Sardegna Open, Musetti: "Per me questo torneo è una ripartenza. Voglio ritrovare il vero Lorenzo"

Challenger

Sardegna Open, Musetti: “Per me questo torneo è una ripartenza. Voglio ritrovare il vero Lorenzo”

Le parole dell’azzurro da Cagliari: “L’obiettivo è ritrovare fiducia in vista di Roma e Parigi”

Pubblicato

il

Lorenzo Musetti, Cagliari 2024 © Foto Francesco Panunzio
 

Lorenzo Musetti si è presentato quest’oggi in conferenza al Sardegna Open, il Challenger 175 che si tiene a Cagliari questa settimana. Lorenzo è il numero due del tabellone e gioca a Monte Urpinu dopo l’eliminazione al secondo turno di Madrid per mano di Seyboth Wild. Ecco quali sono le sensazioni del giocatore toscano, nel momento in cui si appresta a scendere in campo. Il suo esordio sarà al secondo turno contro uno tra Diallo (il canadese che lo ha battuto in Coppa Davis a settembre 2023) e Juan Francisco Cerundolo.

D: Lorenzo, quali sono gli obiettivi?

Musetti: “Il mio obiettivo principale era quello di essere ancora in gara a Madrid, così purtroppo non è stato. Ma mi fa piacere tornare qui a Cagliari dove ho buoni ricordi, è sempre un piacere venire qui, la gente è ospitale e le condizioni mi piacciono. Per me è un torneo di ripartenza, devo cercare di mettere partite nelle gambe cercando di ritrovare quella fiducia che è mancata negli ultimi mesi per preparare al meglio Roma e Parigi”.

Cosa ti ha fatto perdere posizioni in classifica? Quali sono le prospettive?

“L’anno è ancora molto lungo. Sicuramente è in questa parte di stagione che ho la maggior parte di punti da difendere. Il finale di stagione 2023 è stato pessimi in termini di risultati, penso soprattutto alla trasferta in Cina e alla parte indoor, e in caso non andasse bene la parte centrale del 2024 non sarei messo bene in termini di ranking. Ma non mi sto concentrando sui punti: ora voglio ritrovare il Lorenzo Musetti che avevo fatto vedere in altri anni”.

Cosa ti aspetti dal Sardegna Open?

“Per me si tratta di una ripartenza. L’obiettivo principale è essere ancora in gara a Madrid e purtroppo così non è stato. Non lo prendo come un allenamento, sicuramente. Sono qui per cercare di vincere il torneo e per cercare di mettere più partite di quelle che sicuramente ho fatto. Sulla terra, per arrivare a Parigi che è il torneo più importante, ho bisogno di opportunità per ritrovare il mio tennis e questo torneo me ne dà una”.

Spesso nei derby vi vediamo palesare una bella amicizia. Ma c’è anche rivalità tra voi tennisti italiani?

“No, sarebbe da stupidi essere rivali quando le cose vanno bene, sia in termini di squadra che in termini individuali. Io sono fortemente convinto che tra noi non ci siano gelosie o invidie. Ovvio che è uno sport un po’ egoista e ognuno cerca di fare il massimo per sé. Io sono felice quando Jannik fa bene, ma mi concentro soprattutto su di me e sulle mie mancanze. Quest’anno stanno facendo bene Cobolli, Arnaldi, Darderi, sono amici con cui ho condiviso tante cose sin da junior, non mi verrebbe mai da essere geloso di loro perché quello che hanno ottenuto se lo meritano. Anzi, è sicuramente un qualcosa che ci spinge a fare meglio”.

Ti senti il favorito?

“Io e Tiafoe siamo le prime teste di serie ma ci sono altri giocatori pericolosi, come Sonego e Navone, altri giovani italiani, Fognini che può sempre dire la sua se sta bene. Questa settimana la classifica vale e non vale. Sicuramente ho degli ottimi ricordi della Sardegna in generale, ma in particolare di questo circolo, dove ho giocato una bella edizione perdendo da Djere che poi fece finale. Avevo espresso del buon tennis e spero che anche questa settimana io possa fare del mio meglio, cercherò con tutto me stesso di conquistare il titolo”.

Ti piace il tennis wheelchair?

“Ho avuto l’opportunità di provare a giocare con la carrozzina e devo dire che non è assolutamente facile anche se mi sono divertito. Nutro profonda stima per gli atleti che praticano questo sport, negli Slam abbiamo l’opportunità di condividere lo stesso palcoscenico. Blind tennis? Non lo conosco e non voglio fare quello che sa, ma spero possa dare una mano a chi vuol provare a divertirsi in campo”.

(si ringrazia Michele Schirru di Lost in Tennis per la collaborazione)

Continua a leggere
Commenti
Advertisement

⚠️ Warning, la newsletter di Ubitennis

Iscriviti a WARNING ⚠️

La nostra newsletter, divertente, arriva ogni venerdì ed è scritta con tanta competenza ed ironia. Privacy Policy.

 

Advertisement
Advertisement
Advertisement