ATP Parigi-Bercy: Ruud perde e saluta le Finals, Zverev e Rune avanti con un occhio su Torino

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ATP Parigi-Bercy: Ruud perde e saluta le Finals, Zverev e Rune avanti con un occhio su Torino

Cerundolo sconfigge in due set combattuti Ruud. L’idolo di casa Humbert si esalta ma è costretto a cedere ai colpi esperti di Zverev dopo tre ore e mezza di gioco. Rune supera con autorità Thiem in due parziali

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Alexander Zverev – ATP Parigi-Bercy 2023 (foto via Twitter @atptour)
 

F. Cerundolo b. [8] C. Ruud 7-5 6-4

Una prova eccellente quella di Francisco Cerundolo in questo match di secondo turno contro Casper Ruud, ottava tds. L’argentino si è imposto per 7-5 6-4 in un’ora e trentadue minuti di gioco, nei quali piccoli dettagli hanno fatto la differenza. Ad esempio, nella resa col servizio importante è stato il 71% di punti vinti con la seconda da parte del sudamericano, che poi grazie a ben 29 vincenti (il norvegese 13) ha chiuso il loro quinto scontro diretto – 2 a 2 nei precedenti, con Ruud vincitore dell’unica sfida tra i due sul cemento nella semifinale di Miami dello scorso annoportandosi per giunta in vantaggio 3-2 nei testa a testa. Questa sconfitta per Ruud significa un addio alle speranze per le Finals, dove quindi non potrà difendere la finale dello scorso anno. Cerundolo, nel mentre, stacca il pass per gli ottavi a Parigi Bercy, dove se la vedrà con il pericoloso Hubert Hurkacz.

IL MATCH: Sin dai primi scambi dell’incontro Cerundolo cerca di rendersi aggressivo appena può. Infatti, arriva il break in apertura per lui, che poi lo conferma con qualche difficoltà annullando pure una palla per l’eventuale immediato contro break avversario. Nel sesto gioco Ruud sfrutta uno spiraglio libero per infilarsi tra le difese dello sfidante, e alla terza opportunità gli strappa il servizio. La stessa dinamica avviene sul 5-4 in suo favore e, in questo caso, la palla break corrisponde a un preziosissimo set point. Cerundolo, però, rimedia con un’ottima smorzata seguita da una semplice volée e rimane a galla nel set. Un pessimo gioco in battuta del norvegese, poi, porta il tennista sudamericano a servire per il parziale, e quest’ultimo non fallisce nella missione, chiudendo così la prima frazione per 7-5 dopo quarantotto minuti. Il suo 78% di prime in campo e i 15 vincenti hanno decisamente fatto la differenza contro un Ruud non solidissimo.

Continuano le difficoltà in battuta per il finalista del Roland Garros. Nel secondo parziale, infatti, il norvegese tiene i propri turni di servizio soffrendo parecchio nonostante l’elevata percentuale di prime, fino a che nel settimo gioco si disunisce e regala il break all’avversario. In seguito, a Cerundolo basta tenere la battuta per un paio di giochi per portarsi a casa il match. Ed è proprio quello che fa. Con una stupenda resa con la seconda di servizio (12 punti su 15 nel secondo set) e ben 14 vincenti nel parziale, Cerundolo chiude il match con lo score di 7-5 6-4 dopo un’ora e trentadue minuti di gioco, cancellando così le ultime speranze di Ruud di partecipare alle Finals. Per l’argentino agli ottavi ci sarà il polacco Hubert Hurkacz.

[10] A. Zverev b. U. Humbert 6-4 6-7(3) 7-6(5)

Non ha di certo deluso le aspettative la partita che ha visto sfidarsi l’idolo di casa, supportato da quindicimila persone, Ugo Humbert in forma smagliante e il tedesco Alexander Zverev in cerca di punti in ottica Finals. L’incontro è durato tre ore e trentadue minuti e ha visto uscire vincitore il tennista teutonico con lo score di 6-4 6-7(3)7-6(5), dopo che nell’unico precedente con il transalpino ad uscire sconfitto fu proprio lui. Uno scontro tra gladiatori quindi, che ha visto moltissimi capovolgimenti nel corso di tutti e tre i set. Alla fine, però, a uscirne con il sorriso grazie alla sua arma letale, il rovescio, è stato Zverev, che grazie a questo successo si avvicina sempre di più alla qualificazione per le Finals di Torino, Rune e Hurkacz permettendo (oltre, chiaramente, a imprese improbabili di De Minaur e Khachanov). Prima di pensare a questo, però, il tedesco dovrà sfidare il rivale Stefanos Tsitsipas agli ottavi di Bercy. La benzina sarà poca per quest’incontro, ma nel tennis mai dire mai.

IL MATCH: Con il rumoroso pubblico dalla sua parte, Humbert ingrana la marcia giusta già da inizio partita portandosi a doppia palla break nel secondo gioco. Zverev, attento, cancella entrambe le chance dell’avversario e conquista il suo primo game. Giocando in modo aggressivo l’idolo di casa tiene i propri turni di battuta agevolmente scatenando la carica dei tifosi sugli spalti. Con colpi molto profondi, poi, il transalpino torna a palla break nel sesto game, ma qui di nuovo Zverev si fa trovare pronto e con il suo fedele servizio sventa due pericolose opportunità per l’avversario. Nel gioco seguente la situazione si ribalta. È Humbert questa volta a farsi coraggio e ad annullare ben quattro palle break in favore del tedesco che, a sua volta, nell’ottavo game ne cancella altrettante al rivale. Fino ad ora è un festival delle palle break annullate: quattro dal francese nei suoi turni di servizio, otto in quelli del teutonico. Finalmente sul 4-4 Zverev, alla sesta occasione da inizio incontro, strappa il servizio all’avversario e dopo un’ora e sei minuti di lotta chiude il primo parziale con il punteggio di 6-4. Chiaramente, non prima di aver annullato l’ennesima palla del possibile contro break!

Nostalgici – se così si può dire – delle avventure trascorse nel primo set, sia Humbert che Zverev offrono break point nei rispettivi primi turni di servizio. Il francese ne concede una, il tedesco due. Neanche a dirlo, tutte annullate con carattere per lasciar poi scorrere vacillante la regola dei servizi. Il pallino del set passa nelle mani del teutonico a seguito di un gioco perfetto, il quinto, dove in risposta si rende spesso aggressivo e strappa la battuta a un Humbert che è costretto a giocare in molti casi metri dietro la linea di fondo. Dopo aver confermato il break a 0 Zverev spaventa Humbert in risposta anche nel gioco seguente. Il transalpino, però, reagisce con grinta, ma nell’ottavo gioco spreca in svariate occasioni e lascia scappare l’avversario sul 5-3. Al momento di servire per il match il campione del 500 di Amburgo subisce un moto d’orgoglio dell’avversario che, facendosi traghettare dal pubblico di casa, si riprende la battuta e per giunta si garantisce il tie-break. Nonostante cerchi addirittura di chiudere prima portandosi a due punti dal set, Humbert si fa trascinare da Zverev al tie-break e qui un banale errore di dritto del tedesco in un suo turno di battuta consente al transalpino di avanzare sul 4-1. Impeccabile quando è lui a dover battere, il 25enne di Metz sprigiona un tennis d’alta scuola che mette alle corde Zverev. Dopo un’ora e otto minuti il secondo set è di Humbert. Si va al terzo.

Dopo quattro game filati lisci in battuta, Humbert alza l’asticella del suo livello di gioco e inizia a spingere maggiormente cercando spesso gli angoli. Zverev, che appare decisamente più stanco dello sfidante, fatica a tenere il ritmo imposto dall’avversario ed è costretto a lasciargli il servizio. Confermato il break con carattere, il mancino francese lotta nel game successivo in battuta, annulla proprio con questo colpo tre palle break, ma Zverev lo obbliga svariate volte a dei bracci di ferro estenuanti che dopo tre ore di match gli regalano il contro break. Avvenuto il sorpasso, il tennista tedesco cerca di chiude il match martellando con il suo rovescio, ma di cuore Humbert risponde e aggancia sul 5-5. Il tie-break è il giusto compromesso per chiudere una partita che fino ad ora è durata duecento minuti, e subito a partire con coraggio è proprio l’idolo di casa, che sembra non subire più di tanto la legge del ‘braccino’ e va al cambio di campo in vantaggio 4-2 con un minibreak in tasca. Zverev però non si dà per vinto, si riprende il servizio perso, tiene i suoi due turni di battuta con autorità e vola sul 5-4. Humbert nell’undicesimo punto non riesce a controllare un rovescio del tedesco terminato sulla linea di fondo campo. Poi, con la stessa inestimabile arma Zverev chiude questo match maratona, durato tre ore e trentadue minuti, con il punteggio di 6-4 6-7(3) 7-6(5) e riduce così sempre di più la distanza tra lui e le Finals di Torino. Prima, però, agli ottavi di Parigi Bercy dovrà vedersela con il rivale Stefanos Tsitsipas.

[6] H. Rune b. [Q] D. Thiem 6-4 6-2

Nessun eccessivo problema quest’oggi per Holger Rune contro il veterano austriaco, sempre pericoloso oltre che bello da veder giocare, Dominic Thiem. Il tennista danese ha liquidato l’ex campione dello US Open con il punteggio di 6-4 6-2 in un’ora e trentuno minuti di gioco. I due si erano affrontati solamente un’altra volta – a Montecarlo quest’anno – e a uscirne vittorioso fu anche in quel caso Rune, che oggi ha espresso un ottimo tennis sia al servizio sia da fondo campo. Il campione in carica, infatti, ha avuto successo l’81% di volte in cui ha messo la prima in campo e ha terminato il match con 28 vincenti a fronte di 18 gratuiti (l’avversario 16 e 24). Per il nuovo sorvegliato di Boris Becker la gara di qualificazione alle Finals è ancora sotto controllo, poiché in questo momento si trova ancora sopra di 215 punti sul per ora nono Hubert Hurkacz. Anche Alex de Minaur e Karen Khachanov sono ancora in pista per la qualificazione a Torino, ma per loro la riuscita di questo obiettivo è a dir poco improbabile per la mole di punti che mancano dall’attuale ottavo che risulta essere proprio Rune. Quindi, sembra proprio che a giocarsi l’ultimo posto alle Finals saranno Rune e Hurkacz. Per il finalista di Roma agli ottavi di Bercy ci sarà quel Daniel Altmaier che ha potuto beneficiare del ritiro di Fritz (fuori dalla corsa a Torino dopo questa vittoria di Holger) per avanzare fino al turno dei migliori sedici.

IL MATCH: Partenza con il piede sull’acceleratore quella di Thiem che, oltre a tenere con solidità i suoi turni di servizio, in risposta mette bene i piedi dentro al campo e con aggressività si procura una palla break. Rune non trema, lascia andare il braccio e venendo talvolta a rete rimane incollato all’avversario nello score. Il tennista austriaco pasticcia nel settimo game nel quale mette a segno svariati doppi falli e un calo di attenzione incombe su di lui. Rune ne approfitta subito strappandogli il servizio. La stessa deconcentrazione colpisce il giovane danese nel gioco seguente, dove commette anche lui un paio di doppi falli e regala all’avversario tre palle break consecutive. Ottime prime però cancellano tutte queste chance austriache e Rune con un ace sulla ‘t’ conferma così il break conquistato poco prima. Tenendo poi il suo turno di battuta nonostante qualche sbavatura, il numero 7 ATP riesce ad accaparrarsi il primo set con lo score di 6-4 dopo quarantanove minuti di gioco.

I due continuano a dare spettacolo con risposte fulminee, scambi a rete divertenti e in generale punti combattuti. Nel terzo gioco Rune riesce a mettere parecchio in difficoltà Thiem, che spesso si fa trovare impreparato in uscita dal servizio e si fa così brekkare alla terza chance concessa nel game. Non bastano stupendi rovesci da museo al tennista austriaco per riprendersi il servizio appena concesso. Il giovane danese conferma quindi il break a 30, e nel gioco seguente sfrutta un completo passaggio a vuoto dell’avversario – che mette a segno uno dopo l’altro errori su errori – per strappargli nuovamente la battuta e portarsi sul 4-1. Thiem ci prova a reagire per riprendersi almeno uno dei due break, ma le sue accelerazioni terminano sfortunatamente fuori di pochi centimetri portandogli sconforto e Rune, in fiducia, termina così il match con lo score di 6-4 6-2 dopo novantuno minuti di tennis. Per il danese, che ora con la più grande probabilità si giocherà un posto alle Finals di Torino con Hurkacz, agli ottavi ci sarà il tedesco Daniel Altmaier.

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