ATP Parigi-Bercy, niente doppio Sinner-Wawrinka. Forfait di Fritz, avanti Hurkacz e Zverev

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ATP Parigi-Bercy, niente doppio Sinner-Wawrinka. Forfait di Fritz, avanti Hurkacz e Zverev

Stan si ritira dopo le fatiche del match di singolare finito nella notte contro Thiem. L’americano saluta la corsa per Torino, restano in lizza il tedesco e il polacco

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Jannik Sinner - Shanghai 2023 (foto Rolex Shanghai Masters)
 

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Jannik Sinner non avrà l’impegno del doppio al Masters 1000 di Parigi-Bercy. Ha infatti dato forfait Stanislas Wawrinka, che non ha recuperato dal match chiuso (e perso) contro Dominic Thiem alle 2.22 della notte tra lunedì e martedì. La coppia italo-svizzera è stata rimpiazzata nel tabellone di doppio dalla coppia composta dall’ecuadoriano Gonzalo Escobar e il kazako Aleksandr Nedovyesov. Saranno loro ad affrontare nella giornata di martedì Novak Djokovic e Miomir Kecmanovic.

C’è inoltre un altro forfait importante da segnalare, ma nel tabellone di singolare. Si è infatti ritirato dal torneo l’americano Taylor Fritz, che ha alzato bandiera bianca per un problema agli addominali avvertito a seguito del match vinto contro Sebastian Baez. L’infortunio costringe l’americano a rinunciare alle sue possibilità di rientrare in corsa per le ATP Finals di Torino. Daniel Altmaier avanza agli ottavi del torneo: affronterà Thiem o Rune.

Sempre per quanto riguarda la corsa a Torino, nella prima parte della giornata di oggi si sono registrate due importanti quanto faticose vittorie, quelle di Alexander Zverev contro Marton Fucsovics e di Hubert Hurkacz ai danni di Sebastian Korda. Ecco come sono andati i match.

[10] A. Zverev b. [Q] M. Fucsovics 4-6 7-5 6-4

Ha dovuto sudare sette camicie Alexander Zverev per sbarazzarsi del qualificato Marton Fucsovics al primo testa a testa con il tedesco. Il tennista ungherese ha espresso un gioco molto aggressivo per tutto il match, ma alla fine la maggior caratura del teutonico ha prevalso dopo due ore e trentotto minuti. Qualche risposta azzeccata in più da parte di Zverev e una resa leggermente maggiore al servizio lo catapultano così al secondo turno di quest’ultimo 1000 dell’anno, nonostante, come lui stesso ha affermato nell’intervista post-partita, abbia fatto molta fatica con i rimbalzi raso terra dovuti alla superficie. Con una sicurezza sempre più viva di poter esserci alle Finals di Torino, il tedesco sfiderà ai sedicesimi il vincente del match Giron-Humbert.

IL MATCH: A partire in battuta è Fucsovics che, insieme all’avversario, mostra subito al pubblico su che coordinate si giocherà la partita. Per farla breve, nei consueti, preziosi e spesso rapidi turni di servizio da cemento indoor. Le poche dinamiche di gioco che traspaiono dai primi giochi mettono in luce gli scambi nella diagonale del rovescio dove, per ora, Zverev ha prevedibilmente la meglio e la tendenza efficace di Fucsovics nell’andare spesso a prendersi il punto a rete. La regola dei servizi, però, fa il suo corso senza intoppi con entrambi i giocatori precisi nel mettere in campo un’elevata percentuale di prime. Ma ecco che nel decimo game, quello in cui Zverev è costretto a servire per rimanere nel set, avviene l’inaspettato twist. Il tennista ungherese è coraggioso a prendere in mano il pallino dello scambio in un paio di casi; poi, mette a segno un ottimo passante di dritto e con un doppio fallo dell’avversario chiude a sorpresa il primo parziale dopo quaranta minuti.

A partire con il vantaggio di servire per primo è ancora il tennista ungherese, che tiene il primo gioco a 0 con fermezza e continua a rimanere in testa nello score. L’avversario risponde con la stessa moneta e tiene viva la regola del primo parziale. Nel quarto gioco, però, il tennis compatto ed estenuante da fondo campo di Fucsovics continua e impensierire Zverev, che gli concede una pericolosa palla break. Il numero 52 al mondo commette un grave errore di rovescio e permette così allo sfidante tedesco di rimanere a galla nel punteggio. Nel game successivo il qualificato ungherese diminuisce la potenza dei suoi colpi e il giocatore teutonico non se lo fa ripetere. Dopo essersi procurato tre palle break consecutive, le prime del match da parte sua, la decima tds spreca un paio di occasioni ed è vittima di alcune prodezze dell’avversario, che cancella ben quattro opportunità e avanza sul 3-2. Sul 4-4 Zverev torna a impensierire l’avversario giocando un tennis vario. Grazie a ciò arrivano, quindi, due ulteriori palle break, ma ancora il numero 9 ATP le spreca con due brutti errori e nel gioco seguente è costretto a servire per rimanere nel match. Portato a termine il pericoloso compito, il campione del 500 di Amburgo sprigiona colpi aggressivi, precisi e vari allo stesso tempo, che portano Fucsovics a correre da una parte all’altra del campo. Con numerose discese a rete Zverev strappa così la battuta all’avversario e va a servire per il set. Abbandonato dai suoi colpi che fino a qualche gioco prima sembravano montanti, Fucsovics regala il secondo parziale al tedesco dopo sessantuno minuti. Si va al terzo.

All’inizio della frazione decisiva continua l’imprecisione di Fucsovics con i fondamentali. Nel game d’apertura il tennista ungherese regala palle break a Zverev, che alla terza occasione concretizza con il suo micidiale rovescio e strappa subito il servizio allo sfidante. Lo stesso rovescio che gli ha regalato gioie, nel gioco successivo lo tradisce – ben tre errori con questo colpo – e il numero 52 al mondo si riprende il break. Annullate due ulteriori chance che l’avrebbero portato a perdere la battuta, Fucsovics attua il sorpasso nei confronti dell’avversario, che però gli rimane addosso nel punteggio. Alternandosi con successo nei turni di battuta, i due tennisti procedono a pari passo nel parziale decisivo fino a che, dopo un gioco ad altissima intensità, Zverev brekka l’avversario nel nono game e va a servire per il match. Con un eccellente gioco in battuta il tedesco arriva alla vittoria dopo due ore e trentotto minuti di tennis sofferto, ma ripagato con una possibilità sempre meno remota di potersi giocare le Finals a Torino.

Tra gli altri incontri si registrano il successo di Tomas Martin Etcheverry ai danni di Miomir Kecmanovic con il punteggio di 4-6 7-6(6) 6-4 dopo quasi tre ore di gioco, e a seguito di un match point annullato nel secondo parziale da parte dell’argentino. Sorride, invece, il serbo Dusan Lajovic – entrato in tabellone come LL – vittorioso per 7-5 6-3 sulla WC di casa Benjamin Bonzi.

H. Hurkacz b. S. Korda 6-3 6-7(6) 6-3 (Paolo Pinto)

Che sia lo sport del diavolo è noto a tutti, ma stavolta a beneficiarne è stato lo spettacolo. Hubert Hurkacz passa il turno soffrendo ma tenendo vive le speranze di approdare alle Finals di Torino. Il polacco, però, per battere Sebastian Korda ha dovuto ricorrere al terzo set, dopo aver servito per il match nel decimo game del secondo set e dopo essersi sprecato un matchpoint nel tiebreak, H. Hurkacz b. S. Korda 6-3 6-7(6) 6-3 il punteggio finale. Sull’esito del match ha influito un infortunio al polso di Korda dolorante nel finale della gara.
Una gara che ha dovuto vincere due volte, con tanti momenti spettacolari per un braccio di ferro costante che, alla fine, ha visto il lieto fine in casa Hubert. A proposito dello sport del diavolo, Korda tra Shangai e Parigi-Bercy non aveva avuto nessuna palla break a disposizione. La prima è arrivata nel momento in cui il polacco ha servito per chiudere i conti dopo un’ora di partita. L’americano ha avuto coraggio e ha messo pressione al suo avversario che ha cominciato a smarrire la prima e a concedere qualcosa.
Il tie-break del secondo set è stata pura follia con lo statunitense avanti 5-0: il polacco ha una crisi di nervi, sembra andar di fretta, ma il suo rivale lo aiuta nella rimonta che lo porta a infilare sei punti di fila e ad arrivare al matchpoint. Korda risale la corrente e ringrazia l’errore di dritto di Hurkacz che gli regala il terzo set. Nel primo parziale non c’è stata storia con il polacco a dominare con il suo servizio con il quale ha dispensato complessivamente 15 aces, ben 10 nel terzo.
Korda ha perso il servizio nel secondo game e ha rischiato di subire il secondo break del parziale nel sesto gioco. Chiuso il primo parziale 6-3, nel settimo game, Hurkacz ottiene il break con l’americano che concede parecchio al suo avversario. Sul 5-4, è Korda a salire di livello e a mettere spalle al muro il polacco. Ne nasce una nuova gara sino all’ottavo game del terzo set, momento nel quale è il polso di Korda a entrare in scena e a condizionare l’esito finale della gara. La vittoria mantiene aperte le porte delle Finals a Hurkacz che, forte dei suoi 10 aces piazzati nel set decisivo, continua a inseguire Torino.

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