Roland Garros: il talento di Leylah Fernandez tra Martina Trevisan e la prima semi Slam

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Roland Garros: il talento di Leylah Fernandez tra Martina Trevisan e la prima semi Slam

Sarà la finalista dello US Open 2021 Leylah Fernandez l’avversaria nei quarti di Martina Trevisan. Mano sensibile, senso dell’anticipo e rapidità negli spostamenti le doti principali della 19enne di Montreal

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Leylah Fernandez - Roland Garros 2022 (foto Roberto dell'Olivo)
 

Sarà una sfida tutta mancina quella dei quarti di finale del Roland-Garros tra Martina Trevisan e la testa di serie n. 17 del torneo Leylah Fernandez. Il grande pubblico degli appassionati ha scoperto la giovane canadese lo scorso settembre grazie all’exploit dello US Open 2021 New York – ripercorso nei dettagli in questo articolo dal nostro AGF -, dove arrivò in finale, sconfitta dall’altra teenager terribile di quello Slam, Emma Raducanu. Anche se i primi squilli del giovane talento di Montreal era arrivati già nel marzo del 2020, a diciassette anni e mezzo, con la prima finale WTA raggiunta ad Acapulco.

Il 2022 non è stato sinora però un grande anno, in termini di risultati, per la 19enne canadese di origini ecuadoriane (da parte di papà Jorge, ex calciatore) e filippine (da parte di mamma Irene, canadese ma con i genitori originari di Manila), ad eccezione della difesa del titolo a Monterrey – ottenuta annullando cinque match point in finale alla colombiana Osorio – e degli ottavi ad Indian Wells. Non ha brillato neanche nei due “1000” disputati sulla terra in questo ultimo mese, Madrid e Roma, in entrambi eliminata al secondo turno. Il ritorno a Parigi, dove vinse il titolo juniores nel 2019, ha fatto rivedere – anche se ancora a tratti – la giocatrice che avevamo ammirato lo scorso anno sul cemento di New York. Due vittorie abbastanza agevoli nei primi due turni, contro Mladenovic e Siniakova, prima di un’aspra battaglia in cui ha dovuto lottare per quasi tre ore per avere la meglio per 7-5 al terzo sulla campionessa olimpica Belinda Bencic. Negli ottavi ha battuto, sempre in tre set, la statunitense Anisimova, in un match caratterizzato da diversi alti e bassi, in cui alla fine ha avuto la meglio la maggiore determinazione nei momenti cruciali della tennista di Montreal.

Della 19enne canadese sappiamo che è dotata di una tecnica eccelsa, con una mano molto sensibile e con un notevole senso dell’anticipo, che le consente di giocare a ridosso della linea di fondo anche grazie alla notevole velocità dei piedi. Quest’ultima una dote che ha potuto sviluppare proprio grazie a quello che diversi addetti ai lavori pensavano potesse essere un punto debole nel passaggio da junior a professionista, il fisico minuto. Che invece le permette di essere agile e veloce sul campo da gioco. Non sarà quindi un compito facile quello che attende la tennista azzurra, del resto siamo nei quarti di uno Slam. Però gli alti e bassi che anche in questo torneo hanno caratterizzato le prestazioni della n. 18 del mondo (che vincendo uguaglierebbe la miglior prestazione di una tennista canadese qui a Parigi, la semifinale di Eugenie Bouchard nel 2014), consentono di affermare che la 28enne tennista di Firenze ha le sue chances per cercare di essere la prima italiana a raggiungere la semifinale del Roland-Garros dopo Sara Errani nel 2015. E dalla serenità e dalla determinazione che traspaiono dalle parole e dagli occhi di Martina in questi giorni in conferenza stampa, in particolare nell’ultima dopo la vittoria su Sasnovich, siamo convinti se le giocherà fino in fondo.

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