La settimana degli italiani: Cecchinato, finalmente! Fognini in ripresa, Vinci preoccupa - Pagina 2 di 2

Italiani

La settimana degli italiani: Cecchinato, finalmente! Fognini in ripresa, Vinci preoccupa

Nella settimana appena conclusa, buona prestazione di Fabio Fognini, che raggiunge i quarti a Barcellona e lascia ben sperare per un ritorno ai suoi livelli. Paolo Lorenzi si ferma a i quarti a Bucarest, Cecchinato ottiene i suoi primi successi ATP. Tra le donne, Vinci si arrende alla Siegmund e a un infortunio: male la Giorgi

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Tra le nostre giocatrici vi era invece curiosità per il ritorno nel circuito di Roberta Vinci dopo l’infausta trasferta spagnola di Fed Cup, nella quale aveva raccolto solo sei game nelle due sfide con Muguruza e Suarez Navarro. Oltretutto, il suo record personale nel Premier di Stoccarda, giocato sulla terra indoor, era piuttosto negativo (una sola vittoria in quattro precedenti partecipazioni) non prometteva nulla di buono. L’esordio contro Ekaterina Makarova, ventinovesima giocatrice del ranking che aveva sconfitto la nostra giocatrice tre volte su cinque, non era assolutamente agevole. Invece, sebbene al termine di una partita bruttina, con diversi errori gratuiti da ambo le parti, la numero 8 del mondo ha guadagnato l’accesso al secondo turno con il punteggio di 7-6(3) 4-6 6-4 in due ore e venti di gioco. L’avversaria del secondo turno, la beniamina di casa Julia Goerges, ventisettenne numero 57 del mondo, contro la quale aveva vinto i due precedenti, era sulla carta avversaria piuttosto agevole ed il campo ha confermato le previsioni: Roberta, che dopo pochi minuti già conduceva 4-0 nel primo set, concedendo vari lampi della sua classe, ha vidimato il pass per i quarti con una netta vittoria col punteggio di 6-3 6-4 in un’ora e venti minuti. La tarantina si è così imbattuta nella favola di questa edizione del Porsche Tennis Grand Prix, rappresentata dalla ventottenne teutonica Laura Siegemund, settantunesima giocatrice del mondo, la quale, partendo dalle qualificazioni, è arrivata alla finale sconfiggendo senza perdere un set, Halep, Radwanska ed appunto Roberta, che ha così sprecato la chance di conquistare il settimo posto della classifica che la vittoria nei quarti le avrebbe consegnato. Purtroppo la tarantina, probabilmente condizionata dal fastidio al piede che l’aveva costretta al ritiro negli ottavi a Miami e che l’ha fatta ritirare dal torneo di Praga in programma questa settimana, ha giocato male, sperperando da sola un vantaggio di 4-2 nel secondo set che poteva riaprire la partita, dopo un primo set fuggito nelle mani della tedesca col punteggio di 6-1: il calo finale ha così regalato alla tedesca l’accesso alle semifinali, archiviato col punteggio di 6-1 6-4.

A Stoccarda vi era pure Camila Giorgi, ripescata come lucky loser nel tabellone principale dopo aver perso 6-3 6-3 dalla diciannovenne americana Chirico nell’ultimo turno di quali (in precedenza la marchigiana aveva battuto la Kanepi 6-4 6-2 al secondo turno e la giovanissima wild card locale Hobgarski 6-3 6-4). Opposta al primo turno alla tedesca Annika Beck, numero 41 del mondo, contro la quale aveva vinto unico precedente, Camila pur giocando per diversi tratti della partita piuttosto bene, procurandosi diverse chances per incanalare a suo favore la partita, ha giocato male nei momenti chiave della partita, perdendo con un punteggio severo, più di quello che abbia fatto vedere il campo: la Beck ha difatti chiuso la partita col punteggio di 6-4 6-2 dopo 1h 38’.

Ad Istanbul era in programma anche un International Event da 250.000 dollari di montepremi al quale si è iscritta Karin Knapp: la tennista nata a Brunico al primo turno ha avuto una grande chance per ritrovare, dopo il pesante infortunio che l’ha tenuta per sei mesi lontana dal circuito, una vittoria che manca dal primo turno degli US Open 2015. Quello nella capitale turca era appena il terzo torneo post-rientro all’attività, dopo Miami e Katowice, per la Knapp: dopo che in Polonia aveva perso al terzo set contro la Broady al termine di un incontro combattuto, questa volta, contro la numero 81 del ranking Su-Wei Hsieh, prima è andata a servire per il match sul 7-6(3) 5-3, poi ha avuto addirittura un match-point sul 4-5: una volta svanita l’occasione, ha subìto un crollo psico-fisico che le è costato il match, vinto dalla tennista di Taipei col punteggio di 6-7(3) 7-5 6-1 dopo due ore e ventiquattro minuti di gioco. Sconfitta amara dunque, ma vanno presi con soddisfazione i segnali di crescita, torneo dopo torneo, per Karin: preoccupa solo che, dopo il ritiro dal torneo di doppio in Polonia, abbia dato forfait anche al torneo di Rabat in programma questa settimana. Ci auguriamo che non siano altro che fisiologiche e non preoccupanti ruggini di un fisico possente rientrato all’attività professionale dopo una lunga inattività.

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