Torneo Avvenire: il polso tradisce Ramazzotti. Beffa Arnaboldi

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Torneo Avvenire: il polso tradisce Ramazzotti. Beffa Arnaboldi

Al 51° Torneo Avvenire non ottime notizie per gli italiani, con Ramazzotti costretto al ritiro e Arnaboldi sconfitto anche se da un altro italiano, Francesco Forti. Tra le donne fuori anche la Tiglea

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Si lotta contro il tempo e contro l’acqua al Tc Ambrosiano. Dopo un week end di qualificazioni al caldo africano, il nubifragio di lunedì pomeriggio e la conseguente interruzione ha costretto gli organizzatori a una rincorsa affannosa per rimettere in pari il tabellone. Ma i miracoli a volte riescono, e nonostante la pioggia di stanotte, che ha ritardato l’inizio dei match di ottavi di finale del mercoledì, gli incontri di singolare sono tornati in pari, grazie ad alcuni doppi turni forzati nella giornata di ieri.

Dei 96 italiani al via nelle qualificazioni, sono 14 i superstiti, 9 ragazze e 5 maschi, che affrontano oggi gli ottavi di finale. Ma i tre derby femminili e i due maschili garantiranno almeno la presenza di cinque italiani nei primi otto del torneo. Le speranze tricolori sono tutte riposte in Francesco Forti, reduce dal successo nel torneo internazionale di Foligno e testa di serie n.8 (n.27 del ranking Tennis Europe) e Tatiana Pieri, numero 6 del seeding femminile.

Forti ha avuto bisogno del tie-break del terzo set per avere ragione di Federico Arnaboldi; dopo essere stato avanti 6-2 4-1, ha dovuto ricorrere alla sua maggiore esperienza (un anno a questa età può fare la differenza) e a un solido servizio nei momenti importanti del match, per superare il cuginetto di Andrea Arnaboldi, celebre anche per il recente record di lunghezza in un match sui tre set alle qualificazioni del Roland Garros. Il giovane Arnaboldi, classe 2000, ha però brillato per tenacia, evidentemente una dote di famiglia, riuscendo a trascinare la partita fino all’ultimo scambio nonostante lo svantaggio iniziale. Prosegue anche il percorso di Giacomo Giunta, che dopo aver estromesso la testa di serie n.2 (il serbo Miladinovic) si è ripetuto contro Gabriele Bosio in un match durato un set e concluso per 7-6 6-0.

Tra le donne, i guai per le italiane sono arrivati dall’argentina Maria Lourdes Carle, che ha superato nella stessa giornata prima la milanese di origine rumena Cristina Elena Tiglea, poi in serata un’altra lombarda, la sondriese Federica Rossi (classe 2001). Bene invece la palermitana Federica Bilardo, che lo scorso anno arrivò ai quarti, capace di eliminare la spagnola Arias Manjon, e la vogherese Enola Chiesa, che ha estromesso la testa di serie n.5, l’ucraina Anna Laguza. Da ricordare anche la prestazione di carattere della serba Danilovic, figlia dell’ex cestista Sasha, che ha superato con un doppio 6-3 la milanese di Garbagnate Alexia Carlone, mettendo in mostra tutta la grinta ereditata dal padre.

Spazio dunque agli ottavi e al doppio maschile, ritardatario per i problemi già citati di maltempo, ma che dovrebbe riportarsi in pari nel pomeriggio, sotto gli sguardi attenti di Silvia Farina, Stefano Pescosolido e Antonella Serra Zanetti, tecnici federali del settore giovanile, sempre presenti in queste giornate dal tempo incerto.

Luca Battocchio

Comunicato Stampa
La prima notizia di giornata arriva dall’infermeria, la seconda dal campo centrale. Una in mattinata, con il ritiro dopo soltanto due game del marchigiano Ramazzotti, costretto a lasciare il 51° Torneo Avvenire per colpa di un polso ballerino che, su ogni colpo, provocava dolore. L’altra invece all’ora dell’aperitivo, quando la wild card di casa Federico Arnaboldi ha lottato per tre set contro l’altro azzurro Francesco Forti, reduce dal successo nel torneo internazionale di Foligno e testa di serie n.8 del torneo (n.27 del ranking Tennis Europe). Un match sempre alla rincorsa, proprio come piace al cugino Andrea, che recentemente al Roland Garros ha brillato per spirito di volontà e tenacia. Dote di famiglia, evidentemente, perché anche il cuginetto del 2000 si è trovato sotto 6-2 4-1, prima di alzare il livello e portarsi fino al tie-break del terzo set. È stato il match di giornata, e a fare la differenza in favore di Forti è stata la maggior esperienza (e l’anno in più) in questo tipo di situazioni. Il tutto unito alla capacità di servire alla grande in ogni momento caldo (per due volte sotto 0-30 e sulla palla break del nono gioco che avrebbe mandato Arnaboldi a servire per il match). Anche perché il canturino, tesserato proprio al Tc Ambrosiano, era andato sotto 4-1 anche nel parziale decisivo, riuscendo però sempre a non scomporsi. Restando in campo maschile, prosegue il percorso di Giacomo Giunta, che dopo aver estromesso la testa di serie n.2 (il serbo Miladinovic) si è ripetuto contro Gabriele Bosio in un match durato un set e concluso per 7-6 6-0.

Tra le donne, i guai per le italiane sono arrivati ancora per mano di chi ha fatto bene a Foligno, un’argentina questa volta. Si chiama Maria Lourdes Carle e in mattinata ha superato il 1° turno ai danni della milanese – rumena d’origine – Cristina Elena Tiglea (anche lei wild card del club ospitante). E anche lei in grado di impensierire la sudamericana, volando in avvio sul 5-2. Alla fine l’argentina ha messo le cose a posto, guadagnandosi il diritto di sfidare un’altra lombarda, la sondriese Federica Rossi (classe 2001). Match che si è giocato nel tardo pomeriggio (alcuni doppi turni, come quelli cui è stata forzata la sudamericana si sono resi necessari per portare in pari il programma dopo il maxi temporale di lunedì). Anche contro la valtellinese, Maria Lourdes Carle ha messo in mostra tutte le sue armi, che comprendono sensibilità, sagacia tattica e abilità nel variare. Il tutto a sopperire una statura e una conformazione fisica ancora da sviluppare e non certo destinata a trasformarsi in imponente. Le note positive arrivano invece da Federica Bilardo, palermitana già quarto-finalista nel 2014 e capace di eliminare l’iberica Arias Manjon. Bene anche la lombarda di Voghera Enola Chiesa, bravissima a sorprendere la testa di serie n.5, l’ucraina Anna Laguza. Troppa Danilovic invece per la milanese di Garbagnate Alexia Carlone: la serba, figlia dell’ex cestista Sasha, ha vinto con un doppio 6-3 senza far mancare urla, pugnetti ed espressioni da killer del campo. Mercoledì si comincia ancora alle 9, con in programma i match di terzo turno dei due tabelloni di singolare.

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