Carlos dice no, Jannik c'è (Crivelli). Alcaraz salta Roma, caos terra (Giammò). Alcaraz rinuncia a Roma, Sinner cauto ottimismo (Strocchi)

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Carlos dice no, Jannik c’è (Crivelli). Alcaraz salta Roma, caos terra (Giammò). Alcaraz rinuncia a Roma, Sinner cauto ottimismo (Strocchi)

La rassegna stampa di sabato 4 maggio 2024

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Carlos dice no, Jannik c’è (Riccardo Crivelli, La Gazzetta dello Sport)

Roma per adesso non è l’anagramma di amor. Anzi, a quattro giorni dall’inizio del torneo maschile, per due giovani principi del Foro che cullano l’ambizione di farsi re, la città eterna ha un orizzonte tormentato. Sinner, l’eroe di casa per cui un Paese intero è pronto ad impazzire, ci arriverà con un’anca dolorante e con pochissimi allenamenti sulle spalle, mentre il grande amico-rivale Alcaraz addirittura non ci sarà. Il dubbio La cattiva novella è arrivata ieri all’ora di pranzo, attraverso il consueto post sui profili social personali di Carlitos: «Ho sentito dolore dopo aver giocato a Madrid, un fastidio al braccio. Ho fatto degli esami e ho un edema muscolare nel pronatore rotondo, conseguenza del mio ultimo infortunio. Purtroppo non potrò giocare a Roma. Ho bisogno di riposo per riprendermi e poter giocare al 100% senza dolore». Dunque il guaio emerso a Montecarlo e che gli ha impedito di giocare in Costa Azzurra e poi a Barcellona, si è aggravato con le quattro partite disputate alla Caja Magica e la ricaduta potrebbe avere un riverbero pericoloso sul futuro prossimo, ovvero il Roland Garros, mai così a rischio per il prodigio spagnolo che domani fa ventun’anni, un compleanno decisamente triste. In pratica, salvo la breve parentesi madrilena, Alcaraz fin qui ha saltato tutta la stagione sulla terra europea con pesanti conseguenze sul ranking (nel 2023 aveva vinto sia a Barcellona sia a Madrid), e più che puntare al numero uno adesso deve guardarsi le spalle da Medvedev per il n.3, anche se l’infortunio del russo adesso gli concede un po’ di respiro e al Foro difendeva comunque appena 45 punti (terzo turno un anno
fa). Contro il tempo. A proposito di classifica, il ritiro di Madrid impedirà a Sinner di dare l’assalto al primato di Djokovic già agli Internazionali, ma in queste ore i calcoli e i numeri sono l’ultimo dei suoi pensieri. Jannik avrebbe voluto passare un paio di giorni con in genitori in Alto Adige prima di scendere a Roma, ma l’infiammazione all’anca destra richiede cure e attenzioni particolari: innanzitutto riposo e poi fisioterapia mirata per garantirgli il recupero ideale in vista di un appuntamento ritenuto giustamente fondamentale. Quindi la Volpe Rossa resterà a Montecarlo dove ha a disposizione la palestra e tutte le attrezzature per una proficua e rapida riabilitazione; un viaggio così lungo, inoltre, non farebbe che aggiungere stress in un momento della stagione già sovraccarico di impegni. […] Per questo ravvicinamento agli Internazionali deve essere gestito con la massima cautela: Jannik non toccherà la racchetta fino a Roma dove arriverà domenica sera e, salvo novità dell’ultimo minuto, sarà alla Fontana di Trevi per il sorteggio di lunedì a mezzogiorno e nella stessa giornata, di pomeriggio, comincerà ad allenarsi in campo. Secondo gli ultimi rumors, potrebbe debuttare venerdì 10: per Roma, saranno i sei giorni più lunghi.

Alcaraz salta Roma, caos terra (Roland Giammò, Il Corriere dello Sport)

Carlos Alcaraz salterà gli Internazionali BNL d’Italia a causa di «edema muscolare al pronatore rotondo» (avambraccio; ndr), lo stesso che lo costrinse al ritiro anticipato dai tornei di Montecarlo e Barcellona e che a Madrid è tornato a fargli visita, condizionandone le prestazioni fino all’eliminazione patita per mano di Andrey Rublev ai quarti di finale. «E una conseguenza della mia ultima lesione – ha scritto il murciano sui suoi profili social – e disgraziatamente non potrò giocare a Roma. Ho bisogno di riposo per recuperare e poter giocare senza dolore al 100%. […]. Ad Alcaraz il ritiro a Madrid, dove scendeva in campo da campione in carica, è costato 800 punti nel ranking mondiale, che sommati agli altri 500 lasciati in Catalogna lo hanno ulteriormente allontanato dalla seconda posizione attualmente occupata da Jannik Sinner. A Roma l’anno scorso Alcaraz fu eliminato al secondo turno, ma è a Parigi che ora guarda il nr.1 spagnolo, allo Slam dove nel 2023 giunse sino in semifinale e dove quest’anno si giocherà anche il torneo olimpico. CASO MADRID. L’altro ieri, sempre da Madrid, è arrivato anche il ritiro di Daniil Medvedev, russo n.4 del ranking, infastidito da un problema all’anca – anche lui – che potrebbe ora pregiudicarne la partecipazione al Masters 1000 romano, vinto l’anno scorso. E ieri è stata la volta di Jiri Lehecka, il giustiziere di Nadal, fermatosi in lacrime (schiena in tilt). Se a questi tre stop aggiungiamo anche quello occorso a Jannick Sinner è facile intuire come non di sole coincidenze si tratti, ma di tre indizi da cui emerge chiara una sentenza: il torneo di Madrid, così collocato in calendario, più che un’occasione comincia a essere un vero e proprio rischio da evitare. Incastrato nel calendario tra il Masters 1000 di Montecarlo e quello del Foro Italico (con l’Atp 500 di Barcellona come spartiacque tra i due), ultimo test prima del via del Roland Garros, il torneo è un “mandatory” e non dà ai top player alcuna scelta: va
giocato.[…]. Questione di calcoli, conteggi, sensazioni fisiche e confidenza con rischio. Dall’alto della sua leadership, Novak Djokovic non si è presentato a Madrid ben sapendo che il suo primato non sarebbe stato intaccato in alcun modo. La defezione madrilena di Sinner in tal senso, ha un peso minore rispetto a quella di Alcaraz, così come il forfait del murciano al Foro intaccherà poco la sua attuale classifica. Che il torneo di Madrid, così come quello del Foro, siano stati recentemente spalmati su due settimane, potrebbe far pensare a tempi di recupero più lunghi. Ma la successione di eventi, tutti sulla terra, alla lunga ha finito col logorare diversi top playen lasciando così campo libero ad outsider Top 20. Se a questo si aggiungono anche le condizioni di gioco, contraddistinte da altitudine e umidità, rimbalzi e gittate con cui di volta in volta prendere confidenza, il risultato è un bivio tra l’ambizione e l’autoconservazione, con più di metà stagione ancora da giocare e lo spauracchio di doverla affrontare esponendosi a nuove ricadute. Una coperta troppo corta, sotto la quale l’Atp credeva di offrire maggiori chance ingolosendo i giocatori e che oggi invece impone una riflessione sulla sua reale utilità.

Alcaraz rinuncia a Roma, Sinner cauto ottimismo (Gianluca Strocchi, Il Corriere dello Sport)

Contro il logorio del tennis moderno forse bisognerebbe proprio ispirarsi all’imperturbabile Ernesto Calindri, che in uno spot tv di tanti anni fa, seduto a un tavolino in mezzo a una strada, beveva un amaro al carciofo e altre erbe senza curarsi di tutto il resto.[…]. E non è un tema che riguarda solo chi è nel circuito da lunga data visto che, dopo quattro mesi di stagione, a dover fare i conti con infortuni più o meno preoccupanti sono Carlos Alcaraz, Jannik Sinner, Daniil Medvedev e da ieri sera anche Jiri Lehecka. In particolare il 20enne spagnolo, che ha accusato una ricaduta dell’infortunio all’avambraccio destro che per cui aveva saltato Montecarlo e Barcellona e ha annunciato il forfait dagli internazionali d’Italia, al via mercoledì. «Ho sentito un po’ di dolore dopo aver giocato a Madrid, un po’ di fastidio al braccio – ha scritto Carlitos sui social -. Ho effettuato alcuni esami e ho un edema muscolare al muscolo pronatore, conseguenza del mio recente infortunio. Purtroppo non potrò giocare a Roma. Ho bisogno di riposare per poter recuperare e giocare senza dolore al 100%. Mi dispiace molto, ci vediamo l’anno prossimo». Un duro colpo per il murciano, considerato il principale candidato al successo nei grandi appuntamenti su terra. E arrivare al Roland Garros, che scatta il 20 maggio, con appena quattro match sul rosso non è certo l’ideale per chi ambisce ad alzare la Coppa dei Moschettieri dopo la semifinale 2023. Riposo e tanta fisioterapia è il menu di questi giorni per Sinner (22 anni), che dopo gli accertamenti svolti nel Principato, di cui non è stato comunicato l’esito, sta cercando di recuperare dall’infiammazione all’anca destra che lo ha indotto a ritirarsi nei quarti a Madrid. […] Filtra prudenza ma pure fiducia dall’entourage dell’azzurro, atteso domani nella Capitale, dove poi lunedì (giorno in cui verrà effettuato il sorteggio del tabellone principale) dovrebbe riprendere gli allenamenti per capire anche le sue sensazioni («ascoltare il mio corpo» aveva detto in Spagna). Il torneo maschile scatterà mercoledì, ma essendo esentato dal 1° turno, Jannik non esordirà prima di venerdì o sabato. È a serio rischio la presenza al Foro Italico anche di Medvedev e Lehecka, freschi di ritiro alla Caja Magica, il primo nei quarti per un problema all’inguine e il secondo in semifinale (la prima in un 1000) per infortunio alla schiena. «Sarebbe bello poter tornare dopo
aver vinto il titolo l’anno scorso, ma devo vedere che infortunio ho»
le parole del russo campione in carica. Il 22enne ceco, in lacrime, sul 3-3 del 1° set ha alzato bandiera bianca spalancando le porte della prima finale in un 1000 a Felix Auger-Aliassime, che nei quarti aveva approfittato del forfait di Sinner. Il canadese (Toni Nadal non è più parte attiva nel suo team) sfiderà domani per il titolo Andrey Rublev, che dopo lo sgambetto ad Alcaraz ha superato la prova del nove imponendosi 6-4 6-3 sullo statunitense Taylor Fritz, poco assistito dal servizio (55% di prime). Per il russo è la 25a finale in carriera, la quinta in un Masters 1000. Oggi, intanto, si
assegna il trofeo femminile: a contenderselo, come 12 mesi fa, Iga Swiatek e Aryna Sabalenka: le due più forti giocatrici del mondo si affrontano per la decima volta e il bilancio dice 6-3 per la polacca


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