ATP Dubai, il tabellone: Medvedev e Rublev prime due teste di serie. In gara anche Musetti e Sonego, i quattro potrebbero incrociarsi al 2°T

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ATP Dubai, il tabellone: Medvedev e Rublev prime due teste di serie. In gara anche Musetti e Sonego, i quattro potrebbero incrociarsi al 2°T

I finalisti del 2023 sono i principali favoriti ad arrivare fino in fondo. Due gli azzurri nel main-draw, aspettando Zeppieri impegnato nel turno decisivo delle quali. Per Lorenzo Sonego esordio contro Nagal e poi possibile ottavo con Medvedev, per Musetti debutto con un qualificato prima del potenziale incrocio contro Rublev

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Daniil Medvedev – ATP Dubai 2023 (foto di Roberto dell'Olivo)
 

Il Dubai Duty Free Tennis Championships, dopo il WTA 1000 che si concluderà questo pomeriggio con la finale tra Paolini e Kalinskaya, è pronto ad ospitare l’ATP 500. Il tabellone presenta una rosa di nomi di primissimo piano, con perciò svariati incentivi a guardare il torneo dalla prossima settimana visto il grande spettacolo che si prospetta. Le prime due teste di serie del main-draw sono Daniil Medvedev e Andrey Rublev, ossia i finalisti della passata stagione.

Il finalista dell’Australian Open 2024 non avrà un cammino facile nel cercare di riconfermarsi campione, dato che il sorteggio gli ha proposto immediatamente un debutto ostico contro l’ex connazionale, passato alla sponda kazaka, Alexander Shevchenko (n. 45 ATP). Eventualmente agli ottavi, poi, possibile incrocio con Lorenzo Sonego, il quale esordirà opposto alla wild card indiana Summit Nagal (n. 101 ATP) prima del potenziale secondo turno con il russo.

Proseguendo nel tentativo di ipotizzare, ranking alla mano, il percorso che attende il 28enne moscovita: troviamo un probabile quarto di finale in cui potrebbe doversela vedere con uno dei tennisti più in forma del momento, l’astro nascente del tennis ceco Jakub Mensik in gara grazie ad uno special exempt – ovvero la regola che permette ad un giocatore regolarmente iscritto alle quali, di poter essere ammesso al seeding qualora arrivi in semifinale o in finale ad un torneo della settimana precedente pertanto risultando impossibilitato a prendere parte alle qualificazioni – poiché impegnato nella giornata odierna nell’atto conclusivo dell’ATP 250 di Doha dove contenderà il titolo a Karen Khachanov.

Naturalmente bisognerà capire quante energie avrà conservato dopo l’incredibile cavalcata in Qatar, ma se fisicamente dovesse reggere è indubbiamente il principale pericolo per il quattro volte finalista Slam nel quarto da lui presidiato. Seguendo però la classifica, la testa coronata assieme a Daniil nello spicchio più alto del draw è l’ottava di Alejandro Davidovich Fokinasconfitto a Doha proprio dal 18enne di Prostejov.

Il 24enne andaluso, tuttavia, non solo ultimamente non sta avendo un rendimento trascendentale ma ha anche un tabellone abbastanza spigoloso: partendo dal primo turno contro l’ungherese Fabian Marozsan, che se in giornata è un cliente decisamente scomodo per via della sua completezza tecnica. Qualora riuscisse a spuntarla, comunque, per il classe ’99 di Rincon de la Victoria al round successivo ci sarebbe un altro ostacolo improbo: se non sarà Mensik, sarà un veterano come Borna Coric (n. 31 ATP) – è vero che il croato ha “appena” 27 anni ma bazzica ormai nel circuito da tempo in memore e soprattutto è entrato a far parte del mondo ATP da giovanissimo, a soli 17 anni ottenne infatti la prima semi e la Top 100.

La probabile semifinale, invece, vedrebbe fronteggiarsi Medvedev e Hubert Hurkacz: il polacco, terza testa di serie, ha sulla sua strada Ugo Humbert (n. 18 ATP e tds n. 5), Gael Monfils (wc, n. 68 ATP), (lo scontro generazionale transalpino va nuovamente in scena per la seconda settimana in fila, questa volta già all’esordio) Andy Murray (n. 50 ATP) o Denis Shapovalov (n. 121 ATP) tra i rivali più accreditati a spingersi in fondo al torneo nella seconda metà della parte alta del tabellone: le due sfide, a complete tinte blues e fra il britannico e il canadese, sono indubbiamente i primi turni più suggestivi

In quella bassa, è Andrey Rublev il favorito a centrare di nuovo l’ultimo atto degli Emirati Arabi seguito a ruota da Khachanov (tds n. 4 ) – per Karen però vale lo stesso discorso fatto per Jakub, da capire quanto pieno sarà il serbatoio – da Adrian Mannarino (tds n. 6), Alexander Bublik (tds n. 7) e Sebastian Korda (n. 37 ATP).

Nel comparto basso del seeding, è dislocato anche il secondo azzurro ai nastri di partenza: Lorenzo Musetti. Il 21enne di Carrara esordirà contro un qualificato prima eventualmente di affrontare Rublev. Dunque i nostri due “Lorenzo”, finalisti quest’oggi in doppio in Qatar, sono stati inseriti di fatto in due segmenti esattamente opposti di tabellone considerando che qualora vincessero il primo turno potrebbero rispettivamente incrociare le prime due teste di serie.

Da annotare, infine, la presenza in questa parte di seeding del giovane giordano Abdellah Shelbayh, 20enne di Amman “svezzato” da Rafa Nadal, che ha ricevuto un invito dagli organizzatori ed è stato sorteggiato nel primo quarto della metà bassa: al debutto scontro con l’olandese Tallon Griekspoor (n. 28 ATP). Potrebbe anche esserci un terzo alfiere azzurro nel draw principale, nel caso in cui Giulio Zeppieri riuscirà a superare l’arduo compito di battere il francese Arthur Cazaux (n. 83 ATP e quinta testa di serie delle qualificazioni) dopo aver brillantemente rimontato il n. 3 del seeding cadetto: un altro transalpino come Alexandre Muller (n. 75 ATP), che si è arreso 1-6 6-4 6-2 in 1h37′ di gioco.

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