle azioni di FTX e nell’accordo era previsto che la tennista giapponese fosse ambasciatrice nel mondo dell’azienda, per influenzare quante più persone possibili a credere in loro. L’accordo di Naomi Osaka includeva anche la sua partecipazione nella creazione di contenuti multimediali per promuovere la criptovaluta. Non sono state ufficializzate le cifre riguardanti la perdita subita dalla tennista.