ATP Roma, Darderi: "Non ho pressione contro Zverev. Il pubblico mi può aiutare"

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ATP Roma, Darderi: “Non ho pressione contro Zverev. Il pubblico mi può aiutare”

“Il tifo della gente si fa sentire”, conferma Luciano, “spero mi aiuterà nel prossimo match”

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Luciano Darderi – ATP Roma 2024 (foto: Francesca Micheli/Ubitennis)
 

Da Roma, il nostro inviato

Sempre più protagonista agli Internazionali d’Italia, per quanto non proprio inaspettato, Luciano Darderi. L’azzurro, dopo la prima vittoria al Foro, si è anche regalato un trionfo prestigioso contro il n.28 del seeding Mariano Navone, argentino che lo aveva battuto la scorsa settimana a Cagliari. Una bella vittoria da parte di Lucio, che si è regalato Zverev in un terzo turno da urlo. Ma, come ha spiegato in conferenza stampa, giocherà le sue carte senza pressione nella partita più importante della carriera.

D: “Quali sono le tue impressioni, cosa ti sta più piacendo di Roma e del Foro Italico? Le tue impressioni sui tifosi

Darderi: “Sto giocando qui al Foro per la prima volta, però il tifo della gente si fa sentire. Mi ha aiutato tanto anche oggi. Ho giocato sul Grandstand, che è un po’ più piccolo, quindi si sentiva ancora di più. E questa è una cosa che aiuta tanto durante le partite tirate, a tutti gli italiani

Pellegrino Dell’Anno (Ubitennis): “Complimenti per la vittoria. Ti sei preso la rivincita contro Navone dopo la semifinale di Cagliari. Il prossimo avversario è Zverev, credi che il pubblico potrà darti un mano ancora una volta? E cosa senti nell’affrontare un avversario così importante

Darderi: “Sì, speriamo di sì. Comunque è un giocatore veramente forte, top 5. Però spero di fare una bella partita, non ho nessun tipo di pressione, quindi spero di giocare bene e di godermi il momento.”

D: “Finora il 2024 è un anno quasi perfetto. Cosa è scattato nel tuo gioco, nella tua testa, per permetterti di ottenere questi risultati?

Darderi: “Penso che alla fine già dall’anno scorso ho migliorato tante cose, a livello fisico, mentale e ho cominciato a migliorare giorno dopo giorno tantissimo, ho giocato a fine anno a un livello Challenger abbastanza alto. Mentalmente e fisicamente sono cresciuto tanto

D: “Tu hai un mental coach, o fa papà? E che rapporto hai con lui? Siete vicini di carattere, siete diversi, c’è una frase che lui ti ripete più spesso. Ho visto durante la partita che ti parlava in modo molto vibrante.”

Darderi: “Non ho mai avuto un mental coach, una volta sola per un paio di mesi, ma non mi è mai piaciuto tanto. Con mio padre abbiamo un rapporto molto speciale, abbiamo un carattere più o meno uguale ma ci capiamo bene. Intuisco sempre cosa vuole dirmi. Quando sono un po’ giù lui cerca di aiutarmi.”

D: “Ti ho visto fare dei grandi miglioramenti sul servizio, è lì che vuoi insistere? E se ci fosse una cosa da poter migliorare da ora alla partita con Zverev, ma anche andando avanti, quale sceglieresti? Come ti trovi contro un avversario contro Zverev che tenta di schiacciarti?

Darderi: “Da ora in avanti posso ancora migliorare dalla parte del rovescio, invece parlando di Zverev sinceramente non ho mai giocato contro un top 10, è la prima volta in cui giocherò contro uno che spinge e tira così forte. Non ho mai giocato contro un giocatore di questo livello.”

D: “Stai dicendo in questi giorni che stai vivendo un sogno, sicuramente nello sport bisogna andare giorno per giorno. Ma se ti dicessero di scegliere ora tra la convocazione in Coppa Davis e andare a Parigi per i Giochi Olimpici cosa preferiresti?

Darderi: “Una domanda difficile. A entrambe tengo tanto, sono molto importanti come eventi. Vorrei giocarle tutte e due.”

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