ATP Challenger Genova: nel tabellone di qualificazione ben 14 italiani

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ATP Challenger Genova: nel tabellone di qualificazione ben 14 italiani

Quattordicesima edizione dell’Aon Open Challenger “Memorial Giorgio Messina”, al via con un montepremi di 125mila dollari. Foltissima truppa azzurra ai nastri di partenza delle qualificazioni

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dal nostro inviato a Genova

Nel 2014 il torneo genovese è stato premiato come l’ATP Challenger migliore del mondo, grazie alla Direzione Tecnica dell’esperto Giorgio Tarantola, ex arbitro internazionale ATP, con esperienze multiple negli slam e alle Olimpiadi, e grazie al Gruppo Messina e al main sponsor AON (leader nel mondo della consulenza dei rischi e delle risorse umane) che credono in questo progetto insieme agli altri sponsor. Quest’anno l’intero incasso della manifestazione verrà devoluto alle popolazioni del centro Italia colpite dal disastro sismico. L’edizione 2016, in attesa della definizione delle wild card, vedrà ai nastri di partenza due argentini specialisti della terra rossa, come il 34enne Carlos Berlocq e Horacio Zeballos, che si presentano con i favori del pronostico. Possibili outsider lo spagnolo Carballes Baena, che voci di corridoio danno in ottima forma, e il ceco Pavlasek, uno dei nostri talenti preferiti, tennista capace di battere chiunque se in giornata. Il livello è comunque altissimo e avremo modo anche di tifare per i nostri colori, visto che saranno molti anche gli azzurri in tabellone. Dovrebbe esserci anche Cecchinato, che sta reagendo alla brutta esperienza dovuta alle accuse che sta fronteggiando nel discorso “scommesse” giocando un buon tennis con tanta determinazione (è in finale nel Challenger di Como). Grande curiosità desta Federico Gaio, anche lui in un periodo ottimo, che abbiamo visto trionfare a Biella e San Benedetto del Tronto. In più tantissimi giovani, sia stranieri come Elias Ymer, sia italiani come Napolitano e Donati oltre al sempre seguitissimo Quinzi. Tommy Robredo ex numero 5 del mondo e Jerzy Janowicz ex numero 14 e semifinalista a Wimbledon nel 2013 impreziosiscono ancora di più la kermesse di Valletta Cambiaso.

Nel tabellone di qualificazione domani interessante sfida tra il nostro Francesco Picco e Galan, colombiano già messosi in evidenza in altri Challenger nostrani. Gianluca Mager se la vedrà col lanciatissimo Trusendi in una sfida fratricida tra azzurri così come quella tra Caruso e il rientrante Naso. Nel primo spot sembra favorito l’austriaco Linzer, nel secondo sarà probabilmente una lotta tra Caruso e il serbo Petrovic, nel terzo possiamo sperare in una impresa di Basso, nel quarto chi esce vincitore tra Mager e Trusendi dovrebbe affrontare nel turno decisivo il buon bosniaco Brkic, talentuoso ma molto altalenante nelle prestazioni.

Abbiamo avuto modo di scambiare qualche battuta col direttore tecnico del torneo Giorgio Tarantola al quale abbiamo chiesto un suo parere sul torneo genovese, sulla sua esperienza nel mondo del tennis e sui motivi per cui non si organizzano tornei ATP in Italia a parte Roma. Studiavo e per curiosità feci un corso da arbitro. All’inizio non volevo nemmeno fare tornei, però poi un giorno mi convinsi e da lì sono arrivato a seguire come arbitro tutti gli Slam più volte e anche le Olimpiadi. Ad un certo punto sono arrivato alla conclusione che con l’esperienza che avevo accumulato ero pronto per organizzare direttamente io stesso un torneo, e grazie anche alla conoscenza dei vari settori che contribuiscono alla riuscita di un Challenger ho cominciato ad organizzarne. Ho contribuito a portare il torneo di Lugano e quello di Genova ad essere i migliori Challenger del mondo, ma non è facile perché un torneo costa circa 3 volte il montepremi e riuscire a reperire gli sponsor è un bell’impegno. Guarda, in Italia al momento non ci sono chance di organizzare un ATP 250. Perché si finirebbe in perdita e non di poco. In primis bisognerebbe comprare la data che potrebbe anche costare 1,5 milioni, e poi l’organizzazione sarebbe altrettanto onerosa. Non si rientrerebbe nemmeno delle spese, per cui solo un magnate che volesse moltissima visibilità potrebbe aver interesse a farlo. Anche negli altri paesi vale lo stesso discorso, ma in alcuni tornei come Umag ad esempio sono le autorità locali a foraggiare per avere visibilità turistica, mentre in altri è direttamente lo Stato o la Regione a garantire lo svolgimento. Per adesso accontentiamoci dei Challenger come questo di Genova che non ha nulla da invidiare a molti 250.”

Nei prossimi giorni oltre al grande tennis, Valletta Cambiaso offrirà agli appassionati anche degli spettacoli davvero interessanti: martedì sera saranno ospiti Daniele Raco e i Beoni in “un triplo di risate”, giovedì ci saranno Maurizio Lastrico ed Enzo Paci con “Smash”. Inoltre venerdì dalle 11.30 alle 15,30 sarà presente il campione azzurro Simone Bolelli presso lo stand Mizuno.

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