La crescita costante di Lorenzo Sonego: perché la vittoria su Djokovic non è un caso

Italiani

La crescita costante di Lorenzo Sonego: perché la vittoria su Djokovic non è un caso

Battere il numero uno del mondo non è da tutti. Lorenzo si è fatto trovare pronto: la pazienza, la costanza e la determinazione l’hanno premiato. E continueranno a farlo

Pubblicato

il

Lorenzo Sonego - ATP Vienna 2020 (via Twitter, @atptour)
 

Diventare il numero uno del mondo è il sogno di ogni tennista, ma più in generale di ogni sportivo. Lo è quando ci si approccia alla disciplina, quando arrivano i primi risultati importanti, ma non appena si assaggia il circuito professionistico le prospettive per la maggior parte dei giocatori iniziano a cambiare e allora il sogno più realistico non è arrivare al numero uno, ma almeno battere chi quella posizione la occupa. Lorenzo Sonego fa parte di questa ampissima schiera di atleti e dal pomeriggio di venerdì trenta ottobre è entrato anche nel più ristretto club di chi è anche riuscito a battere (con soli tre game concessi) il primo giocatore del mondo (in Italia ci sono riusciti solo in 6 nell’Era Open), tale Novak Djokovic.

L’ascesa silenziosa di Lorenzo Sonego

Ciò che si è visto ieri all’ATP 500 di Vienna ha però radici lontane. E soprattutto è frutto di un mix di pazienza, determinazione e costanza, le tre caratteristiche fondamentali del 25enne torinese. Nel 2018 parlammo di un’ascesa silenziosa, un lavoro a tappe descritto dal suo allenatore, Giampiero Arbino, nel pezzo che vi riproponiamo. Pochi exploit difficili da confermare nel tempo, ma risultati importanti ottenuti in maniera graduale, accostati al miglioramento dei fondamentali di gioco. Insomma, un esempio da seguire per chi vuole fare di questo sport una professione. E ‘Gipo’ al tempo si sbilanciò: “Non bisogna avere fretta, io sono convinto che il suo anno sarà il 2020“. Sembra però che ogni anno sia quello di Sonego: dopo gli ottimi risultati del 2019, si è migliorato nel 2020 e chissà dove arriverà nel 2021. Certamente neanche la pandemia ha potuto fermare l’ascesa (silenziosa) di Lorenzo.

Lorenzo Sonego – Kitzbuhel 2019 (foto Felice Calabrò)

Quando uscì quell’intervista, Sonego era già entrato nei primi 100 giocatori del mondo. Il traguardo coincise con la vittoria del Challenger di Genova, probabilmente uno dei successi che il torinese ricorda con più piacere. Vinse contro Dustin Brown in finale 6-1 6-2 di fronte alle tribune gremite che facevano il tifo per lui sin dall’inizio del torneo. Fu un successo significativo non solo per lui, ma anche per il torneo sé e per la città di Genova, colpita un mese prima dal disastro del ponte Morandi, ma pronta a rialzarsi anche con quel piccolo momento di distrazione (e gioia) legato al successo del ragazzo italiano sui campi di Valletta Cambiaso.

Berrettini e Sonego, due gemelli più amici che rivali in cerca di gloria

Come già detto, più che il 2020 (come pronosticava il suo coach) è il 2019 l’anno di Sonego, che a Montecarlo arrivò fino ai quarti di finale, mai così avanti in un Masters 1000. Curiosamente il suo primo titolo ATP lo vince sull’erba di Antalya, non certo la sua superficie preferita, ma arriva nei mesi in cui esplode definitivamente il talento di Matteo Berrettini. I due sono molto amici, anagraficamente li sperano solamente cinque mesi e il loro percorso ha molti punti in comune, soprattutto l’affermazione più “tardiva” dei due nel circuito rispetto ai Sinner e ai Musetti.

Queste somiglianze portarono il direttore Scanagatta a definirli “gemelli e amici” in un pezzo risalente allo US Open 2019, che vi invitiamo a rileggere per scoprire di più sulla loro amicizia. Un rapporto nato nei tornei amatoriali prima, poi rinforzato dai tornei giocati assieme nel circuito maggiore, quando ancora i risultati faticavano ad arrivare, ma la fiducia non mancava. In quello US Open Matteo arrivò in semifinale, Sonego perse al secondo turno un match che poteva gestire meglio contro Andujar. Se i terreni che i due hanno battuto sono pressoché gli stessi, perché non sperare in un qualcosa di simile, Lorenzo?

Sonego vince un tie-break da leggenda: è agli ottavi del Roland Garros

Diciamo che nell’ultimo Slam si è avvicinato abbastanza a un traguardo simile. Sul mattone tritato parigino (insolitamente in autunno), Lorenzo ha giocato per la prima volta negli ottavi di finale di uno Slam. Dopo le vittorie nei primi due turni contro Gomez e Bublik, il tabellone gli ha proposto l’americano Taylor Fritz, un brutto cliente, ma battibile su terra. Questo è lo spirito con cui è entrato in campo il torinese, con la consapevolezza di poter vincere la partita. E non solo ci è riuscito, ma l’ha fatto in tre set, vincendo anche il tie-break più lungo della storia del Roland Garros (19 punti a 17, annullando ben nove set point). Una dimostrazione di forza straordinaria, che ci ha mostrato come il potenziale più grande Lorenzo non lo ha nel dritto o nel rovescio, ma nella mentalità.

Lorenzo Sonego – Roland Garros 2020 (via Twitter, @rolandgarros)

Questi risultati che abbiamo sinora ripercorso hanno conferma totale nell’analisi della crescita di Sonego in classifica mondiale:

  • 2014: n. 812
  • 2015: n. 370
  • 2016: n. 300
  • 2017: n. 212
  • 2018: n. 107
  • 2019: n. 52

È sicuro di ottenere il suo nuovo best ranking da lunedì grazie al risultato di Vienna (oggi, non prima delle ore 15, giocherà la semifinale contro Evans). Di sicuro sarà numero 35 ATP, ma in caso di raggiungimento della finale potrebbe salire al numero 32 (proprio dietro Evans, suo avversario oggi in semifinale, alle 15.30 circa) e la vittoria del titolo gli permetterebbe di sfondare per la prima volta tra i primi 30 del mondo, agguantando la 27esima piazza. Ma sicuramente Lorenzo non starà pensando a queste prospettive. E fa bene. Perché, come ci sta dimostrando, è meglio crescere un passo alla volta.

Continua a leggere
Commenti
Advertisement

⚠️ Warning, la newsletter di Ubitennis

Iscriviti a WARNING ⚠️

La nostra newsletter, divertente, arriva ogni venerdì ed è scritta con tanta competenza ed ironia. Privacy Policy.

 

Advertisement
Advertisement
Advertisement