Gros-Pietro, presidente di Intesa San Paolo: «Condividiamo i valori dello sport» (Bertellino). Arnaldi scopre i quarti (Strocchi). Le Atp Finals invadono Torino (Galli). Il Maggioni vuole diventare grande (Begnini). «Atp Finals da record - Torino vuole altri cinque anni» (Bonsignore). Intervista a Domenico Carretta (Ormezzano). Le Atp puntano al 2030 (Turco). Binaghi: "Tenerle a Torino altri cinque anni è la priorità" (Luise)

Rassegna stampa

Gros-Pietro, presidente di Intesa San Paolo: «Condividiamo i valori dello sport» (Bertellino). Arnaldi scopre i quarti (Strocchi). Le Atp Finals invadono Torino (Galli). Il Maggioni vuole diventare grande (Begnini). «Atp Finals da record – Torino vuole altri cinque anni» (Bonsignore). Intervista a Domenico Carretta (Ormezzano). Le Atp puntano al 2030 (Turco). Binaghi: “Tenerle a Torino altri cinque anni è la priorità” (Luise)

La rassegna stampa di giovedì 27 giugno 2023

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«Condividiamo i valori dello sport» (Roberto Bertellino, Tuttosport)

Gli onori di casa sono toccati ieri al padrone di casa, il presidente di Intesa San Paolo, Gian Maria Gros-Pietro: «Questo è il terzo anno in cui Intesa Sanpaolo è Host Partner delle Nitto ATP Finals di Torino e ci accingiamo ad ospitare nuovamente i migliori tennisti al mondo per un evento di grande sport e spettacolo. Nei primi due anni abbiamo visto crescere questo appuntamento che per Torino significa visibilità internazionale, ricadute economiche significative e uno slancio di ottimismo. Lo sport è un indispensabile portatore di valori universali in cui si ritrova anche Intesa Sanpaolo: l’aspirazione a migliorarsi, la competizione leale, il rispetto delle regole. Per questo, non facciamo mancare il nostro sostegno a iniziative sportive in tutto il Paese, con particolare attenzione ai giovani». Il presidente ATP Andrea Gaudenzi è intervenuto con un messaggio video: «Mi dispiace di non essere con voi. Questa sarà la terza edizione a Torino delle Nitto ATP Finals. Quest’anno ci saranno ulteriori miglioramenti per cui ringrazio la FIT, il Comune di Torino, la Regione Piemonte e tutti gli sponsor. La lista dei primi otto nella Race è entusiasmante. Alcaraz è già qualificato, Djokovic è secondo, c’è Sinner in lista, quinto dopo un ottimo Wimbledon. Abbiamo ancora la possibilità di vedere tre generazioni in campo alle Nitto ATP Finals. Ci vediamo a novembre a Torino». Molto attiva anche la Città, rappresenta dall’assessore allo sport, turismo e grandi eventi: «Raccontare una città è difficile, soprattutto unire esperienze, persone, luoghi, tradizioni. Nitto ATP Finals è un’esperienza immersiva fatta di campioni, valori, ricadute importanti sul territorio e di sinergie che si costruiscono. È un lavoro intenso, partito con largo anticipo, che stiamo svolgendo con il Presidente Binaghi e la FITP nonché gli altri attori, Regione, Intesa Sanpaolo, sponsor. Ricco il programma. In Piazza Castello, che accanto ad altre location storiche accompagnerà la narrazione della città, ci sarà una bolla, o meglio una palla, dove 260 persone potranno assistere ai nostri talk, alle nostre esperienze, a tutto ciò che farà da corollario all’appuntamento. Possiamo ancora migliorare. Quest’anno Torino sarà ancora più gialla, ancora più blu, ancora più ATP. Per aiutarci a raccontarla abbiamo chiesto aiuto ad attori e registi grazie a una partnership con Film Commission. Ci saranno loro a dare volto e parole a questa città che ha la voglia di ospitare le Nitto ATP Finals per i prossimi sette anni».

Arnaldi scopre i quarti (Gianluca Strocchi, Tuttosport)

La pioggia e il protrarsi dei tre incontri femminili […] programmati sul campo M1 hanno ritardato l’inizio del suo match e alla fine Lorenzo Musetti è stato fermato dall’oscurità. Nel 2° turno dell’Atp 500 di Amburgo, dove è chiamato a difendere il titolo conquistato un anno fa, il 21 enne di Carrara si trova però costretto ad inseguire lo slovacco Josef Kovalik ripescato in tabellone. Il 30enne di Bratislava, in classifica mondiale oltre 150 posizioni dietro l’azzurro […], ha approcciato con maggiore intensità il primo confronto fra i due. Mancate tre chance di break nel settimo gioco, il Next Gen italiano ha perso la battuta nel game seguente, con Kovalik […] bravo a conservare il vantaggio. Nel secondo set Musetti ha cambiato marcia e strappato a zero il servizio all’avversario […], break confermato, ma sul 4-1 giudice di sedia e supervisor Atp hanno optato per la sospensione per sopraggiunta oscurità. La prosecuzione, stavolta sul Centrale, è prevista non prima delle 14.30 […] dopo altri due match femminili […]. Nella città tedesca debutto col brivido per Andrey Rublev, fresco di titolo a Bastad, che ha dovuto salvare 3 match-point nel tie-break decisivo con lo spagnolo Bernabe Zapata Miralles spuntandola 5-7 6-1 7-6(7). In contemporanea con l’ingresso in campo di Musetti, ma 1.325 km più a sud-est, a Umago, sulla sponda croata del Mare Adriatico, Matteo Arnaldi si meritava i suoi primi quarti di finale nel circuito maggiore. Il 22enne di Sanremo si è aggiudicato per 6-4 7-6(5) il derby tricolore con Flavio Cobolli, promosso dalle qualificazioni. Il ligure ha dimostrato la capacità di giocare bene i punti importanti, trasformando entrambe le palle-break procuratesi e annullandone ben 7 sulle 8 concesse. Matteo ha perso la battuta quando è andato a servire per chiudere, ma c’è comunque riuscito al tie-break, cogliendo il terzo successo in quattro incroci con il 21enne romano. Ora attende di conoscere se sfiderà il ceco Jiri Lehecka o l’austriaco Dominic Thiem, confronto rinviato ad oggi per la pioggia. Un altro testa a testa tutto italiano con in palio i quarti va in scena stasera […]. Marco Cecchinato si è infatti imposto in rimonta nel match sospeso per pioggia martedì sul 5-3 per il russo Alexander Shevchenko: 4-6 7-6(0) 6-3 lo score per il 30enne di Palermo, che si è preso la rivincita per il ko patito lo scorso anno nel Challenger di Stettino. Il siciliano è dunque l’avversario di Lorenzo Sonego, che da secondo favorito del seeding entra in gara al 2° turno: “Ceck” ha vinto l’unico precedente, risalente al 2016, al Challenger di Perugia. Nel Wta 250 di Losanna, pur faticando più del previsto, Elisabetta Cocciaretto ha staccato il biglietto per i quarti: al 2° turno la n.1 d’Italia […] ha prevalso per 6-1 3-6 6-3 sulla 21enne argentina Julia Riera. La 22enne di Fermo, virtualmente n.40 in classifica […], si giocherà l’ingresso in semifinale con la 20enne russa Elina Avanesyan, superata nel Wta 125 di San Luis Potosi, sul cemento messicano ad aprile quando Elisabetta ha conquistato il trofeo. Per Lucia Bronzetti terzo stop di fila al 1° turno: 6-2 6-4 dalla slovena Tamara Zidansek.

Le Atp Finals invadono Torino (Giovanni Galli, Italia Oggi)

Una vera e propria cittadella del tennis ma anche il tennis che va in città, in punti diversi di Torino in occasione delle Nitto Atp Finals 2023: la nuova edizione del torneo, ospitata ancora nel capoluogo piemontese dal 12 al 19 novembre prossimi, riunirà infatti al Pala Alpitour campioni del calibro di Carlos Alcaraz, Novak Djokovic e Jannik Sinner e, in parallelo, una serie di aziende tra cui, oltre a Nitto […] e Intesa Sanpaolo […], si spazia dai platinum partner Emirates, Lavazza e la nuova arrivata Lexus fino ai gold partner come Haier che si affianca a EA7 Emporio Armani e Rolex mentre hanno confermato la loro presenza Asti Docg, Dunlop, Iren, Italgas, Rexona e la new entry Longi […], tutti silver partner. Infine, Torino Outlet Village e Rinascente sono i bronze partner e proprio l’insegna del grande magazzino è un esempio di come l’evento sportivo invaderà gli spazi cittadini. Al tennis delle Nitto Atp Finals 2023 saranno dedicate alcune delle vetrine della Rinascente di Torino, città che mette a disposizione anche il suo simbolo, la Mole antonelliana, su cui verranno proiettati i volti dei sette giocatori selezionati, così come è stato fatto per Alcaraz. Il prossimo volto pronto ad apparire sulla Mole sarà quello di Djokovic. In particolare, poi, già da settembre parchi e luoghi storici della città si trasformeranno in campi di gioco per il Tennis in Città, calendario di sei appuntamenti aperti a tutti coloro che vogliono approcciare il tennis. Saranno installati campi dove insegnanti e fiduciari dell’Istituto superiore di formazione Roberto Lombardi assisteranno bambini, ragazzi e adulti che ancora non familiarizzano con la disciplina sportiva. Dunque, come per le manifestazioni culturali, uscite fuori da teatri e musei, anche lo sport punta a presidiare non solo i campi delle competizioni ma pure le città ospitanti, con l’obiettivo di coinvolgere un pubblico di non soli addetti ai lavori. Un trend, però, che per avere buone possibilità di riuscita nasce da un altro punto di origine: l’area del Pala Alpitour nella fattispecie. Si tratta di uno spazio distribuito complessivamente su 120 mila metri quadrati per accogliere un programma di servizi che offrono intrattenimento non-stop durante tutto l’arco della giornata. Dalla ristorazione alle degustazioni enogastronomiche e passando per l’arte contemporanea, senza dimenticare la promozione di tutto ciò che è legato alla racchetta e gli incontri coi campioni, l’idea è accompagnare le gare vere e proprie con altri spunti di coinvolgimento del grande pubblico, in modo da non disperdere la sua attenzione e presenza. A oggi, sono stati venduti più di 78 mila biglietti della 54° edizione delle Nitto Atp Finals, in crescita del 19% rispetto al 2022, di cui i mercati esteri generano nel dettaglio quasi 11.500 acquisti di ticket, anch’essi al rialzo […]. Svizzera, Gran Bretagna e Germania, ma subito seguiti da un paese extra Ue come il Brasile, sono i principali paesi di provenienza dei fan stranieri. «Abbiamo già assegnato i due terzi dei biglietti totali venduti l’anno scorso. Registriamo un incremento del 30% in termini economici», sottolinea Angelo Binaghi, presidente della Federazione italiana tennis e padel. «Questa sarà l’edizione dei record, abbiamo creato delle strutture più grandi che possono accogliere un numero maggiore di visitatori. La customer satisfaction è già stata, in passata, uno dei nostri punti di forza, apprezzata da tutto il nostro pubblico».

Lo sport dà una spinta all’economia. Il Maggioni vuole diventare grande (Sandro Benigni, Il Corriere Adriatico di Ascoli Piceno)

[…] Il grande successo della San Benedetto Tennis Cup ha dato ulteriore lustro alla città e al Circolo Tennis “Maggioni”, che ha messo in evidenza una spiccata capacità organizzativa, regalando a turisti e residenti una settimana di grande sport, ma donando anche una grossa mano alla promozione turistica e all’immagine cittadina. […] La vittoria di Benoit Paire, giunta al termine di una gara emozionante contro il suo connazionale Richard Gasquet […], ha coronato una settimana nella quale tutta la macchina organizzativa coordinata dal presidente Afro Zoboletti ha lavorato impeccabilmente e incessantemente, risolvendo anche gli imprevisti. […] Gli oltre duemila biglietti staccati e la presenza di numerosi vip in tribuna, sono la testimonianza di come gli eventi sportivi ad alto livello siano tra le proposte maggiormente recepite da turisti e residenti, nonostante nello stesso periodo si svolgessero altre manifestazioni. Lo spettacolo che ha aperto la serata conclusiva del torneo, che ha visto l’applauditissima esibizione del trombonista Lito Fontana, della mezzo soprano Giusy Piunti e del pianista Roberto Corlianò, hanno donato ulteriore lustro all’evento sportivo, in una commistione tra sport e spettacolo propri, ad esempio, di una finale Nba o del Superbowl. […] Da questo successo si deve partire adesso per programmare il futuro che per il circolo tennis “Maggioni” significa innalzare il montepremi del torneo del prossimo anno da 118mila a 125mila euro e portare il torneo da Challenger 100 a 125, aumentando così il numero dei punti che i tennisti acquisirebbero nel ranking Atp. Sarebbe una bellissima impresa per un torneo che ha dimostrato nel corso degli anni di possedere appeal, anche per la bellezza del luogo nel quale si gioca, un’autentica bomboniera nel cuore della città e a due passi dal mare. […] Lo stesso vincitore, il francese Benoit Paire, nel corso della settimana di gare ha frequentato la spiaggia sambenedettese non sottraendosi all’entusiasmo dei suoi tifosi, al punto che nel discorso conclusivo dopo la vittoria, li ha ringraziati, appellandoli bonariamente “pazzi più di me“. […] Un percorso di crescita, però, non può prescindere dalla riqualificazione delle strutture del circolo, un progetto che sindaco e assessore allo sport hanno detto di “aver tirato fuori dal cassetto” e per il quale ci si attendono notizie favorevoli se non nel breve, almeno nel medio periodo. L’importanza del “Maggioni”, che ha installato anche un efficiente campo di padel, grazie al quale attira nuovi giocatori e svolge un’attività di catalizzatore per questa disciplina sportiva che è entrata in fretta nel cuore di tanti appassionati, sta nella sua storia […], ma anche nel suo futuro. […] Il turismo non può prescindere dallo sport, in particolar modo dai grandi eventi sportivi. È questo insomma il valore aggiunto di un impianto sportivo di qualità, una perla nel centro storico, con una tradizione cresciuta nel tempo, che ora deve fare un ulteriore passo in avanti. Il torneo, tra atleti, tecnici, accompagnatori e appassionati, ha occupato diverse strutture ricettive, tra alberghi, b&b e altri impianti, sia di San Benedetto che dell’hinterland dando un altro segnale importante di quanto il circolo tennis “Maggioni” sia una parte basilare e imprescindibile della città. Ora il Maggioni deve diventare più comodo e con più servizi, è la scommessa con il futuro.

«Atp Finals da record – Torino vuole altri cinque anni» (Filippo Bonsignore, Il Corriere di Torino)

Torino aspetta Carlos Alcaraz e i suoi fratelli. Il countdown è partito, mancano poco più di tre mesi alla terza edizione italiana delle Nitto Atp Finals di tennis e la febbre sale. La certezza di avere II fenomeno spagnolo, fresco vincitore di Wimbledon, tra i magnifici otto che si sfideranno al PalaAlpitour dal 12 al 19 novembre prossimi e la qualificazione ormai ad un passo per Jannik Sinner hanno fatto crescere l’entusiasmo degli appassionati, tanto che il presidente della Federazione italiana Tennis e Padel, Angelo Binaghi, promette: «Sarà l’edizione dei record». Non è un’esagerazione, se si pensa da dove si riparte […] e se si guarda ai dati del ticketing a 108 giorni dal via. «Abbiamo venduto 78.047 biglietti, i due terzi del totale dell’anno scorso, con un +19% rispetto allo stesso periodo del 2022. II dato più interessante riguarda l’esplosione della domanda estera: le vendite oltre confine costituiscono il 39,5% del totale per complessivi 11.498 biglietti in più, che rappresentano un incremento delll’80% rispetto ad un anno fa». Le Finals piacciono in tutto il mondo, insomma, come testimonia la provenienza degli acquirenti, da ben 59 Paesi: Svizzera […], Gran Bretagna […], Germania […], Brasile […] e Austria […] costituiscono i cinque principali mercati ma nella Top 20 entrano pure lsraele, Stati Uniti, Danimarca, Messico e Belgio. «L’edizione 2023 è stata contrassegnata dalle limitazioni del Covid, quella 2022 è stata un successo; ora è il momento di fare le cose ancora più in grande» rilancia il numero uno del tennis italiano. E il pensiero corre non solo al nuovo masterplan dell’evento, presentato ieri, in cui «abbiamo creato delle strutture più grandi, che devono accogliere più persone e garantire lo stesso livello di qualità di esperienza che siamo riusciti a garantire nei primi due anni» ma anche, e forse soprattutto, al futuro. Il binomio Torino-Finals funziona, come testimoniano i feedback dei giocatori e il 97% di spettatori soddisfatti, cosi la volontà comune è di riuscire ad ottenere la conferma per un altro quinquennio. dopo il 2025. «La palla è in mano all’Atp c credo che nei prossimi mesi si inizierà a discutere del nuovo ciclo […]. All’interno della Federazione e dell’Atp, tutti sanno che per noi la madre di tutte le battaglie è tenere in Italia le Finals per altri cinque anni e per questo siamo disposti a fare tutto quanto è lecito fare». […] L’orizzonte si sposta ora al primo semestre 2024, quando il board dell’Atp incomincerà a parlare del quinquennio 2026-30, ma Torino crede nella possibilità del bis. Tanto che Binaghi sgombra il campo da un paventato fuoco amico di altre possibili città italiane candidate: «lo sono il presidente della Federazione italiana e non posso che ragionare in termini globali; il finanziamento dell’evento è statale. In ogni caso mi sembra di poter dire che i giocatori e il pubblico siano entusiasti della scelta di Torino e che pure i nostri sponsor abbiano tutta l’intenzione di rimanere a Torino. Questo è l’obiettivo». Sorrisi e una puntura all’organizzazione di MilanoCortina 2026, pur senza mai nominarla: «Leggo di altre grandi manifestazioni che stanno incontrando problemi che noi non abbiamo mai dovuto affrontare e leggo commenti che raccontano che siamo un Paese in cui si rischia di arrivare all’ultimo momento. Non è così. in Italia ci sono realtà come Torino, il Piemonte, le sue grandi aziende, la nostra Federazione, che le cose le sanno fare, le sanno fare per tempo e non sprecano denari e sono esempi a livello Mondiale».

Intervista a Domenico Carretta – «Faremo le cose in grande, stavolta dobbiamo esagerare» (Timothy Ormezzano, Il Corriere di Torino)

«Vogliamo fare le cose un po’ più in grande. Altro che esageroma men, questa volta dobbiamo esagerare». L’assessore allo sport, grandi eventi e turismo Domenico Carretta rilancia la sfida, inseguendo il rinnovo per un altro quinquennio dell’intesa tra Nitto Atp Finals e Torino. «La seconda edizione ha mostrato le enormi potenzialità di Torino, apprezzate dai giocatori, dagli organizzatori, dai turisti. Arriva quella che dovrà essere l’annata dei record. Ma i primati sono fatti per essere battuti, quindi pensiamo anche oltre: vogliamo goderci altre 7 edizioni». Assessore Carretta, quali le principali novità delle prossime Finals? «II programma di eventi verrà allargato su dieci giorni, per una platea sempre più grande. L’esperienza sarà ancora più immersiva. E la città avrà un ruolo centrale. A livello scenografico sarà ancora più blu, ancora più gialla, ancora più Atp. In piazza Castello sorgerà un’enorme bolla che rappresenterà una palla da tennis. Per I’opera di city telling, tra la venue principale delle Finals e i salotti del centro, potremo contare su attori e registi, grazie alla collaborazione con Film Commission Torino». I conti tornano, con il 19% di biglietti venduti in più rispetto all’anno scorso di cui il 39.5% all’estero. «La vetrina si allarga, ma non avevamo dubbi. La nostra campagna di comunicazione è arrivata nei principali aeroporti europei: Francoforte, Parigi, Londra. Nella prima edizione abbiamo lottato con le restrizioni dovute al Covid, nella seconda edizione abbiamo costruito una macchina organizzativa adeguata all’evento. Il lavoro sta portando i frutti sperati, siamo ottimisti per il futuro». Quante chance ci sono dl avere le Finals a Torino per un altro quinquennio? «Ascoltando la voce degli organizzatori e degli sponsor abbiamo possibilità importanti se non enormi. Torino ha potenzialità molto grandi e una voglia matta di organizzare le Finals per i prossimi sette anni. L’opera di persuasione è cominciata già l’anno scorso. Stiamo costruendo una sinergia importante con Nitto Atp Finals, anche a livello di sostenibilità dell’evento. Vogliamo crescere insieme, ottenendo risultati sempre più importanti. Stiamo facendo il massimo, l’impresa è nelle nostre corde». Quale sarà l’eredità delle Finals sul territorio? «Intanto pensiamo a costruire un gran presente e un bel futuro prossimo. Per ora ci sono diverse ricadute positive a livello economico e per lo sport di base. Parliamo di legacy con chi investe sul nostro territorio. E la città sta incassando una grossa eredità a livello di immagine, che però vogliamo valutare meglio tra sette anni non prima».

“Bolla” in piazza Castello e un maxi Fan Village le Atp puntano al 2030 (Fabrizio Turco, Repubblica di Torino)

«La città sarà ancora più blu, più gialla, più Atp: tennis ad ogni angolo». L’assessore comunale allo sport, Mimmo Carretta, tratteggia il dipinto di una Torino straordinariamente accogliente già al lavoro, a 108 giorni dal via delle Atp Finals in programma dal 12 al 19 novembre, per preparare il benvenuto agli appassionati: «Sarà un programma ancor più ricco del 2022: vogliamo prendere i lembi dell’evento per allargarlo e allungarlo sempre di più. Un esempio? Stavolta avremo attori e registi a raccontare la città», mentre in piazza Castello ci sarà la nuova bolla trasparente per 260 ospiti e talk. Il cuore batterà soprattutto nei dintorni del palazzetto, una cittadella sportiva, turistica ed enogastronomica da 120mila metri quadri con un Fan Village più grande e più bello, con un padiglione dedicato alla pratica sportiva. I tifosi italiani hanno un motivo in più per non mancare: Jannik Sinner, numero 8 al mondo ma tre posizioni più avanti se si considera la Race to Turin, ossia la graduatoria per qualificarsi. Nel 2023 l’azzurro ha già messo in cassaforte 3175 punti, gli stessi di Tsitsipas con cui condivide la quinta posizione. A proteggerli ci sono i quasi 1100 punti di margine sul nono in classifica, l’americano Fritz […], mentre decimo è il russo Khachanov con 1900. La vetta, invece, è sempre spagnola: un anno fa c’era Nadal, ora tocca ad Alcaraz già oltre i 6385 punti che garantiscono il posto. Alle sue spalle i soliti noti: Djokovic, Medvedev e Rublev, mentre dietro a Sinner e Tsitsipas ci sono Rune settimo e Ruud ottavo. I biglietti vanno a ruba: è appena stata superata quota 78mila, due terzi di quelli venduti lo scorso anno, con un aumento del 19%. L’impennata arriva dall’estero con l’80% in più rispetto al 2022: la quota di spettatori da oltre confine sfiora il 40%. «Se la prima volta fu quella del Covid e la seconda è stata un grande successo, con 240 milioni di impatto e 45 versati in tasse, questa sarà l’edizione dei record – non ha dubbi Angelo Binaghi […] Noi guardiamo già al quarto e quinto anno per tenerci le Finals anche nel quinquennio successivo: sono un affare per città, territorio ed erario». Eccola, la partita chiave del torneo dei maestri 2026-2030: «La palla è in mano ad Atp […] ma per noi la madre di tutte le battaglie sarà tenere le Finals per altri 5 anni in Italia […] siamo pronti a fare tutto ciò che è lecito fare». Ma in Italia o a Torino? «Io sono presidente nazionale e il finanziamento è statale; però giocatori, pubblico e sponsor sono entusiasti di Torino, vogliono restare qui». Sottotraccia la partita è già iniziata: entrerà nel vivo nei prossimi mesi «con le prime riunioni per discutere il futuro». La ceralacca sul gradimento spetta ad Andrea Gaudenzi: «I giocatori sono felici di tornare a Torino […] e la lista dei partecipanti quest’anno sarà super eccitante, con tre generazioni di campioni a confronto».

Angelo Binaghi “Tenerle a Torino altri cinque anni è la priorità altrove non sono tanto efficienti” (Claudia Luise, La Stampa di Torino)

«La madre di tutte le battaglie è tenere le Atp Finals per altri cinque anni in Italia e per raggiungere questo obiettivo siamo disposti a tutto quello che è naturalmente lecito». Angelo Binaghi, il presidente della Federazione italiana tennis e padel, guarda al futuro ma coglie l’occasione della presentazione delle Finals anche per togliersi qualche sassolino dalle scarpe. Forte di un successo che è cresciuto negli anni. La vendita dei biglietti sta andando bene, la formula sta funzionando. Torino è un esempio per la gestione degli eventi internazionali? «Leggo sui giornali di altre grandi manifestazioni sportive che hanno problemi che per fortuna noi non abbiamo mai dovuto affrontare e i commenti sono “questo è un Paese così, un Paese in cui si rischia di arrivare all’ultimo momento, qualche volta le cose non si fanno, siamo preoccupati”. E invece questo è un Paese in cui ci sono delle realtà come Torino e il Piemonte, come la nostra federazione, che sanno fare le cose, le sanno fare per tempo, non buttano denari, hanno un grande ritorno economico per il territorio e sono esempi a livello sportivo mondiale». Il riferimento è evidente alle Olimpiadi Milano-Cortina. Quale suggerimento si sente di dare al presidente del Coni, Giovanni Malagò? «Non ho la statura e l’esperienza per dare consigli al presidente del Coni che è stato eletto da quasi tutto lo sport italiano. Magari può chiedere a Sport e Salute, con tutta l’esperienza che ha… Abbiamo fatto vedere che qui si possono organizzare grandi manifestazioni sportive senza dare una immagine nel mondo di pressapochismo e precarietà. Il nostro sistema organizzativo è un esempio virtuoso soprattutto in termini di ritorno dell’investimento dello Stato che abbiamo dimostrato essere il triplo della spesa: 45 milioni di euro di tasse che tornano allo Stato rispetto ai 15 milioni […] che sono stati versati per poter avere questa manifestazione in Italia. Sembravano una cifra importante, avevamo tutti sottovalutato l’evento e le nostre capacità. E invece così dovrebbero funzionare le grandi manifestazioni». Cosa dobbiamo aspettarci dalla prossima edizione di ottobre? «La prima è stata un’edizione contrassegnata dalle limitazioni del Covid, la seconda è stata un grande successo testimoniato anche dai dati economici. Questa dovrà essere una edizione da record, abbiamo creato strutture più grandi che devono accogliere un numero maggiore di persone ma soprattutto che devono garantire lo stesso livello di qualità che siamo riusciti a garantire nei primi due anni. E poi non dimentichiamo l’obiettivo sportivo, oltre che industriale: sappiamo benissimo qual è il prossimo step che è quello di vedere un italiano in fondo alle Finals negli ultimi giorni a battersi per il titolo». Lei parla della conferma delle Atp fino al 2030 come «la madre di tutte le battaglie». Ma si riferisce all’Italia o a Torino? «Il lavoro va avanti da anni, è un percorso in cui abbiamo dovuto educare noi stessi, i nostri partner, i giocatori e il pubblico, soprattutto quello straniero, sulla capacità di fare sistema e sulle bellezze di questo territorio. Può essere la carta vincente. Ora questo lavoro direi che è completato: la palla è in mano ad Atp e credo che già nei prossimi mesi ci saranno delle riunioni in cui si comincerà a discutere cosa succederà in futuro. Io sono il presidente della Federazione italiana quindi non posso che ragionare in termini globali riguardo il territorio, il finanziamento è statale. Ma mi sembra di poter dire che i giocatori e il pubblico siano entusiasti della scelta di Torino e che, soprattutto, anche i nostri sponsor, mi riferisco anche a quelli più importanti come Intesa Sanpaolo, abbiamo tutta l’intenzione di rimanere in questa città». Ma quali città potrebbero concorrere con Torino? «Serve un palazzetto con 12mila posti coperti. Roma non lo ha, Milano lo sta costruendo, sempre che riescano prima del 2026. Ce n’è uno a Pesaro e uno a Bologna. Queste sono le uniche città che hanno le caratteristiche richieste». Quale sarà la novità per quanto riguarda il Fan Village? «Lanceremo il Pickleball, una sorta di mini tennis che spopola negli Usa. Per noi sarà lo strumento per entrare ancora in misura maggiore nelle scuole dell’obbligo perché vogliamo far diventare gli sport di racchetta i più popolari d’Italia». […]

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