Sinner per il n.1 (Bertolucci, Cocchi, Azzolini)

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Sinner per il n.1 (Bertolucci, Cocchi, Azzolini)

La rassegna stampa di martedì 23 aprile

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Per diventare n.1 Sinner deve sfruttare questo momento (Paolo Bertolucci, Gazzetta dello Sport)

Nei tornei di tennis conta solo chi alza i trofei nella finale della domenica e ovviamente è sempre dietro l’angolo l’exploit dei giocatori sulla carta sfavoriti, che poi è uno dei motivi per cui le teste di serie raramente completano il loro cammino. Non può, però, passare inosservata la prima testa di serie che Madrid ha riservato a Iannik Sinner, per un italiano è la prima volta che accade in un 1000 ed è giusto gioire […] Stavolta mancherà sicuramente Djokovic e non sappiamo in quale condizioni si presenterà Alcaraz, dopo aver saltato la prima parte della stagione sulla terra. Poi ci saranno tutti gli altri che ambiscono a un risultato di prestigio. Penso a Tsitsipas e a Ruud, entrambi dalla parte dell’azzurro: sulla terra sono i due che hanno dimostrato di essere più “on fire” assieme a Jannik. Subito dopo metto Zverev e Medvedev, per Madrid secondo me non si esce da questi cinque. Ma attenzione: i primi due hanno speso molto a Montecarlo e a Barcellona e prima o poi pagheranno, forse già a Roma; […] Altri come Sinner, Medvedev, Zverev e lo stesso Alcaraz devono ragionare in maniera diversa. Bisogna tenere presente due cose: la prima è l’altura che favorisce un gioco più aggressivo, con meno scambi; la seconda riguarda Jannik e i carichi di lavoro che ha svolto in quest’ultima settimana, quanto potrà essere imballato, perché sicuramente non sarà sciolto. Madrid è un torneo importante, dove non ha punti da difendere, tutto quello che verrà lo aiuterà a ridurre la forbice da Djokovic. Andrà valutato giorno per giorno, anche se il suo obiettivo dichiarato è Roma-Parigi e poi l’erba e l’Olimpiade […] Ormai è il numero 2 del mondo e ha giocato gli ultimi mesi da numero 1, sono altri i giocatori che devono fare questi conti, per entrare nei tabelloni con posizioni migliori. Quando arrivi a essere uno dei primi cinque al mondo guardi solo a chi ti è davanti e a quello che ti manca per superarlo. Non ho dimenticato Djokovic: dopo l’America, il numero 1 salta anche Madrid e tira dritto verso í suoi obiettivi, Parigi, l’Olimpiade e Wimbledon. Tutto il resto sarà necessariamente preparazione. Lo abbiamo visto a Montecarlo, è ancora un Nole al 70 per cento che ha capito di dover lavorare molto per giocarsela con i migliori. È inutile, insomma, andare a Madrid ingolfato, glielo suggerisce la carta d’identità. Ma nei grandi appuntamenti ci sarà e non da comparsa.

Missione numero 1 (Federica Cocchi, Gazzetta dello Sport)

Doveva essere un torneo di passaggio, una preparazione per gli Internazionali. E adesso? Adesso le cose cambiano. Perché Novak Djokovic ha detto no a Madrid, e Jannik Sinner ha l’occasione di accorciare, e di molto, le distanze dal numero 1 al mondo che ha festeggiato le 422 settimane di permanenza sul trono. La terra veloce della Caja Magica, in altura, non è mai stata tra i posti del cuore dell’altoatesino che conta come risultato migliore da quelle parti gli ottavi di finale del 2022,
sconfitto da Felix Auger Aliassime. Ma stavolta è diverso […] Siamo un po’ viziati, bisogna ammetterlo, ma una buona notizia tira l’altra e adesso tutta l’Italia sogna di vedere l’impresa delle imprese. Quella che nessuno quasi ha il coraggio di nominare. Ma qui siamo spavaldi, e lo faremo per voi: passare da Madrid per diventare numero 1 al mondo al Roma […] Non si comincia nemmeno a discutere se prima il tennista italiano più forte di tutti i tempi (ora si può dire, vero?) non andrà molto (molto) avanti a Madrid. I 1000 punti del titolo sarebbero proprio una manna dal cielo: in caso di vittoria alla Caja Magica, Sinner si presenterebbe sul Centrale del Foro Italico con 9570 punti (considerando i 90 scaduti del 2023), contro i 9810 di Novak Djokovic (con i 180 punti del 2023 già scontati). E l’azzurro, in caso di successo a Roma, arriverebbe dunque a 10.570 punti, mentre il serbo, anche in caso di finale, potrebbe raggiungere al massimo 10.410 punti, comunque dietro Sinner […] Ieri alla Caja Magica, sede del torneo, si è svolto il sorteggio. Non c’era Sinner, uno dei pochissimi assenti la sera prima al Clasico, ma il campione degli ultimi due anni Alcaraz, al momento escluso dalla corsa al numero 1 […] Adesso lo spagnolo sta attraversando un momento complicato dal punto di vista del fisico, con il braccio destro che lo ha rallentato nella corsa sulla sua amata terra rossa. Jannik la terra rossa non l’ha mai amata particolarmente, ma descriverlo come uno che non la sa domare, forse, è stato eccessivo: «Ci ho giocato da quando avevo 13 anni… Sono un giocatore più da cemento, ma non significa che non possa fare bene anche sul rosso». Il sorteggio ha deciso di mettere Jannik Sinner insieme a Daniil Medvedev, Casper Ruud e Stefanos Tsitsipas […] C’è di tutto sul percorso dell’altoatesino che inizierà il suo cammino con un derby contro Lorenzo Sonego, se il torinese riuscirà a battere un qualificato nel suo primo turno […] In semifinale, Sinner poi potrebbe ritrovare uno tra Medvedev, battuto l’ultima volta sul cemento di Miami, o Stefanos Tsitsispas, con cui ha perso la semifinale nel Principato dopo quella non-chiamata arbitrale e i crampi «da nervosismo». In finale poi, sempre secondo tabellone, ci dovrebbe essere uno tra Alcaraz, stato di forma permettendo, e Alexander Zverev, che a Madrid ha anche vinto, battendo in finale il nostro Matteo Berrettini, qui assente per tonsillite. Oltre a Sinner e Sonego, il torneo ci propone altri quattro italiani come possibili protagonisti. Lorenzo Musetti, testa di serie numero 28, attende il brasiliano Seyboth Wild o Roman Safiullin al 2° turno; Matteo Arnaldi debutterà con l’australiano O’Connell e, al 2° turno, un possibile confronto con Medvedev; Flavio Cobolli sfiderà il cileno Tabilo mentre Luciano Darderi se la vedrà con Gael Monfils. Si parte domani con il tabellone maschile: per Jannik bisognerà aspettare venerdì o sabato.

Sinner a lezione di numero 1, ma non deve avere fretta (Daniele Azzolini, Tuttosport)

In fondo, è sempre meglio saperlo in anticipo, che cosa accade quando sei lassù, sulla vetta del tennis. Dicono si avverta un’aria diversa, più fine, rarefatta, ma rigenerante. Un’aria da alta montagna, che Jannik Sinner ben conosce […] Da lassù basta sporgersi per osservare gli inseguitori che arrancano, e si può allungare una mano per avere la sensazione di toccare il cielo con un dito, ma cadere fa male due volte, perché il tonfo lo avvertono tutti e le ferite, quelle mentali soprattutto, sono più difficili da curare. Eppure, da qualche parte, il nostro Semola doveva pur cominciare, è scritto nel programma degli apprendisti numeri uno […] Del resto, se manca Djokovic tocca al numero due della classifica farne le veci, e poco importa se questo apprendistato si stia rivelando una marcia a tappe forzate, quasi il tennis avesse fretta di mettere il nostro alla prova delle molteplici situazioni che un numero uno si trova a gestire. Come ti comporti quando ti fanno sparire da sotto il naso un punto che con ogni probabilità sarebbe valso la vittoria, del match e del torneo? Come te la cavi quando hai intenzione di giocare un torneo per completare l’allenamento in vista degli impegni che ti servono di più, e per la prima volta ti trovi a guidare il gruppo, come prima testa di serie? E qual è il giusto atteggiamento quando hai programmato la possibilità di essere in testa alla classifica nel corso della stagione e i tuoi avversari più celebrati ti invitano a esserlo subito, facendosi di nebbia nei tornei che dispensano più punti per la classifica? […] Djokovic è alla ricerca di se stesso, e la scelta di saltare Madrid significa che ancora non si è ritrovato, non del tutto quanto meno. Alcaraz invece è iscritto, numero due in tabellone, ma chissà se poi giocherà davvero […] E infatti, le possibilità che Sinner sfruttando il momento, possa diventare rapidamente numero uno sono in costante aumento. Ma la via più breve passa comunque per due imprese ravvicinate e consecutive, di fatto estremamente complicate: la vittoria a Madrid e subito dopo quella a Roma. Questa è l’unica condizione per debellare in un sol colpo Djokovic e Alcaraz senza concedere repliche agli avversari […] L’impresa è nelle corde di Sinner, ma il rischio è oltremodo alto. Vale la pena spremersi per un obiettivo che potrebbe presentarsi più comodo al giro di giostra successivo? A Parigi Djokovic mette in palio i duemila punti vinti un anno fa, mentre Jannik ha appena 45 punti da scartare. L’unica variabile è che il successo a Madrid gli venga donato senza affannose spremiture di energie da parte sua, quasi senza colpo ferire insomma. «Roma, Parigi e le Olimpiadi sono gli obiettivi. A Madrid penserò a giocare qualche buon match e completare la preparazione», aveva detto Sinner, prima della nomination a testa di serie numero uno. Insomma, la leadership del tennis è un traguardo sacrosanto, ma non l’unico. La fretta, si sa, è un motore importante per gli appassionati, ma non una buona consigliera per i campioni. Sta a Jannik e ai suoi compagni di cordata scegliere il percorso giusto. Tanto più che Madrid è da sempre un torneo sdrucciolo […] E poi, è davvero difficile pensare che gli avversari abbiano voglia di regalare qualcosa a Sinner Dalla sua parte il sorteggio ha posto Kachanov e Jarry per gli ottavi, Ruud (in gran forma, lo si è visto nella finale a Barcellona) e Dimitrov per i quarti, Medvedev o Tsitsipas per la semifinale. Con il probabile derby con Sonego – il quinto dal febbraio 2023, il primo sul rosso, ma 4-0 i precedenti – a dare il via ai giochi. Alcaraz non sta meglio. C’è Musetti in terzo turno (3-1 i testa a testa), Struff o Humbert negli ottavi, Rune o Rublev nei quarti, prima di una semifinale con Hurkacz o Zverev, che a Madrid ha giocato tre finali e vinte due […]

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