Più di Federer e Raonic regna il doppio fallo. Ma Roger è competitivo, nessuna intenzione di smettere (video)

Editoriali del Direttore

Più di Federer e Raonic regna il doppio fallo. Ma Roger è competitivo, nessuna intenzione di smettere (video)

L’inaccettabile conflitto di interessi di John McEnroe. I trascurati meriti di Riccardo Piatti. Andy Murray risponde meglio di Roger Federer: vincerà. E Bjorn Borg…

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WIMBLEDON – Non tutte le storie hanno il lieto fine… around the world. Qualcuna lo ha solo in Canada. E probabilmente l’avrà domenica la Gran Bretagna, perché io credo – mi butto! – che Andy Murray batterà Milos Raonic, nel confronto fra il miglior ribattitore e uno dei migliori battitori dei Championships (dopo Karlovic e Isner), e vincerà così il suo secondo Wimbledon e il terzo Slam della sua carriera. Potrei scrivere il secondo Wimbledon e mezzo …ricordando che Andy ha vinto qui nel 2012 anche l’oro olimpico.

Il pubblico del Centre Court ha tifato fino alle lacrime (davvero ho visto qualcuno piangere) per Roger Federer nella prima semifinale almeno quanto ha tifato poi per Andy Murray nella seconda contro Tomas Berdych, battuto con un periodico 6-3 in due minuti meno di due ore e lasciando la sensazione di sempre: il ceco non perde quasi mai da quelli più indietro di lui nel ranking, ma non batte quasi mai quelli davanti. Aurea mediocritas, direbbe Lotito. Aurea però… Fatto sta che nella seconda semifinale non c’è certo stata la suspence che c’è stata invece nella prima. Ma era ampiamente previsto. Tutt’altro pathos. L’altro giorno sembrava sempre che Federer fosse sul punto di perdere (con Cilic) e oggi invece sempre sul punto di vincere (fino a tutto il quarto set).

La prima semifinale, seppur emozionante, non è stata fantastica tecnicamente. Difficile che lo sia un match che ha tra i suoi protagonisti un bombardiere come Milos Raonic, che sicuramente gioca meglio a tennis dei vari Isner, Mahut e Karlovic, ma resta pur sempre un big server, uno che spezza ogni ritmo all’avversario e allo spettacolo.
Rievocando le frasi di Seppi (“Se dovessi giocare sempre con gente come Raonic smetterei, non è proprio divertente” disse Andreas dopo averci perso al secondo turno) potrei solo affermare che vedere un’ipotetica semifinale tra Raonic e Cilic sarebbe stato ancora meno divertente. Insomma non lamentiamoci, c’è sempre qualcosa di peggio.

Anche quando Federer non è al massimo offre sempre qualche perla inestimabile. Lo ha fatto anche oggi, anche se – per forza di cose – senza grande continuità.
Ciò detto non credo che Roger prenderà sonno tanto facilmente stanotte. Per un tennista che non commette neppure un doppio fallo in cinque set contro Cilic, e che ne aveva fatti soltanto due in tutto il torneo, infilarne due di fila quando si è a un passo dal tiebreak del quarto set – avanti due set a uno e sul 5-6 40-15, dopo essere stato 40-0 – è quasi inspiegabile. E lui stesso, in conferenza stampa, ha usato proprio questa parola in inglese: “Inexplicable!”.

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